Vanity Fair Italy - 14.08.2019

(Grace) #1

Federico Miletto
112


VanityTrend

Le formule che applichiamo


sulla pelle dopo le 19


hanno una maggiore


assorbibilità. Per questo


i selfie rendono di più


Il bastone del selfie punta l’obiettivo nel-
la stanza più intima della casa o di una suite
a cinque stelle. E mette a fuoco un nuovo
mondo fatto di pouf in velluto rosa, cosmeti-
ci senza packaging e pose con la pelle super
luminosa.
Katy Perry si trasferisce con la sua band
all’interno di un bagno per registrare una
summer jam session del nuovo singolo
Never Really Over e in un solo pomeriggio
riceve oltre 7 milioni di visualizzazioni: il
pianista nella vasca, il chitarrista sulla taz-
za del water e le coriste appoggiate ai lati
della doccia. Se sia un colpo di testa della
Perry o una mossa commerciale ben pia-
nificata della casa discografica non è dato
saperlo. Di certo l’originalità della location
può valerle il titolo di migliore live dell’e-
state 2019. D’altronde questo è il momento
del bagno, dove ogni scatto pare fare il bo-
om di like. Secondo una ricerca condotta da
Hotels.com l’hashtag #BathroomSelfie,
con più di 1,5 milioni di tag su Insta-
gram, ha battuto tutti: 32 volte in più
del #BedroomSelfie (selfie in camera da
letto) e 13 volte in più del #LiftSelfie (sel-
fie in ascensore). Un trend che l’hôtellerie
a cinque stelle e i locali più glamour sem-
brano cavalcare con grande entusiasmo. La
Royal Suite della Gherardesca del Four Se-
asons Hotel Firenze, per esempio, è sempre
in overbooking per la sua salle de bain con
soffitti a volta, affreschi del XVII secolo e
una vasca lunga più di 2 metri. Mentre a Mi-
lano, dal ristorante IT non si esce senza un
«ricordino» dalla toilette design dove si tro-
va il famoso photowork Ken di David Byrne,
detto anche SUPERego.

STRIKE A POSE
Come in tutti i selfie, anche in bagno la
posa conta. Catherine Poulain, modella ita-
liana e influencer da 361 mila follower (@
official_cat), consiglia di fare attenzione
alla luce, di scegliersi un bello spec-
chio, di riprendersi dall’alto per evitare
il doppio mento e mettere il flash in moda-
lità off : «Tra i rischi maggiori, quello di in-
quadrare i sanitari e avere il look sbagliato.
Io ne ho due essenzialmente opposti: un
outfit elegante per la sera e l’accappatoio al
mattino per dedicare il buongiorno ai miei
follower. Una volta realizzato lo scatto, scel-
go la musica a seconda dello stile del bagno:
se è chic opto per qualcosa di romantico e
un po’ francese, se è colorato vado per una
traccia più rock. E poi inserisco il filtro. Tra
i miei pre-set, utilizzo Paris, che mantiene
reali i colori illuminando di più l’ambiente».

PERFETTA SOTTO I FLASH
Farsi un autoscatto di giorno o di sera non
è la stessa cosa: la pelle ha una resa beau-
ty molto diversa. E il motivo è presto detto:
«Di giorno la pelle del viso dorme e subi-
sce i danni della luce blu, dei raggi UvA e
B e dell’inquinamento atmosferico», spiega
Maddalena Montalbano, dermatologa e me-
dico estetico. «Di notte si risveglia, perché
si attiva il processo di riparazione. Si ricrea
in sostanza il film idrolipidico danneggiato
durante il giorno. Questo è anche il momen-
to ideale per applicare una maschera effetto
blur che lascia la pelle del viso photoshop-
pata. Lo stesso vale per il corpo: i trattamen-
ti applicati dopo le 19 hanno una maggiore
assorbibilità. A quell’ora la pelle è mol-
to più ricettiva e risulta subito più lu-
minosa: ecco perché i selfie scattati di sera
rendono di più. Per aumentare l’effetto, si
può applicare un olio spray oppure fare uno
scrub per far assorbire meglio la crema. Per
i capelli, invece, a fine piega basta applica-
re un siero nutriente che aumenta subito la
brillantezza del colore», dice Montalbano.

DA PALCOSCENICO
Il merito di selfie riusciti va anche all’e-
voluzione del gusto in fatto di arredo bagno.
È finita l’era dell’ambiente asettico: «Al suo
interno ormai si trovano poltrone e sedute
ultra chic, e specchi rotondi come i tappeti»,
spiega Max Conti, prop stylist e set designer
di Contimarchetti Studio. «Le applique si
rifanno alle linee anni ’50, i lavabi vanno ol-
tre il bianco, spesso a contrasto con tessuti
e piastrelle. Anche i rivestimenti entrano a
far parte dell’aspetto decorativo, come se
fossero mini quadri. Bandita la plastica:
meglio sostituire il dispenser del sa-
pone con un piccolo vassoio in cera-
mica dove appoggiare una saponetta un po’
vintage. Tra gli elementi cool le piante tropi-
cali, le spugne naturali, lo spazzolino in le-
gno e prodotti con confezioni essenziali dai
colori pastello». Con un bagno così il famoso
«attimo per ritoccarsi il trucco» potrebbe di-
ventare infinito.

RIFLESSI IN PRIMA FILA
1.
Deterge le mani lasciando
un profumo delicato di
mandorla: sapone liquido
Amande Délicieuse, MAISON
CHRISTIAN DIOR (€ 50).
2.
Irradia la casa di note solari di
arancia e limone combinate
a caldi legni preziosi:
profumatore d’ambiente
Luce di Colonia,
ACQUA DI PARMA (€ 65).
3.
Una fragranza luminosa
e persistente che combina
ingredienti provenienti
dall’Italia come l’Iris Pallida
di Firenze e il Mandarino
di Sicilia: Infusion D’Iris,
PRADA (€ 98).
4.
Con cera vegetale e stoppino in
cotone, sprigiona nell’ambiente
una nuvola inebriante di
benessere:
Candela Profumata Sweet
Neroli, CLARINS (€ 35).
5.
Deterge il viso delicatamente
grazie a burro di karitè e olio
di cocco: Sabonete de Rosto,
BENAMÔR (€ 7).
6.
Ideale dopo la doccia,
con le note della fragranza
di muschio, quercia, fresia
e prugna Mirabelle: Perfumed
Body Cream, CHLOÉ (€ 45).
7.
Con note di pitosforo,
gigli bianchi e magnolia: latte
corpo Un Jardin sur la Lagune,
HERMÈS (€ 53).
8.
Detergente corpo con note
di pompelmo della Florida
e vetiver di Haiti: Bath
& Shower Gel Vetiver &
Grapefruit, MOLTON BROWN
LONDON (€ 22,20).
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