la Repubblica - 29.07.2019

(Brent) #1
di Enrico Franceschini

londra — Anche i ricchi e potenti
sudano, si potrebbe dire parafrasan-
do il titolo di una vecchia telenove-
la. Nell’estate del caldo record, Do-
nald Trump si lamenta che alla Casa
Bianca non funziona l’aria condizio-
nata: «Colpa di Obama», afferma il
presidente, non perdendo occasio-
ne di criticare il suo predecessore.
Barack avrebbe fatto rifare — male
secondo The Donald — gli impianti
di raffreddamento e riscaldamento,
cosicché lui poverino boccheggia a
luglio e trema in dicembre. Sia que-
sta o meno la ragione, il termometro
ha sfiorato 40 gradi anche da questa
parte dell’Atlantico, dove un altro
capo di Stato si difende con mezzi
più modesti e meno dispendiosi: un
normale ventilatore.
Non tanto normale, in verità: trat-
tasi di un ventilatore Dyson ultima
generazione, la cui forma aerodina-
mica, specie di anello ovoidale, ri-
corda più la scena iniziale di 2001
Odissea nello spazio che le tradizio-
nali pale chiuse dentro una gabbiet-
ta di ferro o appese al soffitto. A usu-
fruire di un sollievo di questo tipo è
la regina Elisabetta, come i media
nazionali hanno scoperto per puro
caso osservando la foto dei giorni
scorsi in cui Boris Johnson è ritratto
mentre si profonde in un inchino a

Sua Maestà, nell’atto di ricevere l’in-
carico di premier, in una sala di Buc-
kingham Palace.
La scena ha dato adito ad ampio
dibattito sui social, inizialmente per
via della borsetta che la sovrana te-
neva come sempre al braccio: fa par-
te dell’etichetta di corte, per cui la

porta anche — per così dire — in casa,
oltre ad utilizzarla per segnalare ai
valletti quando mancano 5 minuti al
termine di un colloquio (posandola
sul tavolo) o il tempo è scaduto (la
passa da un braccio all’altro). Ma poi
i giornali hanno fatto caso a un parti-
colare secondario, sullo sfondo: vici-

no al muro, accanto al caminetto,
c’era per l’appunto un ventilatore
Dyson. Costo: 400 sterline (circa
450 euro). Chi l’ha provato giura che
raffredda una stanza come i più in-
gombranti pinguini e quasi bene co-
me un impianto di aria condiziona-
ta, a un costo inferiore. Notoriamen-
te parsimoniosa, la 93enne Elisabet-
ta si accontenta dunque di un venti-
latore per difendersi dalla calura; e
si guarda bene dal lamentarsi, con-
fermando di avere più classe di
Trump, se mai ci fossero dubbi.
Il ventilatore nell’angolo di palaz-
zo reale ha funzionato da product
placement, come si dice nel gergo
del marketing: piazzamento strate-
gico di un prodotto per fargli pubbli-
cità. Le vendite del modello sono an-
date a ruba nei negozi di elettronica
di Londra, contribuendo ad arricchi-
re ancora di più, ma non ce ne sareb-
be bisogno, il titolare dell’azienda:
James Dyson, il multimiliardario
brexitiano che recentemente, con
grande coerenza, per pagare meno
tasse si è trasferito a Singapore, do-
ve ha subito acquistato due apparta-
menti di super lusso in cima a due
grattacieli, il primo da 43 e il secon-
do da 26 milioni di sterline. Lascian-
do stare Obama ed evitando di crea-
re un incubo ad aria condizionata
(per citare Henry Miller), magari un
ventilatore farebbe bene anche a
Trump.

