La Stampa - 29.07.2019

(Marcin) #1
.

Un dislivello di 650 metri

per la gara del Forte di Fenestrelle

Mamme di corsa

e scatti d’orgoglio

alla “Corriforte”

Domani l’esordio contro i tedeschi

con amici pallavolisti da tutta Italia

“Come le Olimpiadi”


In campo Dametto


campione di volley


LA STORIA/1

ALBERTO DOLFIN
La sveglia dell’atleta master
nell’ultima domenica di luglio
suona presto. Altro che mare,
ci sono i Giochi Europei amato-
riali, con tanto di medaglie in
palio. Tra Torino e provincia la
scelta è ampia: al mattino c’è
chi opta per la Granfondo Inter-
nazionale di ciclismo che scat-
ta dal Parco del Valentino, o
chi, invece per la altrettanto
sfiancante 4000 scalini di Fene-
strelle.
Oppure chi si tuffa nella va-
sca del Palanuoto di via Filadel-
fia, dove sono cominciate le
competizioni acquatiche che
vedono impegnati tra le corsie
anche gli atleti paralimpici, vi-
sto che il nuoto è una delle tre
discipline aperte a tutti in que-
sta rassegna assieme a tiro con
l’arco e atletica. E poi ancora
sollevamento pesi a Ciriè, ca-
noa al Lago di Candia, oppure
calcio, pallacanestro tennis e
taekwondo in città.
Insomma c’è n’era davvero
per tutti i gusti e per tutti gli
sport. C’è persino chi nella stes-
sa giornata, dopo la fatica in
sella, ha indossato occhialini e
cuffia per un personalissimo
duathlon tra ciclismo e nuoto.
Per quello vero e proprio, inve-
ce, bisognerà aspettare marte-

dì pomeriggio, al parco della
Pellerina.
C’era lo spettro del maltem-
po che aleggiava sui Giochi e
che, dopo aver messo in perico-
lo la parata d’apertura del saba-
to, rischiava di rovinare la festa
della Granfondo ciclistica abbi-
nata ai Masters Games. Dalle 8,
momento della partenza, inve-
ce le nubi hanno lasciato lo spa-
zio al sole e reso più piacevole
la fatica del lungo serpentone
di oltre un migliaio di cicloama-
tori, tra cui erano inseriti anche
i partecipanti dei Giochi oltre a
coloro già iscritti alla manifesta-
zione giunta alla quinta edizio-
ne che ha visto alla partenza an-
che l’ex pro Damiano Cunego,
re del Giro d’Italia 2004.
Dopo aver temuto per la piog-
gia, la massima liberazione
per i partecipanti è stata arriva-
re da Baldissero e, a due chilo-
metri dal traguardo, vedere fi-
nalmente spuntare maestosa
la Basilica di Superga. Un ulti-
ma fatica in salita per raggiun-
gere il traguardo e poi la foto ri-
cordo per una giornata da in-
corniciare: una piccola istanta-
nea della frenetica giornata di
un alteta master. E da qui a do-
menica prossima, il diverti-
mento è assicurato. —
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SPORT

ANDREA JOLY


M


amme Masters e
vincenti. Sono lo-
ro le protagoniste
della «4000 Scali-
ni Corriforte» di ieri, corsa in
montagna giunta alla nona edi-
zione e quest’anno inserita nel
programma degli European
Masters Games insieme al suo
panorama mozzafiato. Quasi
quanto i 2800 metri su un disli-
vello di 650 metri che Gian-
franca Attene, 40 anni, ha per-

corso in meno di mezz’ora ag-
giudicandosi la vittoria alla se-
conda partecipazione alla ga-
ra del Forte di Fenestrelle: «La
corsa è una passione da sem-
pre, ma negli ultimi anni mi so-
no concentrata più sulla mon-
tagna allontanandomi dalla
monotonia del podismo in cit-
tà». Tra trail e scalate il tempo
da dividere con suo figlio Lu-
ca, 5 anni: «Oggi ho corso sa-
pendo che mi avrebbe aspetta-
to al traguardo con mio mari-
to, una spinta in più».
La stessa di Francesca Ri-
monda, 34 anni, terza assolu-

