Il Sole 24 Ore - 07.08.2019

(Dana P.) #1

6 Mercoledì 7 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore


Politica


LAVORO


Garanzie per i rider,


fondi alle aree di crisi


Un sostegno per le principali crisi


aziendali nel Dl portato dal vicepre-


mier Luigi Di Maio in consiglio dei mi-
nistri e approvato «salvo intese» che

introduce anche la copertura assicu-


rativa Inail per i rider.
Per far fronte alle situazioni occu-

pazionali della ex Alcoa di Portove-


sme e Blutec di Termini Imerese si as-
segnano fino a , milioni alla regione

Sardegna e fino a  milioni alla re-


gione siciliana. Sempre lo stabilimen-
to Sider Alloys (ex Alcoa) beneficia del

fondo per ridurre i prezzi dell’energia


per le imprese, finanziato fino a 
milioni. Con  milione si proroga per

 mesi il trattamento di mobilità nel-
l’area di crisi industriale complessa di

Isernia. La Whirpool, che ha minac-


ciato la chiusura dello stabilimento
napoletano con  lavoratori, viene

esonerata dal contributo addizionale


aree di crisi industriale complessa che
si applica per le aziende che hanno

stipulato contratti di solidarietà con la


riduzione concordata dell’orario di
lavoro. La norma è finanziata con 

milioni nel  e , milioni nel .


Ai lavoratori delle piattaforme di-


gitali, il Dl applica il Jobs act che tra-


sforma in lavoro subordinato le colla-


borazioni esclusivamente personali,
continuative e con modalità di esecu-

zione organizzate dal committente


anche per i tempi e il luogo di lavoro.
Più tutele agli iscritti alla gestione se-

parata: viene riconosciuta l’indennità


giornaliera di malattia, di degenza
ospedaliera (raddoppiata), il congedo

di maternità e parentale se hanno un
mese di contributi nei dodici mesi pre-

cedenti. Per i rider scatta la copertura


assicurativa obbligatoria contro gli in-
fortuni sul lavoro e le malattie profes-

sionali a carico della piattaforma digi-


tale. I rider possono essere pagati a
cottimo «purchè in misura non preva-

lente», la retribuzione base oraria è ri-


conosciuta a condizione che per cia-
scuna ora lavorativa si accetti almeno

una chiamata. Le norme sui rider en-


trano in vigore dopo  giorni dalla
conversione in legge del Dl. Ai cococo

disoccupati si riducono i requisiti per


l’indennità di disoccupazione: scende
da  a  mese la contribuzione richiesta

nell’anno precedente. Ad Anpal servizi


aumentano i contributi -  milioni per
il  e  milione dal  - per stabi-

lizzare i precari in scadenza (al 


scadono  contratti a tempo deter-
minato e  collaboratori).

—G.Pog.


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ISTRUZIONE


Scuola, ok a sanatoria


dei docenti precari


Eugenio Bruno


Cinquantacinquemila docenti precari
possono tirare un sospiro di sollievo.

Dopo una lunga giornata di tira e molla


tra il ministro leghista Marco Bussetti
e alcuni parlamentari pentastellati, il

governo ha dato il via libera – anche se


salvo intese – il decreto legge con la
doppia “ciambella di salvataggio” per

gli insegnanti con tre anni di servizio


alle spalle: da un lato, potranno iscri-
versi a uno dei nuovi percorsi abilitanti

speciali (Pas) che le università faranno


partire dopo l’estate e abilitarsi; dall’al-
tro, potranno partecipare al concorso

straordinario da mila cattedre per
medie e superiori che il Miur farà parti-

re entro fine anno (mentre altre mila


saranno in palio con quello ordinario).
Decreto che in Parlamento dovrebbe

poi imbarcare lo stop definitivo ai test


Invalsi alla maturità, dopo il rinvio pro
tempore di quest'anno.

