La Stampa - 29.07.2019

(Marcin) #1
.

PAOLO FERRARI
Un mese e mezzo di attività
nell’area all’aperto adiacen-
te il centro commerciale di
Grugliasco, con una buona
ventina di serate di musica
dal vivo. Il Gru Village Festi-
val ha chiuso sabato la sua
quattordicesima edizione
confermandosi realtà di pun-
ta della musica all’aperto esti-
va nel Nord Ovest italiano.
Gli ospiti sono stati 55 tra
gruppi, cantautori, dj e rap-
per, con un’attenzione per-

manente alla scena locale,
concretizzatasi nell’inseri-
mento di realtà di Torino e
provincia in apertura di qua-
si tutti gli show nazionali e in-
ternazionali in cartellone.
Il pubblico ha risposto su-
perando abbondantemente
le 50.000 presenze, flusso
che tiene la media oltre i
3.100 spettatori a serata con
faro del botteghino Ben Har-
per, che con la sua band The
Innocent Criminals aveva fat-
to registrare il tutto esaurito

già a marzo per lo spettacolo
del 2 luglio.
A prima vista un cartellone
che spaziava dalla disco ita-
liana di Gabry Ponte al raffi-
nato soul di Macy Gray, dal
benefit per la Cambogia del
gitano Aco Bocina alla tech-
no di Steve Aoki poteva sem-
brare un po’ schizofrenico,
ma la formula si è rivelata vin-
cente anche per questa pro-
posta così diversificata, co-
me sottolinea Felice Gai, pre-
sidente del Consorzio Eser-

centi Le Gru: «Il numero di
spettatori conferma il gradi-
mento del pubblico nei con-
fronti di una programmazio-
ne eclettica e di grande quali-
tà». Gli fa eco Davide Rossi,
direttore del festival che po-
ne l’accento sulla politica dei
prezzi: «I biglietti per la mag-
gior parte degli eventi costa-
vano tra i 10 e i 20 euro per
dare a tutti la possibilità di as-
sistere allo show del proprio
artista preferito trascorren-
do una piacevole serata all’a-
perto». Positivi anche i riscon-
tri per il territorio, con 180
persone al lavoro nell’area
sotto le stelle per ogni sera di
spettacolo, 100 aziende coin-
volte e un indotto indiretto
che la direzione valuta in cir-
ca 1 milione di euro. —
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il festival si è chiuso sabato

In 50 mila nell’estate del Gru Village

“Vince la programmazione eclettica”

MARCO PERAZZI


La miglior prestazione mon-
diale dell’anno è servita.
Nell’ultima giornata dei Cam-
pionati italiani individuali
Assoluti di Bressanone Stefa-
no Sottile supera quota 2,33
nel salto in alto ed entra defi-
nitivamente nella ristretta
cerchia dei migliori saltatori
al mondo. In tutto il pianeta,
a due mesi dai Mondiali di
Doha, soltanto i russi Ilya Iva-
nyuk e Mikhail Akimenko


hanno ottenuto questa misu-
ra. Il valsesiano delle Fiamme
Azzurre migliora il primato
personale di tre centimetri,
dopo il 2,30 dell’8 giugno, e
batte la migliore prestazione
italiana under 23 che apparte-
neva a Gianmarco Tamberi
(2,31). «Stavo bene ma non
me l’aspettavo - le prime paro-
le di Sottile -. Gimbo Tamberi
mi aveva detto: quando ripas-
si da quelle misure prova 2,33
che è il minimo per Tokyo».

Con questo salto l’atleta al-
lenato da Valeria Musso di-
venta anche il secondo italia-
no di sempre all’aperto
nell’alto, il terzo se si conside-
rano anche le liste indoor. È
il lampo che illumina l’intero
week-end tricolore. «Adesso
spero di andare ai Mondiali
di Doha e fare buone cose: ho
soltanto 21 anni e voglio ac-
cumulare esperienza. Anda-
re in finale non sarebbe nien-
te male». Senza avversari

che possano stimolarlo in pe-
dana, compie una scalata so-
litaria: 2,22 al secondo, due
tentativi per sbarazzarsi di
2,28 e infine la magia a 2,33
al terzo assalto. Alla fine si
concede anche un tentativo
a 2,36 prima di fermarsi e go-
dersi il risultato, che vale co-
me riscatto per la delusione
del quarto posto ai recenti Eu-
ropei U23 di Gavle.
Nel 2105 Sottile vinse i
Mondiali Allievi a Cali, poi
una serie di infortuni che han-
no tarpato un po’ le ali del
borgosesiano, che nel 2019 è
rinato. «Ne sono uscito l’an-
no scorso e ora spero di prose-
guire così – conclude -. Ora
continuerò ad allenarmi in vi-
sta dei Mondiali. Le Olimpia-
di? Spero di andarci» —
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GIORGIA GARBEROGLIO


