La Stampa - 29.07.2019

(Marcin) #1
.

la donna peruviana morta nell’incidente sull’a-5


L’ultimo viaggio di Lucia


“Era stata in Svizzera


per far visita al marito”


I familiari: si spostava sempre in bus, stavolta ha usato l’auto


Ora vorrebbero portare la salma in Perù ma è troppo costoso


L’elisoccorso che ha trasportato in ospedale la piccola Raffaella

IRENE FAMÀ


«Quando si parte da casa con
tanti sogni per raggiungere
un paese straniero, non si sa
se si tornerà. Questa è la veri-
tà. Una verità straziante, che
ti colpisce in faccia quando
meno te lo aspetti». Giovanna
ha voglia di parlare. Di urlare
il suo dolore.
Sua sorella, Lucia Honora-
ta Shulla Reyes, 33 anni, peru-
viana residente a Torino, è
morta sabato sera sull’auto-
strada A5. È stata travolta da
un tir sulla corsia di emergen-
za, mentre aspettava suo fi-
glio, un bambino di appena
sei anni al quale scappava la
pipì. In macchina c’era l’altra
piccola, Raffaella, di un anno:
ora è ricoverata all’ospedale
infantile con un trauma crani-
co e toracico.
Fuori dal terzo piano del Re-
gina Margherita, dove c’è il re-
parto di rianimazione, ci sono


tutti i familiari di Lucia. Prega-
no. Enrique, il marito, ha gli
occhi lucidi. Ma cerca di farsi
forza. Vicino a lui c’è uno dei
tre figli, che gioca al telefono
e chiede della mamma. Nessu-
no ha ancora avuto il coraggio
di spiegargli cos’è successo.
D’altronde, come si può spie-
gare la morte a un bimbo così
piccolo?
«Prendeva sempre il pull-
man per venirmi a trovare.
L’altra notte ha preso la mac-
china, davvero non so per-
ché». Enrique allarga le brac-
cia, nel tentativo di trovare
una spiegazione alla trage-
dia. Lui abita a Ginevra, dove
lavora come responsabile di
un’autoservizio. Lucia viveva
al quarto piano di un palazzo
di via Baracca, nel quartiere
Borgo Vittoria. «Una donna
molto bella e solare», raccon-
ta il vicino. Lucia ed Enrique,
entrambi del Perù, si erano co-

nosciuti a Torino. Lei era in
Italia da quando aveva diciot-
to anni: aveva raggiunto la so-
rella e lavorava come assisten-
te anziani e come babysitter.
«Viveva per la famiglia – dice
Giovanna – Era sempre sorri-
dente e ai suoi figli insegnava
ad affrontare la vita con gioia.
Ultimamente viaggiava avan-
ti e indietro dalla Svizzera. Vo-
leva trasferirsi lì, ma mancava-
no ancora alcuni documenti».
In Perù, vicino a Cuzco, vi-
ve l’anziana madre. Lucia era
andata a trovarla ed era torna-
ta da appena venti giorni. «Sia-

mo stati sul Machu Pichu – rac-
conta la sorella, mentre sul
cellulare scorre le foto della
vacanza – Quando tornava a
casa, i suoi occhi brillavano».
Il desiderio della famiglia di
Lucia sarebbe quello di riusci-
re a far tornare la salma in
America Latina. «Costa dieci-
mila euro – spiegano - Non
sappiamo dove prenderli – È
la dannazione di essere immi-
grati: avere a che fare con la
morte in un paese lontano. E
dover pagare caro per tornare
a casa». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Lucia Honorata Shulla
Reyes aveva 33 anni, era
nata in Perù e abitava in
via Baracca a Torino. Era
in Italia da quando aveva
diciotto anni: aveva rag-
giunto la sorella e lavora-
va come assistente anzia-
ni e come babysitter. Qui
aveva conosciuto il mari-
to Enrique, anche lui pe-
ruviano, che ora lavora
in Svizzera.

alcoltest negativo


L’autista del Tir

è indagato

per omicidio

stradale

È indagato per omicidio stra-
dale l’autotrasportatore rome-
no di 26 anni al volante del tir
che, sabato sera, ha tampona-
to la Fiat Punto ferma sulla cor-
sia di emergenza lungo la A5,
provocando la morte di Lucia
Honorata Shulla Reyes. Un at-
to dovuto – spiegano gli inqui-
renti – nonostante sia risultato
negativo all’etilometro.
Il tir intestato ad una ditta
della provincia di Verona adi-
bito al trasporto della carne,
prima di arrestare la corsa, ha
trascinato l’auto per circa cen-
to metri. Inutili i soccorsi pre-
stati alla donna: prima da un
medico in transito lungo l’auto-
strada e poi dall’équipe del


  1. Nello schianto è rimasta
    ferita anche la figlia di un an-
    no, seduta nel seggiolino sul se-
    dile posteriore. Illeso il fratello
    più grande di quattro anni.
    La dinamica è ancora in fase
    di ricostruzione da parte del-
    la polizia stradale della sotto-
    sezione di Torino: la donna,
    fermando l’auto sulla corsia
    di emergenza, in un tratto do-
    ve non ci sono piazzole,
    avrebbe commesso un’impru-
    denza costata la vita. L’area
    di sosta più vicina, Scarmagno
    Ovest, distava solo sette chilo-
    metri. A. BUC. —
    c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATIA. BUC.


La vittima

44 LASTAMPALUNEDÌ 29 LUGLIO 2019
CRONACA DI TORINO


T1

Free download pdf