ta alla 4000 scalini ma meda-
glia d’oro agli European Ma-
sters Games a cui era iscritta:
«Ho iniziato a correre in terza
media quasi per gioco facendo
gli 80 metri, anche se non face-
vano per me. Sono passata ai
1500, ai tempi delle giovanili
ho vinto anche dei campionati
italiani prima di dover smette-
re per lavoro». Di giorno è uffi-
ciale della Guardia di Finanza,
ma all’alba o al tramonto è tor-

nata a correre come un tempo:
«Ora che i miei bambini sono
cresciuti sono riuscita a torna-
re ad allenarmi, ma una grossa
mano ovviamente me l’ha da-
ta il mio compagno che ho fat-
to appassionare alla corsa».
Andrea Cuccioletta, paraca-
dutista, che è arrivato 26esi-
mo alla selezione maschile vin-
ta dallo svizzero André Pierre

Ramus e dal pluricampione
Massimiliano Di Gioia. Che da
gennaio 2005 ha deciso di an-
dare a correre tutti i giorni:
«Due anni prima stavo facen-
do trekking sullo Chaberton e
mi ha superato un signore che
aveva il triplo dei miei anni, è
un momento che mi ha segna-
to». A 40 anni non smette di mi-
gliorarsi nonostante le trasfer-
te in giro per l’Europa per il suo
lavoro in una ditta che si occu-
pa di macchine di misura in ce-
ramica: «Prima di questa edi-
zione ho vinto nel 2005 e dal
2015 al 2017. La Corriforte è
casa mia, vorrei esserci sem-
pre nonostante gli infortuni».
Che si superano con tanto sa-
crificio, quello che non vede
nelle nuove leve: «Chi è più gio-
vane forse pensa ad altro, spes-
so la preparazione non è la stes-
sa. Li capisco, anche io al liceo
amavo fare altro, soprattutto
giocare a calcio: il mio idolo
era Maradona, ma i professori
non ci lasciavano giocare».
Dal calcio ai 4000 scalini dopo
poco più di 20 anni, in poco me-
no di 20 minuti. —
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  1. La Granfondo nel passaggio a Superga 2. Cal-
    cio, Pfc Torino-Barbagians Australia 3, 4, 5. Gare
    di nuoto al Palanuoto 6. La partenza della 4000
    Scalini Corriforte di Finestrelle 7. L’assessora
    torinese alla Cultura Francesca Leon


LA STORIA/3

Trentotto calciatori divisi in due squadre Over

Nel 2013 vinsero il bronzo in Nuova Zelanda

Trent’anni di partite


con il camice


per i dottori del calcio


LA STORIA/2

a torino fino al 4 agosto

Bici, acqua e scalini

I forzati dei Masters

a caccia di medaglie

E spuntano i Big

Ieri prime prove dei giochi europei degli over 35

Tra i ciclisti l’ex Cunego, maglia rosa nel 2004

A

l cuor non si coman-
da, soprattutto se c’è
di mezzo un pallone.
Avranno risposto co-
sì i cardiologi delle Molinette
quando nel 1978 si sono incon-
trati per la prima volta a gioca-
re a calcio tutti insieme. Un ri-
to diventato presto settimana-
le che non si è mai spento in 31
anni, regalando a questi Euro-
pean Masters Games 38 calcia-
tori divisi in due squadre Over
a darsi battaglia alla Polisporti-

va Santa Rita per tutta la setti-
mana dei giochi.
«Quando ho organizzato la
prima partita insieme al mio
collega Mauro Bensoni non mi
aspettavo che sarebbe nato tut-
to questo, anche se la passione
c’era tutta» dice Massimo Mi-
nelli, 70 anni e cardiologo in
pensione da 5: «Ci trovavamo
ogni giovedì alle 13 al campo
dell’ex Bacigalupo che ora non
c’è più. Al suo posto hanno co-
struito un parcheggio ma i no-
stri ricordi non li cancella nes-
suno». I medici con la magliet-
ta gialloblù in onore della città

