Vanity Fair Italy - 14.08.2019

(Grace) #1

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VA N IT Y FA I R

VISIONI

14 AGOSTO 2019

Illustrazione Dewie Drolenga

ORA DARIA — di DARIA BIGNARDI

«Non c’è nessun dubbio che la vittima di
questa tragedia sia il nostro carabiniere, il
nostro Mario. Invito tutti a considerare, tut-
tavia, che bene ha fatto l’Arma dei Carabi-
nieri a individuare il responsabile di questo
improprio trattamento e a disporre il suo
immediato trasferimento».
Questa frase non l’ha scritta Michele Ser-
ra su Repubblica ma il presidente del Consi-
glio Giuseppe Conte su Facebook, a propo-
sito della foto di quel disgraziato del ragaz-
zino americano – coinvolto nell’omicidio
del povero vicebrigadiere Mario Cerciello
Rega – che lo ritrae bendato e ammanetta-
to in caserma. Che si sia svegliato l’avvocato
che giace nel premier? Che il suo capouffi-
cio stampa stavolta l’abbia imbroccata?
In ogni caso, si tira un sospiro di sol-
lievo: allora non sono tutti matti lassù.
Quando leggi su Twitter che la Lega per i so-
liti fini propagandistici lancia un sondaggio
che aizza gli istinti a un’ulteriore pericolosa
divisione del Paese come quello di domenica
che diceva: «Alcuni giornali hanno definito
questa foto choc voi che ne pensate?».
Pensiamo, cara Lega (oltre a trovare cu-
rioso l’utilizzo del desueto termine france-
se choc invece del più diffuso shock ingle-
se), la stessa cosa che pensa il presidente del
Consiglio:
«Ferme restando le verifiche di compe-
tenza della magistratura, riservare quel trat-
tamento a una persona privata della libertà
non risponde ai nostri principi e valori giu-
ridici, anzi configura gli estremi di un reato
o, forse, di due reati. Parimenti censurabile

è il comportamento di chi ha diffuso la fo-
to via social in spregio delle più elementa-
ri regole sulla tutela della privacy» e soprat-
tutto pensiamo che (sempre il premier, at-
tenzione):
«Abbiamo princìpi e valori consolidati,
evitiamo di cavalcare l’onda delle reazioni
emotive».

EVITIAMO DI CAVALCARE L’ON-
DA DELLE REAZIONI EMOTIVE!
Bravo Rocco Casalino (portavoce
di Conte): fatti dare un bacio in fronte: l’ho
sempre detto che dopo Pietro Taricone den-
tro quella casa eri il più in gamba.
La vicenda dell’uccisione del vicebriga-
diere Cerciello Rega è così triste, così fero-
ce, così assurda, così drammatica, evoca così
tanto dolore, dal fatto che si fosse appena
sposato (spezza il cuore il post premonitore
di sua moglie Rosa Maria che cita Cechov:
«La gente non si accorge se è estate o inver-
no quando è felice») al suo profilo di perso-
na che aiutava gli altri non solo per mestiere
ma per scelta profonda e personale; così co-
me è angosciante il profilo nichilista dei ra-
gazzotti arrestati: famiglie divise, alcol, dro-
ga, atteggiamenti violenti che sfociano in
una realtà da film dell’orrore.
Se in mezzo a questa devastazione delle
persone in posizioni di grande responsabili-
tà come il generale dei Carabinieri Nistri e
il presidente del Consiglio Conte prendo-
no una posizione netta, legalitaria e
razionale ci sentiamo tutti meno de-
solati.

I valori, prima delle emozioni


DARIA BIGNARDI, scrittrice. Il suo ultimo libro è Storia della mia ansia (Mondadori, 2018).
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