L’estremo saluto ad Amedeo, mio amico fraterno.
La concessione del dono dell’estremo saluto avvenne anche in altre occasioni, ad esempio quando
un mio amico fraterno, Amedeo, un chirurgo, volò in Paradiso mentre era al mare con la sua barca,
all’isola de Li Galli di fronte a Positano. Quando seppi la notizia, il giorno dopo la morte, mi
precipitai a casa sua a Faiano e fui il primo e l’ultimo a vederlo prima che chiudessero la bara,
infatti arrivai prima degli altri e rimasi solo con lui tutto il tempo, ringraziandolo per l’enorme
amicizia e l’affetto profondo e sincero che mi riservò da quando ci conoscemmo all’università.
Amedeo era stato un amico straordinario, il collega che avevo stimato ed apprezzato di più nella
mia vita, un ragazzo brillante, sapiente, capace, disponibile, umano, ed un vero fratello per me.
All’università era stato uno dei mostri sacri, agli esami rimediava sempre 30 o 30 e lode, non di
meno, credo che soltanto una volta gli assegnarono un 28 ma fu un caso unico, neanche raro.
Quando sosteneva gli esami era talmente bravo che i professori alla fine si alzavano in piedi e gli
stringevano la mano!
Ovviamente nessuno degli altri studenti accettava di essere il successivo a sostenere l’esame perché
i professori avrebbero notato inesorabilmente l’enorme differenza, e quindi dopo Amedeo
generalmente si consumava un “fuggi fuggi” generale. Confesso che capitò anche a me una volta.
Anche da adulto mi fidavo molto più di Amedeo che di altri medici, compresi gli specialisti, infatti
lo contattavo per qualsiasi dubbio e lui me li risolveva sempre tutti.
Anche Amedeo, grazie a Dio, è uno dei miei Amori Infiniti.
Quando andrò in Paradiso anch’io so per certo che tutte le Anime che ho voluto bene e che mi
hanno ricambiato saranno lì ad aspettarmi, ed in prima fila ci sarà anche Amedeo!
In realtà non ci saranno una prima ed una seconda fila.
Gli Amori Infiniti sono tutti uguali.
Semplicemente perché l’Amore è unico, è l’Amore di Dio, ed è sempre Divino.
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