La Stampa - 29.07.2019

(Marcin) #1

.


definito il piano di intervento

Ex Moi, via allo sgombero dei profughi

In 150 nei centri di Settimo e Asti

Secondo l’ultima stima nelle due palazzine da liberare sono domiciliati 350 nordafricani


L’appello di Medici Senza Frontiere: “L’accelerazione mette a rischio le persone più fragili”


FEDERICO GENTA
La prima tappa, per tutti, sa-
rà la palestra della Protezio-
ne Civile di via delle Magno-
lie, quartiere Vallette. Poi,
per almeno 150 profughi, si
apriranno le porte dei cen-
tri di accoglienza della Cro-
ce Rossa. Una cinquantina
sono attesi a Settimo, il dop-
pio a Castello d’Annone,
nell’Astigiano. Lo sgombe-
ro delle ultime palazzine
dell’ex Moi è imminente e
la Prefettura ha definito i
dettagli dell’intervento per
concludere in anticipo la li-
berazione del complesso

olimpico di via Giordano
Bruno. Un piano che, secon-
do la prima road map indi-
cata dalla stessa sindaca di
Torino, Chiara Appendino,
sarebbe dovuto terminare
entro la primavera 2021 e
che era poi già stato aggior-
nato, a inizio anno, per libe-
rare il complesso entro la fi-
ne del 2019.
Le ragioni dell’accelera-
zione? Tralasciando le visio-
ni politiche, sono sostan-
zialmente due ed entrambe
di natura pratica. La prima
è economica. Il Ministero
ha garantito più di due mi-

lioni di euro per facilitare il
trasferimento dei migranti
nordafricani nelle strutture
adatte a consentire l’avvio
di percorsi lavorativi e di in-
clusione sociale. Sette, inve-
ce, erano quelli già investi-
ti, metà arrivati dalla stessa
Compagnia di San Paolo
che dal 2017 ad oggi ha atti-
vato 180 percorsi di forma-
zione e 132 contratti. A
questi, pochi giorni fa si so-
no aggiunti i 500 mila euro
stanziati direttamente dal-
la Regione per volere del
governatore Alberto Cirio.
Somma che servirà anche a

dare seguito pratico alla li-
nea tracciata dal Viminale,
vale a dire la sperimenta-
zione dei rimpatri assistiti:
soldi in cambio del rientro
in patria. Una formula che,
proprio tra i palazzi occu-
pati di Borgo Filadelfia,
avrebbe già raccolto deci-
ne di adesioni.
C’è poi la questione sicu-
rezza: il complesso arancio-
ne, quello che sorge sopra
l’ingresso dei sotterranei li-
berati due volte e ora mura-
ti, sta cadendo letteralmen-
te a pezzi. Il rischio di un ce-
dimento strutturale, dun-

que, è reale e giustifica l’ur-
genza di intervenire. Certo
è un’urgenza che non piace
a tutti. Perché se da un lato
significa voltare pagina e
mettere la parola fine alla
più grande occupazione
abusiva di migranti in Euro-
pa - il Moi è arrivato a ospita-
re oltre 1300 profughi, oggi
ridotti a 350 - dall’altro c’è
chi non nasconde la preoc-
cupazione per la sorte dei
soggetti più deboli.
Venerdì scorso Giuseppe
De Mola, responsabile del
programma migrazione di
Medici Senza Frontiere, ha
scritto una lettera a tutti gli
enti coinvolti nel progetto:
«Temiamo che l’accelera-
zione imposta alle tempisti-
che dell’evacuazione non
permetterà un’opportuna
presa in carico di casi parti-
colarmente vulnerabili da
un punto di vista socio-sani-
tario». Sono infatti una deci-
na «le persone segnalate ai
servizi di salute mentale
dell’Asl Città di Torino, che
presentano una particolare
fragilità psicologica». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

REPORTERS
L’ingresso della palazzina color arancio, affacciata su via Giordano Bruno. L’edificio versa in condizioni preoccupanti anche da un punto di vista strutturale