La protesta

Uccisa a quindici anni


Il dramma di Alexandra


travolge la Romania


L’ondata di caldo record


Trump, Johnson e la regina


nei palazzi del potere


è sfida all’aria condizionata


di Andrea Tarquini

berlino — Riesplode la protesta
antigovernativa in Romania. Mi-
gliaia e migliaia di persone si sono
radunate sabato fino a tarda not-
te, accendendo migliaia di cande-
le, contro il governo socialista-so-
vranista per un atroce caso di pe-
dofilia omicida. L’assassinio della
quindicenne Alexandra risale ai
giorni scorsi. Alexandra era riusci-
ta tre volte col suo cellulare a chia-
mare i numeri d’emergenza della
polizia, ma le forze dell’ordine
hanno reagito con 19 ore di ritar-
do. «Dimissioni», gridavano i di-
mostranti davanti al palazzo del
governo. E il capo dello Stato libe-
ralconservatore ed europeista
Klaus Iohannis, avversario storico
della maggioranza socialista-so-
vranista il cui capo Liviu Dragnea
è in prigione per malversazione,
ha solidarizzato con la protesta.
Vicenda atroce. Mercoledí sera
la quindicenne Alexandra cerca-
va di tornare a casa con l’autostop
dal villaggio di Caracal alla sua ca-
sa a Dobrosloveni, nel sud del piú
popoloso paese balcanico mem-
bro di Ue e Nato. Qualcuno l’ha
presa a bordo, ma è stato per lei l’i-
nizio di una tragica fine, stuprata
e uccisa il giorno dopo. Il suo cor-
po è stato trovato in una radura.
La ragazza era riuscita a compor-
re almeno tre volte il numero d’e-
mergenza e a comunicare a voce
e con un sms il luogo dove il suo
sequestratore l’aveva nascosta.

Nello stesso villaggio già un’altra
teenager era stata rapita e uccisa.
Fino a giovedì mattina ha avuto
tempo e coraggio per inviare i
suoi messaggi, con chiamate ab-
bastanza lunghe perché il suo cel-
lulare potesse essere localizzato e
fornendo anche indicazioni preci-
se su dove si trovava, leggendo i
segnali stradali. Ma le perquisizio-
ni sono state ordinate solo ore do-
po l’arrivo e la registrazione
dell’ultima telefonata della giova-
ne.
Un sospetto è stato arrestato, è
un uomo di 65 anni che interroga-
to senza sosta dalla polizia ha infi-
ne ammesso di aver ucciso e due
ragazze. Il ministro dell’Interno,
Nicolae Moga, ha licenziato in
tronco il capo della polizia rome-
na, Ioan Buda. Ma la gente chiede
le dimissioni della premier Viori-
ca Dancila. E denuncia, come il ca-
po dello Stato, l’esautorazione del
potere giudiziario condannata
dalla Ue e frutto di una riforma vo-
luta a novembre dell’anno scorso.
Già allora le nuove norme erano
state criticate perché proprio alla
vigilia dell’inizio del semestre del-
la presidenza di turno dell’Ue, a
gennaio 2019, Bucarest varava
norme che sembravano penalizza-
re l’indipendenza della magistra-
tura e favorire un’amnistia dei rea-
ti di corruzione. In favore del lea-
der in carcere, Dragnea, secondo
l’opposizione.
Ora alla famiglia della 15enne
Alexandra resta solo il lutto incon-
solabile.

ROBERT GHEMENT/EPA

VICTORIA JONES/AP

kL’indignazione del Paese
Candele e fiori a Bucarest per l’ultimo saluto in ricordo della 15enne
uccisa. Sotto, la manifestazione di protesta contro la polizia

EPA

kAlexandra Macesanu


Le inutili chiamate
Alexandra Macesanu, 15 anni,
è stata rapita mercoledì
mentre faceva l’autostop. Era
riuscita a chiamare tre volte il
numero di emergenza, ma la
polizia è intervenuta con
molto ritardo, 19 ore dopo
l’ultima chiamata, trovandola
già morta. Venerdì il ministro
dell’Interno ha licenziato il
capo della polizia

Il ventilatore pro Brexit
Il Dyson nella sala
di Buckingham Palace
dove mercoledì Johnson ha
ricevuto l’incarico dalla regina
Elisabetta. Il suo inventore
è un sostenitore della Brexit

La polizia aveva


ignorato la telefonata


della ragazza rapita. E


sotto accusa finisce


anche il governo


La vicenda


. Lunedì, 29 luglio 2019 Mondo pagina^13

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