La Stampa - 29.07.2019

(Marcin) #1
.

BRUNO BENELLI


P


er il reddito di cittadi-
nanza Inps ribadisce
che i coniugi separati
o divorziati fanno
parte dello stesso nucleo fa-
miliare se continuino a risie-
dere nella stessa abitazione,
e ciò anche se risultino in due
stati di famiglia distinti. Per
costituire due nuclei diversi,
i coniugi devono avere due
diverse residenze.

Per quanto riguarda le do-
mande dei cittadini di Stati
non appartenenti all'Unio-
ne europea è necessaria una
certificazione rilasciata dal-
la competente autorità del-
lo Stato estero, sui requisiti
di reddito e patrimoniali, e
sulla composizione del nu-
cleo familiare; la certifica-
zione va presentata in una
versione tradotta in lingua
italiana e legalizzata dall'au-
torità consolare italiana,
che ne attesta la conformità
all’originale. L’Inps a questo

proposito dice di avere ag-
giornato la modulistica per
la presentazione della do-
manda e ricorda però che ta-
le certificazione non è richie-
sta: a) cittadini di Stati non
appartenenti all’Ue aventi
lo status di rifugiato politi-
co; b) nei casi in cui conven-
zioni internazionali dispon-
gano diversamente; c) nei
confronti di cittadini di Stati
non appartenenti all’Unio-
ne europea nei quali è ogget-
tivamente impossibile acqui-
sire le certificazioni.

E quali sono tali ultimi Sta-
ti? Al momento non si sa. Oc-
corre un decreto attuativo
dei Ministri del Lavoro e de-
gli affari che individui i Paesi
i cui cittadini sono esonerati
dalla dichiarazione per ogget-
tiva impossibilità di produrre
tale documentazione.
In attesa del decreto l’Inps
ha bloccato l’istruttoria di tut-
te le domande presentate a
decorrere dal mese di aprile
2019 da parte di richiedenti
non comunitari. Una volta
che ci sarà il decreto e in rela-

zione al contenuto dello stes-
so, l’Inps provvederà a defini-
re le domande.
Sul reddito si assiste anche
a questo fenomeno: taluni
hanno presentato la doman-
da e poi, fattisi quattro conti
in tasca, hanno preferito chie-
derne il ritiro, ipotesi non pre-
vista dalla legge 26/2019.
Che fare? L’Inps dopo ave-
re chiesto il parere del Mini-
stero del lavoro, e ha dato l’ok
alle richieste La rinuncia può
essere fatta dal titolare della
carta, il quale deve conferma-

re che l’istanza di rinuncia vie-
ne presentata in nome e per
conto del nucleo familiare. E
per questa operazione c’è l’ap-
posito modulo Sr183, dispo-
nibile sul sito http://www.inps.it.
Tutto ciò è una rinuncia e
quindi gli uffici disattivano
immediatamente la carta
Rdc/Pdc, azzerando anche
gli eventuali importi residui
ancora presenti nella carta.
Un’ultima modifica riguar-
da la pensione di cittadinan-
za che per legge va alla perso-
na (e all’intero nucleo familia-
re) sopra i 67. Ora c’è l’ecce-
zione: sì alla pensione anche
se il richiedente ultra67enne
convive esclusivamente con
persona disabile sotto i 67 an-
ni. Ma nel nucleo non ci devo-
no essere altre persone. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

LA POSTA DI MAGGI

PREVIDENZA

Il prodotto di risparmio Sgr Anima è composto dal 70% di obbligazioni, poi derivati e liquidità

Il rischio è 4 (medio), nella scala ufficiale approvata da Consob e dalle direttive comunitarie