ANDREA BUCCI
Sono stabili le condizioni
del sindaco Stefano Serto-
li, da sabato pomeriggio ri-
coverato in terapia intensi-
va all'ospedale di Ivrea a
causa di un infarto. È stato
sottoposto a un intervento
chirurgico, eseguito dell'e-
quipe del dottor Claudio
Moretti del reparto di emo-
dinamica. L'allarme era
scattato intorno alle 14,30
di sabato quando, a casa, il
primo cittadino ha lamen-

tato forti dolori al petto.
Poi la corsa in ospedale.
Il decorso post-operato-
rio è stato soddisfacente e
nei prossimi giorni, una vol-
ta dimesso, potrà iniziare
la convalescenza. Tutta-
via, Sertoli non potrà pren-
dere parte al consiglio co-
munale, convocato per do-
mani alle 19. Numerosi gli
auguri di pronta guarigio-
ne arrivati da tutte le parti
politiche.
Il sindaco – attraverso un
comunicato diffuso nella
serata di ieri – ha ringrazia-
to per le numerose manife-
stazioni d'affetto ricevute e
ha augurato buon lavoro a
tutti i consiglieri comunali,
alla giunta e ai dipendenti
del Comune di Ivrea. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ivrea

Fuori pericolo il sindaco

colpito da un infarto

San Salvario

Cadavere affiora
dalle acque del Po
È giallo sull’identità

Su La Stampa

«A fronte della sottoscrizione
del contratto preliminare e del-
la caparra versata, non era sta-
to riconosciuto nessun diritto
di prelazione in capo a Ream
per rendere libera e appetibile
la gara e in ossequio a una giu-
risprudenza dominante che
considera di dubbia legittimi-
tà la presenza di prelazione
nelle vendite patrimoniali».
Lo spiega chi, all’interno
dell’amministrazione, alla fi-
ne del 2012 seguì l’operazione
finita sotto la lente dei pm nei

giorni scorsi. «Ream non ave-
va né interesse né obbligo di
partecipare alla gara. Qualora
fosse andata deserta, infatti,
era " obbligata", ai sensi del
preliminare, a sottoscrivere il
contratto definitivo e a dare
corso allo sviluppo del polo.
Questo a tutela della città. In
caso invece di aggiudicazione
a terzi, come è avvenuto, l’uni-
co obbligo in capo alla città era
la restituzione della caparra
una volta aggiudicato a terzi il
diritto di superficie».

l’indagine

“Ream non era obbligata

a partecipare alla gara”

Restano da chiarire le cau-
se della morte e soprattut-
to la sua identità. La polizia
è al lavoro per dare un no-
me all’uomo trovato mor-
to ieri mattina nelle acque
del Po. Il cadavere è stato
recuperato dai sommozza-
tori dei vigili del fuoco
all’altezza del Ponte Isabel-
la. Secondo un primo esa-
me del medico legale - che
non ha trovato tracce evi-
denti che possano far pen-
sare a una morte violenta -
il decesso potrebbe risali-
re a anche a diversi mesi
fa. E le indagini sono com-
plicate dal fatto che gli
agenti non hanno trovato,
tra gli abiti della vittima, al-
cun documento utile per
l’identificazione. Domeni-
ca l’allarme è scattato po-
chi minuti prima delle ope-
razioni di recupero, quan-
do il corpo era stato avvi-
stato da alcuni passanti af-
facciati sul ponte Balbis
che hanno subito chiama-
to il 112. Sul cadavere del-
lo sconosciuto, intanto, la
procura di Torino ha già di-
sposto l’autopsia.

Lo scorso 16 luglio avevamo an-
ticipato la decisione di liberare
insieme le ultime due palazzine
occupate, grazie anche al contri-
buto economico della Regione.

Aperte tutti i giorni: piazza Massaua
1, sempre aperta (24 ore su 24); atrio
Stazione Porta Nuova dalle ore 7
alle ore 20; corso Romania 460 (Au-
chan) dalle ore 9 alle ore 21; corso
Vittorio Emanuele II 34 dalle ore 9
alle ore 20.
Di sera (19,30-21,30): corso Belgio
97; corso Francia 1/bis: corso Traia-
no 73; piazza Galimberti 7; via Foli-
gno 69; via Sacchi 4; via San Remo
37; via Sempione 112.
Aperte la sera e la notte: piazza Mas-
saua 1; via Nizza 65; via XX Settem-
bre 5; corso Vittorio Emanuele II 66
(aperta fino alle 24,00).
Informazioni: http://www.federfarmatori-
Stefano Sertoli no.it.

Farmacie

LUNEDÌ 29 LUGLIO 2019LASTAMPA 45
CRONACA DI TORINO

T1
Free download pdf