NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Daniela mi guardò con i suoi occhi dolci, accennando un sorriso come sempre, in assoluto silenzio,
ed anch’io non riuscii a pronunciare alcuna parola se non a esclamare “Daniela!!”.
Lei continuò a guardarmi in silenzio, non poteva parlare e neanche io, ma la sua espressione
cambiò, pur conservando il sorriso, in un leggerissimo movimento delle labbra che si usa spesso
quando si vuol manifestare desolazione, come a dire “peccato che sia andata così”, e subito dopo
sfociò in un’altra smorfia, sempre dolcissima, ma tendente a farmi notare, quasi rimproverandomi,
che l’avevo dimenticata! Associai in un attimo quel leggero sguardo di rimprovero alla circostanza
che non ero mai stato al cimitero ad onorarla! Fu proprio quella la sensazione che ebbi quando il
sogno svanì e mi svegliai di soprassalto per l’emozione!
In effetti era vero, non ero mai stato al cimitero perché non era stata seppellita a Salerno ma in
Basilicata, nel territorio d’origine della sua famiglia. Seppi in seguito da amici una notizia errata
cioè che si trovava al cimitero di Vietri di Potenza, e comunque non riuscii mai ad andarci essendo
piuttosto lontano dalla mia città e ritrovandomi sempre sopraffatto dai guai e tribolazioni. In realtà è
stato anche il senso di colpa che ho sempre avuto nei confronti di Daniela ad impedirmi di andare
ad onorarla in cimitero, non soltanto la lontananza della Basilicata dalla mia città ed i continui
affanni per uscire dai miei guai cronici. I giorni in cui sto scrivendo questo libro, però, sono davvero
Santi per tanti aspetti, anche in relazione all’amore per Daniela che ho narrato col cuore in mano,
infatti grazie ad una farmacista che conosce sua sorella Patrizia, medico del 118 come me a Salerno
ma non nel mio stesso gruppo, ho saputo che si trova al cimitero di Sant’Angelo delle Fratte e
quindi appena possibile finalmente ci andrò. Oggi, dopo l’Ultimo atto delle mie tribolazioni,
descritto alla fine del libro, trovandomi in piena fase di Rinascita, sento di avere pienamente
desiderio e forza per andare ad omaggiarla al cimitero, senza sensi di colpa, semplicemente perché
lei, dal Paradiso, avrà aiutato il Buon Dio a liberarmene.


So bene, infatti, che alla fine dei miei giorni la ritroverò e potrò riabbracciarla nell’Infinito...


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