Investire 20 mila euro in un fondo

Vorrei informazioni su un prodotto
di risparmio della SGR Anima, il fon-
do Anima Tricolore. Sarei interessa-
to a sottoscrivere 20 mila euro, che
ora ho sul conto corrente. Vorrei sa-
pere i rischi dell’investimento, il
possibile rendimento, e le commis-
sioni. Sento parlare tanto anche di
ETF, ma non so se hanno la stessa si-
curezza.
GIORGIO O.
Il fondo appartiene alla categoria Ob-
bligazionari Italia di Assogestioni. La
sua volatilità (variazione delle quota-
zioni) è pari o superiore al 5% e inferio-
re al 10%, e il livello di rischio è 4, quin-
di medio, nella scala ufficiale approva-
ta dalla Consob e dalle direttive comu-
nitarie, che va da 1 (rischio nullo) a 7
(altissimo). Il rischio relativamente
elevato per un fondo obbligazionario
si spiega con la composizione del por-
tafoglio, in cui c’è una presenza mini-
ma prevista del 70% di obbligazioni
(che ora pesano per il 74%), con il re-
sto suddiviso tra derivati e prodotti ca-
sh, a rischio zero. La caratteristica dei
derivati è che hanno la potenzialità di
aumentare il rendimento dei titoli sot-
tostanti, o all’opposto di abbassarlo, in
relazione all’andamento dei mercati.
Il fondo Tricolore ha un benchmark di
riferimento composto per il 95% di ti-
toli del mercato obbligazionario gover-
nativo Italia (indice JP Morgan GBI Ita-
ly) e per il 5% del mercato monetario
Italia (indice FTSE MTS Ex-Bank of Ita-
ly BOT). La performance del fondo su-
gli ultimi 12 mesi (al 26 giugno) è sta-
ta del 3,1%, mentre il benchmark ha
reso oltre il doppio, il + 7,4%. Nell’in-
tero 2018, a fronte di una perdita del
fondo del 3,34%, il benchmark ha per-
so due punti di meno, il -1,36%. I costi,
secondo il prospetto, sono dell’1% alla
sottoscrizione e dello 0,71% annuo
per spese di gestione e distribuzione.
A proposito dell’alternativa citata dal
lettore, su Borsa Italiana sono quota-
ti, tra gli altri, molti ETF obbligaziona-
ri, indicizzati sui diversi mercati. Ai
bond statali italiani, gli stessi su cui
operano i gestori attivi del fondo Tri-
colore, è indicizzato per esempio l’i-
Shares Italy Govt Bond Ucits ETF, che
ha come benchmark il Barclays Italy
Treasury Bonds. La performance su
12 mesi, a fine giugno, è stata del
6,40%, le commissioni annue sono
dello 0,20% e l’ultimo dividendo se-
mestrale (13 giugno) è stato di
1,2724 euro, su un valore della quota
dell’ETF di circa 160 euro. Gli ETF so-

no sicuri, come lo sono i fondi comu-
ni. Non perché garantiscono sempre
un positivo risultato finanziario, che
varia a seconda della rischiosità dei
titoli nel portafoglio, ma per la vali-
dità dei due strumenti e l’affidabilità
delle società di gestione, delle Borse
e degli organi di Vigilanza.

Vendere o no
il prodotto in perdita?
Alla fine dell’anno scorso ho acqui-
stato due ETF, uno iShares EU Infl-
kation link Government bond, l’al-
tro Amundi euro inflation. Dopo
un anno perdo circa il 4% vendo o
tengo?
ANTONIO S. – AYAS (AO)
In base alle quotazioni di fine anno, il
fondo iShares ha avuto un rendimen-
to annuo dello 0,50%, in linea con il
mercato di riferimento;, mentre il
fondo Amundi ha ceduto l’1,5%. Si
tratta di investimenti di medio termi-
ne legati all’inflazione che, nell’attua-
le fase di ripresa tendenziale dell’in-
flazione, assicurano un rendimento
in crescita legato all’aumento del co-
sto del denaro. Conviene mantenere
le posizioni in tale prospettiva.

Spese per la tinteggiatura
delle pareti
Il bilocale in cui abito da qualche
giorno e per cui ho sottoscritto un
contratto di locazione di 10 mesi
ha le pareti che necessitano di
un’imbiancata, ormai sporcate dal
tempo e dai cambi di inquilini.
Quando ho contattato il proprieta-
rio per farglielo presente, mi ha ri-
sposto che il costo dell’intervento è
a carico mio. Chi ha ragione?
F. V.
Come previsto dall’Allegato D al de-
creto ministeriale 16 gennaio 2017,
all’interno del quale è presente la ta-
bella sulla ripartizione tra locatore e
conduttore degli oneri accessori, la
tinteggiatura è a carico dell’inquili-
no, salvo diversi accordi. Ciò non to-
glie che l’appartamento al momento
della consegna sarebbe dovuto esse-
re in buone condizioni.

Partecipazione e diritti
dell’inquilino all’assemblea
Ho sottoscritto un contratto d’af-
fitto a uso transitorio della durata
di 18 mesi. Nei prossimi giorni vi

sarà un’assemblea di condominio
in cui si parlerà anche della modifi-
ca dell’apertura e chiusura del par-
co giochi condominiale cui sono in-
teressata per mio figlio. Posso par-
tecipare?
L. F.
Nel modello di contratto a uso transito-
rio emerge che il conduttore ha diritto
di voto, al posto del proprietario di ca-
sa, nelle questioni che riguardano le
spese e le modalità di gestione dei ser-
vizi di riscaldamento/condizionamen-
to d’aria. Invece, sulle deliberazioni re-
lative a eventuali modifiche degli altri
servizi comuni, fra cui rientra il parco
giochi, l’inquilino ha solo il diritto di in-
tervenire, senza perciò poter votare.

Via libero
alla breve ospitalità
Sono residente in Sicilia, ma ho affit-
tato un monolocale per 6 mesi per
motivi di studio, sottoscrivendo un
contratto per studenti. La mia ragaz-
za abita fuori città e nel weekend ver-
rà a trovarmi. Posso ospitarla senza
problemi o il proprietario potrebbe
opporsi e impedirmelo?
S. B.
Nei contratti di affitto per studenti è
consentito ospitare parenti, amici e fi-
danzate per periodi di tempo limitati e
brevi. Invece, salvo accordi diversi, è
vietata la sublocazione, tanto quanto
la concessione in comodato gratuito
dell’alloggio.

