Vanity Fair Italy - 14.08.2019

(Grace) #1
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VA N IT Y FA I R

STORIE

14 AGOSTO 2019

Una produzione in esclusiva per


Vanity Fair


È^ Tempo di lettura: 9 minuti

volle Jim Belushi. Ricordo Gere a cena, bello come il sole:
aveva aspettato un anno e mezzo per fare il film».
Lei ha avuto anche un marito importante: Luca De Filip-
po, figlio di Eduardo. Come vi siete conosciuti?
«Facevo l’aiuto di Lina Wertmüller nello spettacolo L’esi-
bizionista. Fu polemica a prima vista: eravamo due persone
forti, che non avevano paura di scontrarsi. Poi è nata un’a-
micizia. La differenza di età (17 anni, ndr) era impercettibi-
le, in più la Napoli di Luca era anche quella di mio padre,
che lì era nato e aveva lavorato (Le mani sulla città, ndr)».
Come vi siete messi insieme?
«Lui aveva fatto una scommessa con un altro attore... Nel
frattempo, un’attrice della compagnia si è fatta male, io sa-
pevo il copione a memoria e ci siamo trovati a fare una lun-
ga tournée insieme».
Era sposato con tre figli, che oggi hanno dai 42 ai 30 anni.
«Il secondo, che ne ha 33, ha preso in mano il patrimonio in-
tellettuale dei De Filippo. Io ho sentito di non dover avere
figli miei per non turbare il rapporto. Questo atteggiamento
l’ho preso da mio padre, che si è sempre messo “dietro”, così
umile che fino alla fine della vita si stupiva se qualcuno lo
riconosceva».
Le è pesato non diventare madre?

«No: con i figli di Luca oggi ho un rapporto meraviglioso».
Com’era il rapporto fra suo padre e suo marito?
«È stato Luca per primo a dire che era una sciagura che
Franco non lavorasse. Così gli ha affidato la regia a teatro
di Napoli milionaria, e alla fine ha detto: “È come se avessi
incontrato un padre”. D’altra parte, Franco era stato l’unico
che ci aveva sgamato nella clandestinità, ci vide a tavola e
disse: “Ma siete pazzi l’uno dell’altra!”».
Nel 2013, dopo una ventina d’anni insieme, lei e Luca vi
siete sposati: come mai dopo tanto tempo?
«Sentivo che, finché non l’avessi fatto, per Franco ero una
specie di concubina. Ci teneva ad “affidarmi” a lui: sapeva
che Luca mi avrebbe protetto e non voleva rimanessi sola.
Pochi mesi dopo di lui, invece, mio marito è morto».
Un po’ di fatalismo ci vuole.
«Io sono sempre ottimista. Non smetto di recitare e gestire
la compagnia. La prossima stagione mettiamo in scena, di-
retto da Roberto Andò, Ditegli sempre di sì di Eduardo, e lo
portiamo al Piccolo Teatro. Vado – appunto – avanti».

INSIEME ANCHE SUL SET
Carolina con FRANCESCO ROSI (1922-2015), che l’ha diretta
in Cronaca di una morte annunciata e Dimenticare Palermo.

Hair e make-up Concetta Argondizzo @ Simone Belli Agency using
Kiehl’s Glow Formula Skin Hydrator
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