In passato per la verità mi erano già capitate sensazioni analoghe, sporadicamente, in occasione di
sogni molto strani che a volte compivo persino ad occhi aperti, e che sono stati come un test
realizzato dal Buon Dio per verificare se la mia Anima fosse pronta e disponibile al perdono.
Proprio negli anni delle tribolazioni, infatti, nel periodo di massimo odio fra nemici, intervenivano
nella mia mente sogni strani che avevano come protagonisti i miei nemici. Mi capitò più volte,
infatti, di sognarli in situazioni di grandi sofferenze, di grandi difficoltà, nelle quali mi chiedevano
aiuto! Si, mi chiedevano aiuto!
I sogni più frequenti erano scene nelle quali stavano per sprofondare in stagni profondissimi, o
erano in procinto di cadere giù da montagne altissime, o stavano subendo rapine a mano armata e
stavano per essere uccisi, o erano sulla sedia a rotelle, o in punto di morte per malattia, ed in tutte
quelle occasioni io mi trovavo lì con loro e mi chiedevano un aiuto che concedevo all’istante,
salvandoli ed abbracciandoli subito dopo! Scampato il pericolo pregavo per loro, per consacrare
solennemente l’opera soccorritrice.
Si trattava di sogni inverosimili, incredibili, surreali, ma li vivevo ad occhi aperti e pertanto la
percezione era ancora più netta e viva rispetto ad un sogno notturno. Mi sembravano situazioni
talmente reali che se avessi incontrato uno dei miei nemici in quei frangenti lo avrei abbracciato.
In più occasioni sognai una specifica circostanza paradossale e cioè che, durante una conferenza
stampa, in epoca successiva e molto lontana dai fatti, che io conducevo per presentare iniziative
benefiche sociali e politiche, i miei nemici entravano nella sala tutti insieme, anche gli aguzzini di
30 anni prima, come se fossero vecchi amici, ed alcuni, quelli che erano stati più crudeli con me,
erano avanti a tutti, sofferenti più degli altri, seduti su una sedia a rotelle.
Tutti venivano verso di me sereni e pacifici, per ricomporre una santa amicizia! Io li osservavo
sorpreso e commosso, interrompevo la relazione, li andavo incontro per poi abbracciarli tutti in un
solenne perdono, collettivo e reciproco, che ristabiliva amicizia e fratellanza!
gianni zito
(Gianni Zito)
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