Colf nello studio
di un architetto
Mio marito è titolare di uno studio
professionale di architetto ed è an-
che datore di lavoro di una collabo-
ratrice domestica che lavora in casa.
Abbiamo bisogno che costei si rechi
anche allo studio per due/tre volte a
settimana per fare veloci pulizie
nell’arco di un paio di ore. È possibi-
le inserire queste ore nel rapporto di
lavoro già costituito con l’Inps?
L. G.
Suo marito può sicuramente inviare la
colf a pulire e rassettare lo studio. Ma
per questo lavoro non può continuare
a assicurarla come colf. Chi mette pie-
de in un negozio o in uno studio profes-
sionale, insomma in un luogo ove è
esercitata un’attività commerciale e li-
berale, deve essere assicurato come di-
pendente comune. E per questa attivi-
tà il datore di lavoro deve aprire una
nuova e diversa posizione Inps e Inail,
garantendo i minimi salariali e tutti gli
aspetti normativi e retributivi del con-
tratto collettivo di lavoro del settore.

CONDOMINIO

I DEBITI


E LA VENDITA


DELL’APPARTAMENTO


FILIPPO CONSOLI


C

hi compera una
casa in un condo-
minio subentra
nella posizione
del venditore - anche se
con alcune limitazioni -
per i debiti maturati verso
il condominio.
La norma che disciplina
la materia, spesso sottova-
lutata, è l’art 63 disp. att.
c.c. nel suo comma quar-
to, in forza del quale «Chi
subentra nei diritti di un
condomino è obbligato so-
lidalmente con questo al
pagamento dei contributi
relativi all’anno in corso e
a quello precedente». Per
comprendere appieno l’in-
cidenza di questa previsio-
ne, si deve da subito preci-
sare che, per univoco
orientamento, il termine
«anno» - nel caso che ci oc-
cupa - non coincide neces-
sariamente con il periodo
intercorrente tra il primo
gennaio ed il 31 dicembre
dell’anno nel quale si addi-
viene alla compravendi-
ta, bensì si riferisce alla
durata della gestione con-
dominiale, la quale po-
trebbe (come sovente ac-
cade) iniziare in un anno
e terminare nel corso di
quello successivo.
Il legislatore ha previ-
sto, a tutela dell’acquiren-
te, il diritto del condomi-
no di ottenere dall’ammi-
nistratore, ex art 1130 c.
9 c.c., l’attestazione dello
stato dei pagamenti degli
oneri condominiali e del-
le eventuali liti in corso. È
però intuitivo che, ricevu-
ta o meno una dichiara-
zione che attesti la presen-

za di morosità, l’eventua-
le loro persistenza alla da-
ta della vendita, ove sorti
nella gestione interessata
dalla data del passaggio
di proprietà, ovvero in
quella precedente, espo-
ne comunque il nuovo
condomino all’azione di
recupero del credito.
L’acquirente, in tale eve-
nienza, proprio poiché re-
sponsabile in solido con il
venditore, diventa per il
condominio un debitore
identico al primo, e quindi
aggredibile - anche singo-
larmente e per l’intero - se-
condo la più libera discre-
zionalità del creditore.
Il detto «mal comune
mezzo gaudio» non è cal-
zante: essendo il nuovo
proprietario l’unico «con-
domino», la scelta del sog-
getto da aggredire giudi-
zialmente è scontata e si
concretizza su di questi
poiché il decreto ingiunti-
vo immediatamente ese-
cutivo, azione veloce e pre-
vista proprio per il recupe-
ro delle morosità, è sola-
mente ottenibile nei con-
fronti di chi in quel preciso
momento è condomino e
non di altri.
Vero che questi potrà ri-
valersi sul venditore, ma è
evidente che l’unica difesa
è la prevenzione: attestati
dall’amministratore i debi-
ti alla vendita, si dovrà im-
porre al venditore di ono-
rarli prima del rogito, cu-
rando di farsi rilasciare
per tale data ed a firma
dell’amministratore del
condominio, una liberato-
ria in tal senso. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

L’Inps: i coniugi separati o divorziati, se risiedono nella stessa casa, fanno parte dello stesso nucleo familiare

Reddito di cittadinanza, sì ai rifugiati politici

Hanno collaborato
GIANLUIGI DEMARCHI
BRUNO BENELLI
SILVIO REZZONICO
Presidente di Confappi

Le lettere vanno spedite alla redazione
di TuttoSoldi in via Lugaro, 15 - 10126 Torino

A CURA DI GLAUCO MAGGI
[email protected]
COORDINAMENTO DI AGNESE VIGNA
[email protected]

24 LASTAMPALUNEDÌ 29 LUGLIO 2019
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