Dopo essermi rimesso in sesto con doccia, spuntata di barba e capelli innanzi ad uno specchio che
in quel frangente mi sembrò una delle invenzioni più efficaci ed innovative dell’umanità, mi
accovacciai sul mio letto ed iniziai a pensare, scrutando di tanto in tanto il mondo dalla finestra.
Capii che il nuovo corso della mia nuova vita sarebbe ripartito da un notebook al quale affidare, in
custodia eterna, tutte le emozioni di una vita.
Attesi la sera e poi, al buio e nel silenzio, per comporre il mio primo libro iniziai ad invitare e
radunare ordinatamente, nel word del mio vecchio notebook, tutti i miei “pensieri”, soprattutto
quelli più coraggiosi e meritevoli che si offrirono per primi, speranzosi in una gloria che però
temevano non sarebbe mai arrivata.
Manifestatami questa preoccupazione, che reputai reale e plausibile non reputandomi propriamente
un luminare della letteratura, io ed i pensieri decidemmo di lasciar passare avanti i miei “sogni”,
molto più audaci, che si sarebbero potuti permettere un eventuale fallimento, potendo per loro stessa
natura essere surreali.
I sogni, quindi, sarebbero stati i primi ad essere narrati nel mio libro, in questo mio unico
testamento spirituale.
“Siamo nati per caso e dopo saremo come se fossimo stati, è un fumo il soffio delle nostre narici,
il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore” recita la Bibbia nella Sapienza, e così
rincuorai i miei “pensieri” e dissi loro di andare a dormire perché ci saremmo visti l’indomani, io
intanto sarei rimasto solo con i miei “sogni” per organizzare la rinascita.
Ed eccoli finalmente raccontanti i miei eroici sogni, primi protagonisti del libro, seguiti dai più
timorosi pensieri, che saranno scalzati entrambi, però, nel seguito dei capitoli, dalle “emozioni”
spirituali, vere e proprie comete che faranno brillare, con effetti speciali, questo umile scritto.