Il meccanismo voluto dall’esecuti-


vo ricalca quello contenuto nell’accor-
do siglato a Palazzo Chigi il  aprile

dal premier Giuseppe Conte e dai sin-


dacati della scuola. Ed è proprio al


presidente del Consiglio che i sinda-


cati confederali della scuola si erano


rivolti in mattinata quando sembrava
che il Dl saltasse di nuovo, minaccian-

do uno «sciopero generale in autun-


no». Minaccia poi rientrata vista la
piega che gli eventi hanno preso in se-

rata con il varo del Dl. Che riguarderà,


come detto, i docenti inseriti nelle
graduatorie di terza fascia (quelle di

istituto) a cui i presidi ricorrono per
coprire i vuoti d'organico. Tutti prof

non abilitati che potranno ora ottene-


re l’abilitazione attraverso i Pas. Pur-
ché abbiano svolto  mesi di servizio,

in una scuola statale o paritaria, negli


ultimi otto anni scolastici. Oppure ab-
biano un dottorato di ricerca. La stes-

sa anzianità di servizio varrà anche


per partecipare al concorso straordi-
nario da mila posti. Purché matura-

to negli istituti statali.


Completano il set di interventi de-
stinati al mondo della scuola la proro-

ga di un anno delle graduatorie del


concorso del  e della sanatoria per
gli ex diplomati magistrali insieme a

un’accelerazione della procedura per


immettere in ruolo  nuovi ispettori.
Oltre al lasciapassare per i comuni (in

equilibrio finanziario) che vogliono


assicurare la gratuità del servizio sco-
lastico nonostante il recente niet della

Corte dei conti Piemonte.


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L’INCONTRO AL VIMINALE


Il vicepremier diserta il Cdm


attacca il salario minimo


e avverte Tria sulla manovra


Barbara Fiammeri


Giorgio Pogliotti


ROMA


È un messaggio anzitutto politico


quello che Matteo Salvini invia dopo


circa sei ore di full immersion con le


parti sociali al Viminale. Il vicepre-


mier boccia tutte le misure bandiera


dell’alleato di governo: dal decreto


dignità al reddito di cittadinanza, dal


salario minimo alla Tav e non ultima


la richiesta del superamento del-


l’abuso di ufficio. I toni non sono par-


ticolarmente enfatici ma non per


questo meno ultimativi. Torna infatti


a evocare il voto e a chi gli chiede se a


settembre ci sarà la crisi risponde:


«Anche prima...» perché «se le cose


riusciamo a farle bene e in fretta si va


avanti, se invece dobbiamo inseguir-


ci e polemizzare, ribadisco che non


siamo incollati alle poltrone». Lo ri-


pete prima di lasciare Roma alla volta


di Arcore dove in serata terrà un co-


mizio alla festa della Lega disertando


il Consiglio dei ministri .Il suo obiet-


tivo è infatti mantenere alta l’atten-


zione. Scrive una lettera al premier in


cui lo “invita” a «sensibilizzare ed


orientare» Bruxelles per aprire «da


subito ad un nuovo approccio verso


le questioni migratorie».


Poi al termine dell’incontro con


imprese e sindacati, manda un altro
chiaro avvertimento allo stesso Giu-

seppe Conte e al ministro dell’Econo-


mia Giovanni Tria: «Dovrà essere
una manovra coraggiosa ma respon-

sabile, non azzardata. Sicuramente


prevederà trattative con la futura
Commissione europea. È chiaro che

non si può stare sotto il % nel rap-


porto deficit-Pil», sentenzia Salvini
rivendicando di aver ricevuto su que-

sto un mandato «unanime» da parte


delle  associazioni che hanno par-
tecipato al vertice del Viminale assie-

me allo stato maggiore leghista. Nel
mirino c’è soprattutto Tria che aveva

anticipato: «Stiamo lavorando sul


cuneo fiscale e contributivo. Stiamo
cercando di reperire le risorse per fi-

nanziare gli interventi perché parlia-


mo di una riforma fiscale strutturale
che non si può basare sul deficit». Ma

per Salvini «è impensabile fare una


manovra a costo zero, a meno che
non sei il mago Merlino». E per essere

più esplicito conferma che la propo-


sta della Lega è differente «eccome»
da quella di Via XX Settembre che ac-

cusa «di fare il gioco delle tre carte».


Poi l’attacco alle misure bandiera
del Ms. Il salario minimo per legge

«non lo vuole nessuno» perché «si


scatenerebbe una fuga dai contratti
collettivi con il risultato che per aiu-

tare qualcuno si riduce la tutela a mi-


lioni di lavoratori. E una riflessione
qualcuno dovrà pur farla», dice con

chiaro riferimento a Luigi Di Maio.


