Avevamo trascorso insieme momenti tra i più appassionanti nella vita di un uomo, la condivisione
del dolore, dell’emarginazione, della sofferenza, per elevarle a Dio e trasformarle in Gloria Eterna.
Era questo il vero significato del carcere per tutti coloro che potevano trarne una vita nuova, in tutti
i tempi, in tutto il mondo. Ci guardammo profondamente negli occhi per sancire e santificare la
nostra meravigliosa amicizia, poi le mani si unirono, si strinsero, per sigillarla per sempre.
Akin osservò tutta la scena, capì ogni emozione, ogni sentimento, ogni passione! Scese dal suo letto
e senza parlare aggiunse le sue mani alle nostre e si unì a noi! Ci raccogliemmo tutti nella più
solenne delle preghiere, che, come tale, ci impose il luccichio di qualche soave lacrima!
Cementammo la nostra amicizia nella Fede che tutti possedevamo e che divenne la Stella Polare
ove ritrovarci nel resto della nostra vita, nei ricordi e nei sentimenti che sarebbe rimasti eterni!
La Stella polare