Nessun Amore Infinito può conoscere la fine, nessuno. Non esiste la morte di un Amore Infinito.
Non è contemplata da Dio la morte di un Amore. Non è contemplata in natura, nel Creato.
Anche se la vita va avanti inesorabilmente, apportando variazioni, evoluzioni, cambiamenti, nuove
relazioni, nuove dimensioni, l’Amore Infinito vissuto in una certa epoca della nostra esistenza
diviene strumento a se stante, elemento del nostro esistere, essenza della nostra Anima.
Gli Amori Infiniti sono un ponte per l’Eternità, verso la Luce di Dio, anche se, in un certo periodo
della nostra vita, non siamo stati credenti, non siamo stati Cristiani, non siamo stati Cattolici, o se
abbiamo abbracciato un’altra religione. In questi casi abbiamo vissuto la tristezza, lo sconforto e la
malinconia, nel corso della nostra unica vita terrena, di non aver conosciuto l’Amore di Gesù, e se
col passare del tempo non siamo proprio in grado di scoprirlo, nonostante le infinite manifestazioni
dell’Amore Divino, lo scopriremo in Paradiso ove Egli si mostrerà nel Suo Splendore.
La vita può essere vissuta in miliardi di modalità differenti, tanto diverse quante sono gli abitanti
della terra nella storia dell’umanità, ma ciascuna ha qualcosa in comune: l’Anima, il Cuore, e
soprattutto il desiderio d’Amore.
Non esiste infatti creatura umana in grado di non avvertire un desiderio d’Amore, neanche i più
efferati criminali, le persone più crudeli, possono esimersi dal provare esigenze affettive.
L’opportunità di conoscere l’Amore, quindi, viene concessa a tutti, perché tutti ne avvertono
naturalmente l’esigenza.
Il compito principale dell’umanità, quindi, dovrebbe essere quello di aiutare il prossimo, i più
sfortunati in particolare, a saper riconoscere Dio nella loro esistenza.
Questo, infatti, è il ruolo che svolgono i Cristiani nel mondo quando testimoniano la Fede di Dio.
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