di Torino - «e non bianconera
nonostante molti di noi tifino
Juve» - dal primo allenamenti
sono diventati sempre di più,
tra chi coinvolgeva un collega
e chi un amico. Creando un
gruppo di oltre 70 persone.
«C’è chi ha dovuto lasciare il
campo, come nel mio caso: da
punta sono retrocesso a centro-
campo e poi ho dato forfait per
infortunio. Nessuno dei miei
colleghi ha saputo curarmi» di-

ce sorridendo. Con il nome
«Pfc» inventato sul momento
durante l’iscrizione al primo
torneo: «Adesso facciamo fin-
ta che sia l’acronimo di Profes-
sional Football Club, ma la sto-
ria è diversa – dice Giovanni
Papini, 66 anni e attaccante
del gruppo – Quando ci siamo
presentati al torneo non sape-
vamo che nome darci e la sera

prima avevamo mangiato da
Pasta, Fagioli e Cozze, una piz-
zeria vicino all’ospedale San
Giovanni Bosco».
Dopo tanti tornei, il primo
grande successo ai Masters
Games di Torino nel 2013:
«Dopo aver vinto l’oro in casa
siamo andati in Nuova Zelan-
da ai Mondiali Masters, dove
abbiamo conquistato la meda-
glia di bronzo» ricorda Dome-
nico Bellacicco, uno degli ulti-
mi dottori inseriti nel gruppo
insieme all’allenatore Franco
Prato: «Facevo il portiere, ma
a questi giochi mi sono dovu-
to fermare».
A differenza di Giovanni
Cantagallo, difensore centrale
e autentico highlander del no-
stro calcio: «Ho giocato fino ai
50 anni, chiudendo la carriera
con la Promozione conquista-
ta col Rivara insieme a mio fi-
glio Mattia». La Primavera nel
Napoli, poi Moncalieri, Nizza
Millefonti, Canelli, Mathi, Lu-
cento: «Una carriera lunga che
non è finita ancora oggi: ora
voglio vincere con i Pfc Ever-
green». A. J. —
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«S

ono come le
Olimpiadi,
cambia solo l’e-
tà». C’è da fi-
darsi se a parlare è un ex olim-
pionico come Giancarlo Da-
metto, pallavolista torinese
che tra il 1975 e il 1993 ha gio-
cato Torino, Modena, Padova
e Prato vincendo tutto, den-
tro e fuori i confini nazionali.
Ma più dei 5 campionati e del-
la Coppa dei Campioni, nella
sua memoria – e nella sua ba-

checa - brilla il ricordo del
bronzo a Los Angeles 1984
con la maglia azzurra: «Un’e-
mozione unica, ma da quan-
do gioco i Masters mi sono re-
so conto che per molti miei
compagni i sentimenti sono
gli stessi. Nel 2009, al nostro
primo oro ai Campionati Euro-
pei contro i russi, in panchina
c’era chi piangeva: non ci sarà
l’eco delle Olimpiadi, ma qui
si gioca per dimostrare qualco-
sa a se stessi. In un certo senso
vale ancora di più».
Domani l’esordio agli Euro-
pean Masters Games di Tori-

no, casa sua, contro la Deu-
tschland Volleyball Senioren.
Ma la sua non è l’unica squa-
dra italiana a dare il via al tor-
neo al Palazzetto Le Cupole:
«Dopo 15 anni di sosta insie-
me ad ex compagni come Lan-
franco, Bertoli, Recine, Bellet-
ti abbiamo deciso di formare
la nazionale Over 50: da quel
giorno è nato il movimento
Masters, da 12 giocatori sia-
mo diventati 60 e ai nastri di
partenza oggi ci presentiamo
con 5 squadre su 25».
Pallavolisti da tutta Italia
che si sono trovati prima di

questi giochi di più che per le
precedenti edizioni: «Siamo
qui per fare sul serio. Abbia-
mo organizzato una decina di
tornei e allenamenti ovunque
ci fosse qualcuno di noi, da Ca-
tania a Padova passando per
Milano, Parma, Modena e ov-
viamente Torino». Indispen-
sabile divertirsi, anche se l’a-
gonismo non manca mai. «Su-
gli spalti ci saranno le nostre
famiglie, soprattutto tanti fi-
gli che sono contenti che papà
abbia rimesso le ginocchiere
per scendere in campo». A. J. —
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6