Idem per il decreto dignità. La Lega
vuole modificarlo. Nel mirino le nuo-

ve norme su contratti a termine, la-


voro in somministrazione e voucher.


Ma la stoccata si estende anche al
reddito di cittadinanza: «In molti mi

hanno riferito che sta disincentivan-


do la ricerca di lavoro, in particolare
in alcuni settori». Sempre dalle parti

sociali arriva la richiesta di accelerare


sulle opere infrastrutturali, a partire
dalla Tav, che «vanno fatte».

Il piatto forte resta il taglio delle


tasse. Il vicepremier leghista però è
apparso più flessibile rispetto agli

strumenti per realizzarlo. «Ci sono


state date parecchie idee sia dai sin-
dacati che dalle associazioni private

di un mix di flat tax, revisione delle


aliquote Irpef e taglio del cuneo. A


noi interessa che un bel po’ di gente
paghi meno tasse. Poi non sono in-

namorato delle formule», ha confer-


mato il leader della Lega. Una posi-
zione ribadita anche dal presidente

di Confindustria Vincenzo Boccia:


«Coniugare flat tax e cuneo fiscale,
riducendo le aliquote intermedie nel

primo caso e abbassando il peso di
tasse sui salari bassi, anche in forma

d’incentivazione al lavoro, nel secon-


do», ha rilanciato il numero uno di
Viale dell’Astronomia. Il risultato per

Boccia è che «con il taglio del cuneo


si elevano i salari bassi e con la flat


tax quelli intermedi con un impatto


sostenibile sui conti pubblici». Al ta-
volo era presente anche la Cgil ma

non, come aveva anticipato, il suo se-
gretario Maurizio Landini. Non c’era

neppure la segretaria della Cisl An-


namaria Furlan, ma l’assenza è do-
vuta esclusivamente a motivi fami-

liari (non era presente neanche mar-


tedì a Palazzo Chigi). Dai sindacati è
giunto però un appello: «Auspichia-

mo che a settembre – ha detto Luigi


Sbarra della Cisl – il Governo ci con-
vochi nella sua interezza».

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Vertice al Viminale. Il vicepremier Matteo Salvini al tavolo con le parti sociali


Gli 80 euro


validi


anche per


i contributi


Per finanziare il progetto


e il taglio dell’Irpef


servono circa  miliardi


Marco Mobili


Giovanni Parente


ROMA

Abbassare le tasse ai ceti medi e
ridurre il cuneo contributivo. È il

piano del viceministro leghista


all’Economia, Massimo Garava-
glia, delineato ieri al Viminale

durante l’incontro con le parti


sociali. Un piano che ruota intor-
no al bonus  euro, che non sa-

rà tagliato anzi “raddoppierà”:


non in termini finanziari ma
perché varrà anche ai fini contri-

butivi, quindi del calcolo della


pensione. L’altra parte del piano
passa, invece, dalla riduzione

dell’Irpef. In tutto una doppia


operazione che richiede, però,
risorse per almeno  miliardi.

Già, perché la trasformazione in


contribuzione figurativa degli
 euro richiede almeno un ter-

zo dei  miliardi di costo attuale


del bonus. Per avere anche gli ef-
fetti pensionistici serve un’«ag-

giunta di almeno  miliardi», ha


spiegato Garavaglia. I restanti 
sono quelli su cui al Mef si sta

studiando una rimodulazione a


tre aliquote dell’Irpef.
In sostanza, secondo il pro-

getto di Garavaglia, chi attual-


mente in busta paga percepisce
ad esempio . euro mensili

«non perderà nulla, ma anzi gli
 euro entreranno nel montan-

te contributivo ai fini della pen-


sione, proprio in un periodo in
cui si parla di assegni di importo

esiguo». A detta del viceministro


il bonus ha il «pregio» di «essere
coperto» ma ha «tre difetti: vale

come spesa, e peggiora il bilan-


cio dello Stato, non è una ridu-
zione di imposte, e sempre peg-

giora il bilancio dello Stato, e non


vale ai fini contributivi». Tra-
sformarlo in una detrazione

«migliorerebbe i conti pubblici


ma creerebbe un problema per
chi è “incapiente” dal punto di

vista fiscale, che non potrebbe


più godere del beneficio». Men-
tre «trasformandolo in decontri-

buzione - precisa Garavaglia - si


ottiene invece il doppio effetto di
migliorare i conti e garantire lo

stesso netto in busta paga».


