La Stampa - 29.07.2019

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MARCO BASSO

M

arco Alessi, Anto-

nio Baiano, Stefa-

no Barni, Ferdi-

nando Caretto, Fa-

brizio Cirulli, Mamo Delpero,

Carlo Mogavero, Leonardo

Schiavone il 1° marzo scorso

hanno fondato il Collettivo Fo-

tografi Jazz Torino. Li unisce

saldamente l’essere amanti

del jazz e da anni interessati a

realizzare un lavoro fotografi-

co su concerti e festival alla lu-

ce del loro obiettivo, caratte-

rizzato da una forte matrice

creativa e interpretativa.

“Non siamo un’agenzia”

«Amicizia e passione sono al-

la base di tutto, non voglia-

mo essere una agenzia foto-

grafica - racconta Carlo Mo-

gavero - Ho avuto l’idea, l’ho

comunicata agli altri che si

sono dimostrati subito entu-

siasti di poter fare squadra e

progetti insieme: non siamo

in competizione, ci lega tro-

varci a ogni concerto ormai

da più di dieci anni».

Il Collettivo Fotografi Jazz

Torino vuol esprimersi attra-

verso quello sguardo d’autore

fatto d’immagini capaci di rac-

contare l’atmosfera e gli even-

ti di un festival, ma anche co-

sa succede nel retropalco di

un concerto, l’umore e le emo-

zioni di pubblico e artisti, fino

a fissare gli stessi luoghi che

ospitano le performance, ca-

paci di alimentare e amplifica-

re suggestioni.

Scatti d’autore

«Ascoltavo da sempre il jazz -

ricorda Ferdinando Caretto -

poi dal 2003 mi è venuto il

ghiribizzo di prendere la mac-

china fotografica e portarla

con me. Ho iniziato con il Fe-

stival Jazz di Moncalieri: ho

chiesto l’accredito al diretto-

re artistico, Ugo Viola che me

lo concesse: addirittura con

le mie foto ha allestito una

mostra che documentava la

storia del MJF».

Il profondo rapporto tra fo-

tografia e jazz esiste da sem-

pre. Sarà che sono due espres-

sioni artistiche nate nello stes-

so periodo storico, sarà che è

una bella sfida sopperire al

suono col silenzio di una im-

magine dall’intensità che lo

evoca. Le stelle del jazz, fin

dalle origini di questa musica,

sono stati tra i soggetti preferi-

ti di numerosi fotografi: alcu-

ni famosissimi, altri quasi ano-

nimi, con i loro scatti hanno sa-

puto immortalare la musica

attraverso ritratti o momenti

intensi di concerti.

Fotografi ai tempi del web

In un momento storico nel

quale la fotografia è unanime-

mente riconosciuta come ar-

te, ma allo stesso tempo il me-

stiere del reporter è davvero

difficile anche perché l’edito-

ria attinge gratuitamente a

piene mani dalle tante imma-

gini che vagano per la rete, l’i-

dea del Collettivo di mettersi

in gioco e pubblicare i propri

scatti sulla loro pagina Face-

book risulta vincente. La sfida

di questi appassionati e amici,

è tutta giocata su come la loro

sensibilità osserva il suono at-

traverso l’obiettivo. Così

ognuno si esprime muovendo-

si all’interno di un concerto,

fotografando i musicisti du-

rante le performance, coglien-

done atmosfere e suggestio-

ni, trovando l’equilibrio tra

ombra e luce, o i colori dei fari

sul palco.

Soggetti accessibili

«La fotografia jazz ormai ha

una sua precisa collocazione -

sottolinea Mamo Delpero,

che nella vita è ricercatore uni-

versitario al Dipartimento di

Scienze della Vita e Biologia

dei Sistemi - io facevo reporta-

ge documentaristici poi, fre-

quentando i concerti, mi sono

convertito al jazz perché per

un fotografo è ben più accessi-

bile che il rock. I musicisti si

riescono a conoscere facil-

mente, ci si scambia opinioni:

scattando nei club in città ab-

biamo una galleria invidiabi-

le di scatti di musicisti torine-

si, tanto che il Charlie Bird in

autunno ospiterà la prima mo-

stra del Collettivo dedicata a

loro che sono tanti e bravi». —

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

LA STORIA

Una straordinaria galleria di ritratti grazie ai festival musicali

Il collettivo che racconta i volti della musica

“I nostri obiettivi puntati sulle stelle del jazz”

4

1. Stefano Bollani ritratto da Ferdinando Caretto


2. Omar Sosa in uno scatto di Fabrizio Cirulli


3. Steve Swallow e Carla Bley ripresi da Antonio Baiano


4. John Tchicai ritratto da Mamo Delpero

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LUNEDÌ 29 LUGLIO 2019LASTAMPA 47

CRONACA DI TORINO

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