7.500
Gli atleti arrivati a
Torino da tutto il
mondo, di cui 5.500
uomini e 2.000 donne

5

CLAUDIA LUISE


A

lla fine è riuscita a
conquistare una me-
daglia ed è andata
anche meglio di
quanto immaginasse. Fran-
cesca Leon, assessora torine-
se alla Cultura, festeggia un
argento agli European Ma-
sters Games nei 50sl della
sua categoria - Master 50,
per i nati dal 1965 al 1969 -
con il tempo di 35.25. «Sono
soddisfatta ed emozionata, è
stata un’esperienza davvero
divertente. Ho rivisto vecchi
amici di nuoto da tutta Euro-
pa, anche se per poco tempo
c’è un bello spirito. Si gareg-
gia ma la competizione è più
con se stessi che con gli altri,
serve a mettersi alla prova»,
racconta l’assessora.
Leon nuota da sempre ma è
dal 2016 che non gareggia
più. «Non ho più avuto tempo
di allenarmi. Ma nel 2013 ave-
vo vinto una medaglia di bron-
zo nei World Masters Games
nei 400sl - dice - sono una velo-
cista ma mi piacciono anche le
lunghe distanze, solo che ne-
cessitano di un allenamento
intenso e assiduo. I 400 e gli
800 sono gare di resistenza e
tattica, nei 50 metri invece
conta anche un po’ la fortuna
perché non c’è tempo per recu-
perare se si parte male».
L’assessora ammette in que-
sto caso il tempo per allenarsi
è stato poco e scherza: «Se
avessi gareggiato nella catego-
ria Master 55 non sarei andata
a medaglia, hanno fatto dei
tempi pazzeschi. Dovrò stare

di più in vasca per vincere la
prossima volta».
L’argento, comunque, l’ha
caricata per la sfida che do-
vrebbe affrontare oggi, sem-
pre se gli impegni lavorativi lo
permetteranno. Con l’ex vice-
sindaco Guido Montanari, l’as-
sessore all’Ambiente Alberto
Unia e la consigliera del M5s
Daniela Albano è iscritta alla
staffetta mista 4x50. La squa-
dra si chiama Giunta ma c’è il
Consiglio comunale a frenare
i sogni degli assessori sportivi.
«Io mi porto la borsa, vediamo
come va. La gara è alle 18 ma
si discute di bilancio. Non pos-
siamo mancare, spero solo fi-
nisca in tempo. Basterebbe ter-
minare per le 17 così poi pos-
siamo volare allo stadio del
nuoto. La staffetta è la gara
più divertente, c’è spirito di
squadra, alla fine abbiamo tut-
ti una buona dose di agoni-
smo», racconta. «Daniela Alba-
no nuota forte, secondo me è
molto brava e anche Unia e
Montanari sono ottimi sporti-
vi». L’ex vicesindaco è sceso in
vasca oggi negli 800sl nella ca-
tegoria Master 60 ed è arriva-
to quinto con 15’00.
Ma gli assessori non sono gli
unici, «tante persone che lavo-
rano in Comune si sono iscrit-
te in vari sport», sottolinea l’as-
sessora. Anche per la sindaca,
Chiara Appendino, oggi sarà il
giorno per mettersi alla prova
con la sua squadra di beach
volley a cui partecipa il marito
e degli amici. «Ma è fortunata
perché l’orario della gara non
coincide con gli impegni lavo-
rativi», scherza Leon che fa il ti-
fo per la sua squadra. —
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COLLOQUIO

1

20
È l’orario delle
premiazioni: ogni
giorno fino al 4 agosto
a Torino Esposizioni

75
I paesi esteri
rappresentati agli
European Masters
Games 2019

3

“Ora che i miei
bambini sono cresciuti
sono riuscita a tornare
ad allenarmi”

Da una partita fra
colleghi è nata la
tradizione dei medici
con la maglia gialloblù

7

I pallavolisti italiani fotografati durante l’allenamento di Parma

4

2

FRANCESCA LEON L’assessora è una nuotatrice


Oggi beach volley per la sindaca Appendino


“Che gioia l’argento


E adesso la staffetta


insieme alla giunta”


LUNEDÌ 29 LUGLIO 2019LASTAMPA 49

T1
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