Non c’è solo il capitolo della
tassazione sui redditi. Anche su-

gli immobili la proposta della Le-


ga va verso l’abolizione della Ta-
si per un costo da coprire da un

miliardo. A questo si aggiunge la


promessa di esentare dall’Imu -
rilanciata ieri proprio dal vice-

premier Matteo Salvini - gli «im-
mobili sfitti, inagibili o occupati

abusivamente». Sul punto, tra


l’altro, è stata già avviata la pro-
posta di legge Gusmeroli in com-

missione Finanze alla Camera.


Si profila, infine, un possibile
dietrofront per la possibilità di

chiedere al fornitore diretta-


mente lo sconto in fattura inve-
ce di portare in detrazione su

dieci anni l’ecobonus per gli in-


terventi di riqualificazione
energetica. Una misura intro-

dotta nell’ultimo decreto cresci-


ta che, come ammesso dal vice-
ministro Garavaglia, «sta met-

tendo in difficoltà gli artigiani»


perché si traduce in una riduzio-
ne della liquidità soprattutto per

i piccoli operatori del settore.


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IL PIANO DELLA LEGA


IL MINISTRO A RADIO


Salvini evoca ancora la crisi: «Tasse giù, deficit oltre il 2%»


«Flat tax oppure


cuneo? Più soldi


in busta paga»


«Meglio tagliare il cuneo fiscale
della flat tax? L'importante è che ci

siano più soldi in busta paga e


meno carico fiscale per le
imprese». Così ieri il vice premier,

Matteo Salvini, in ua intervista a


Radio  dove ha spiegato che non
vuole più «regalare agli italiani

altri mesi di litigi» ribadendo però


che la pazienza ha un limite: «Io ho
pazienza finché c’è la possibilità di

fare qualcosa di buono per il Paese.


I nostri nonni ci insegnano però
che la pazienza ha un termine».

Salvini ha poi attaccato il ministro


delle infrastrutture: «Toninelli non
mi sembra all'altezza di gestire le

infrastrutture di un Paese bello ma
difficile come l'Italia».E sulla crisi

di Governo ha ribadito come negli


ultimi mesi il percorso sia
diventato parecchio più

accidentato: «Io tornerò a chiedere


il voto degli italiani - ha aggiunto
Salvini a Radio  - se dovessi avere

certezza che le strade di Lega e MS


sono ormai troppe diverse su temi
come lavoro, energia, scuola. Per la

Lega non ho mai chiesto mezza


poltrona in più».
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Ex Ilva, ad Arcelor concesse tutele a scadenza


CONSIGLIO DEI MINISTRI


Via libera salvo intese


al decreto legge che cerca


di risolvere il caso Taranto


Stop all’immunità totale


Nuove garanzie in base


a rispetto del piano ambiente


Matteo Meneghello


Il Governo corregge in corsa l’aboli-


zione dello «scudo penale» per gli


attuali gestori degli impianti dell’ex


Ilva, stabilita il  giugno scorso con


il Dl crescita, introducendo dei cor-


rettivi «a scadenza» per evitare che


dal prossimo  settembre gli im-


pianti di Taranto smettano di essere


operativi, come paventato dall’at-


tuale proprietà, ArcelorMittal Italia,


che li ha rilevati dall’amministra-


zione straordinaria. Lo fa con il de-


creto legge sul lavoro, approvato ie-


ri sera, salvo intese, dal Consiglio


dei ministri.


La norma sull’immunità, cancel-


lata a partire dal  settembre, era


stata introdotta durante la gestione


commissariale allo scopo di «steri-


lizzare» l’azione giudiziaria in rela-


zione all’attuazione del piano am-


bientale per evitare che, durante la


messa in opera dei lavori ambienta-


li, eventuali incidenti agli impianti


( emissione di fumi o dispersione di


polveri) e le inevitabili azioni giudi-


ziarie conseguenti potessero ral-


lentare l’azione degli stessi gestori


nella messa in sicurezza degli im-


pianti stessi. Non erano previsti, in-


vece, scudi penali legati a infortuni


sul lavoro.