Sono partiti in sette da Tori-
no e sono tornati sette cam-
pioni del mondo. Sei ori e un
bronzo. Un mondiale di ca-
nottaggio Under 23 a Saraso-
ta (Florida, Usa) che sarà ri-
cordato. L’Italia è seconda
dopo l’Inghilterra nel meda-
gliere, su tredici equipaggi
undici sono medagliati. Sa-
rà ricordato per gli uragani,
che hanno spesso impedito
l’accesso al campo delle re-
gate e per i giovani canottie-
ri torinesi, con la stessa for-
za degli uragani: sette atleti
torinesi medagliati in cin-
que barche da podio.
Il mondiale si è aperto saba-
to con un primo oro. Riccar-


do Italiano della Canottieri
Esperia vince, con il compa-
gno Raffaele Serio del Savo-
ia, con un vantaggio che to-
glie il fiato. Riccardo ha venti-
due anni ed è tre volte di se-
guito (con tre barche diverse
e negli ultimi tre anni) cam-
pione del mondo U23. È fi-
glio di Mario Italiano, consi-
gliere della Federazione Ita-
liana Canottaggio: «Un’espe-
rienza straordinaria - chiosa
Italiano, a Sarasota per segui-
re il figlio e la squadra azzur-
ra - ad un certo punto sui pal-
chi ci chiedevano se arrivassi-
mo da Marte, continuavamo
a vincere».
Gli ori si susseguono: è pri-
ma la barca «quattro con»,

cioè con timoniere e in que-
sto caso Diletta Diverio del
Cus Torino, su cui voga al car-
rello due Benedetta Faravel-
li. Benedetta, ventun anni, è

cresciuta all’Esperia ed è da
poco entrata nell’Arma dei
Carabinieri, vanta un palma-
res già da campionati del
mondo ma è al suo primo
oro. Diletta Diverio, quasi
vent’anni e atleta del Cus To-

rino, da timoniera ha portato
il «quattro con femmini-
le»verso il podio più alto. Ma
l’impresa azzurra, e torinese,
non è ancora finita. Silvia
Crosio degli Amici del Fiu-
me, già l’anno scorso campio-
nessa del mondo, vent’anni e
studentessa al Politecnico, è
d’oro anche lei. Il papà Mau-
ro Crosio, anche lui a Saraso-
ta, è il presidente degli Amici
del Fiume: «I nostri risultati
sono il frutto dell’impegno e
dedizione degli atleti, della
passione dei dirigenti, e soci
e delle capacità tecniche
dell’allenatore. Silvia mi ha
fatto emozionare, determi-
nata al raggiungimento del ri-
sultato».

Il sabato non è ancora fini-
to e il commentatore statuni-
tense inizia ad evidenziare
che gli italiani vincono tut-
to. Ma non è ancora finita:
arriva l’ultimo oro, non ulti-
ma medaglia per i torinesi.
Già laureato campione olim-
pico junior, atleta della Rea-
le Società Canottieri Cerea,
il diciannovenne Alberto Za-
mariola è capovoga di un
quattro di coppia pesi legge-
ri che va alla vittoria con un
distacco su tutti sin dai pri-
missimi metri.
Sulla barca d’oro anche
Francesco Squadrone, venti-
due anni, al primo mondiale
e atleta Amici del Fiume.
Commenta Zamariola:«C’e-

ra l’assieme fin dalle prime
palate», aggiunge Squadro-
ne: «Abbiamo voluto vince-
re, più degli altri, questo il no-
stro carburante».
Con il pubblico in piedi per
l’uragano azzurro, si chiude
il sabato, ma il Mondiale con-
tinua domenica e per Torino
è bronzo con Edoardo Lanza-
vecchia: «Una medaglia me-
ritata - commenta Gian Luigi
Favero, presidente dell’Armi-
da - e per Edoardo un riscatto
dal mondiale di Amsterdam
del 2016, dove persero il re-
mo a cinquanta metri dal tra-
guardo, arrivando quarti. Un
mondiale speciale e un’emo-
zione per tutta la città». —
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Canoa under 23


Sette medaglie per sette canottieri

Ai Mondiali i torinesi più forti degli uragani

Sei ori e un bronzo per gli atleti partiti da Torino. L’Italia è seconda nel medagliere dopo l’Inghilterra


la miglior prestazione dell’anno


Sottile vola oltre quota 2,33 metri


e centra il record del mondo


3

Il vercellese Stefano Sottile si allena a Torino
Il pubblico del Gru Village durante il concerto di Ben Harper


  1. Da sinistra Francesco Squadrone, Silvia Crosio, Riccardo Italiano,
    Edoardo Lanzavecchia, Benedetta Faravelli e Alberto Zamariola ten-
    gono in braccio la Diletta Diverio 2. Il «quattro con» femminile al tra-
    guardo 3. Il quattro di coppia maschile pesi leggeri


“Ci chiedevano se
arrivassimo da Marte,
continuavamo
a vincere”

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50 LASTAMPA LUNEDÌ 29 LUGLIO 2019
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T1

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