Nella norma portata in consiglio


dei ministri dal ministro dello Svi-


luppo economico Luigi Di Maio e in-


serita nel dl imprese, a quanto si ap-
prende, si conferma l’abolizione

dell’immunità totale, ma viene in-


trodotto un piano di tutele legali «a
scadenza» per l’azienda, stretta-

mente vincolato al rispetto del pia-


no ambientale secondo precise pre-
scrizioni. Quindi, si spiega, solo se

l’azienda rispetterà tempistiche,


criteri e modalità di esecuzione del
piano ambientale potrà usufruire

delle tutele. Non è prevista alcuna


immunità sulle norme a tutela della
salute e della sicurezza del lavoro, si

sottolinea ancora. Non sarà dunque


prevista alcuna forma di tutela stra-
ordinaria per l’azienda, si precisa,

che risponderà di ogni incidente


dovesse verificarsi secondo le nor-
me e i principi di diritto penale ordi-

nariamente applicabili nel nostro


Paese. Il parziale sblocco della si-
tuazione arriva proprio pochi giorni

dopo il sequestro dell’altoforno  e


il rigetto, da parte del giudice, del-
l’istanza di Ilva in amministrazione

straordinaria che ha chiesto la fa-


coltà d’uso per l’impianto in modo
da fare i lavori di messa in sicurezza.

Una circostanza che, insieme al se-
questro del molo  dopo l’infortunio

mortale a un gruista, sta pregiudi-


cando seriamente l’operatività di
Taranto, già in difficoltà a causa

della difficile situazione del merca-


to siderurgico europeo.
Il vicepresidente di ArcelorMittal

Aditya Mittal nella conference call


sui conti semestrali aveva afferma-
to nei giorni scorsi che «senza im-

munità è molto difficile continua-


re» a lavorare a Taranto «per qual-
siasi operatore» assicurando che il

gruppo sta «collaborando con il go-


verno e che l’esecutivo è molto co-
struttivo», con l’obiettivo di «ap-

provare nuove leggi o una nuova le-


gislazione che ripristini l’immunità
che avevamo. Ci hanno dato l'indi-

cazione che lo faranno prima di set-


tembre». A stretto giro la reazione
del ministro Di Maio, che aveva

«smentito categoricamente» che vi


fosse «allo studio un provvedimen-
to per ripristinare l’immunità. Co-

me più volte ribadito - aveva detto



  • si vuole intervenire esclusivamen-
    te sull’attuazione del piano ambien-


tale nel più breve tempo possibile».


Nella mattinata di ieri, in relazio-
ne alla possibilità di un intervento,

Di Maio aveva spiegato di essere
«ben cosciente che il  settembre ci

siano delle scadenze e in attesa di


quelle stiamo lavorando, fateci la-
vorare. Stiamo discutendo con tutte

le parti - aveva aggiunto -, ho man-


tenuto sempre la parola con i lavo-
ratori di Taranto per permettere che

si lavorasse anche in condizioni di


sicurezza».


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ArcelorMittal. L’accaieria dell’ex Ilva a Taranto


REUTERS

Dl varato salvo intese


Concorso straordinario


da mila cattedre


In arrivo  milioni


per l’ex Alcoa, aiuti anche


a Whirlpool e Blutec


LA NORMA


Come funziona


L’«immunità» penale per i gestori


degli impianti dell’ex Ilva è stata


introdotta da una legge del 2015 e


soppressa dall’articolo 46 del


decreto legge Crescita a partire


dal 6 settembre. Il dl imprese


conferma l’eliminazione dello


«scudo» ma introduce una sorta


di tutele a scadenza, salvando


così la ratio della legge originaria,


pensata proprio per fare in modo


che l’esecuzione del piano


ambientale per il complesso


tarantino, rilevato da


ArcelorMittal


dall’amministrazione


straordinaria, possa procedere


senza interruzioni, fino alla


conclusione dei lavori, prevista


per l’agosto del 2023


MASSIMO
MIANI
Presidente del
Consiglio
nazionale dei
dottori
commercialisti

I COMMERCIALISTI


Via l’aliquota Irpef del 38%
Via l’aliquota Irpef del 38% e

mantenere il 27% fino a 55.
euro. È la proposta del

presidente del presidente dei


Commercialisti Massimo Miani

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