NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Ai fiorentini, ai toscani ed agli altri del nord Italia, invece, erano riservati atteggiamenti molto più
rispettosi: intanto svolgevano gli esami per primi, ma soprattutto venivano rivolte loro diverse
domande per consentirgli di rimediare qualora non avessero saputo rispondere alla prima!
Io a differenza degli altri meridionali e stranieri non ebbi alcuna intenzione di subire oltremodo le
angherie di quel vergognoso razzista, che se perpetuate oggi sarebbero palesemente illegali, e dopo
aver subito due bocciature di fila, come accadeva regolarmente a tutti i meridionali, al terzo
tentativo feci venire il finimondo!


Presi il professore per il cravattino appena mi bocciò per la terza volta di fila, ingiustamente perché
la mia risposta era corretta come nelle due occasioni precedenti, e gliene contai di tutti i colori!


Le urla si sentirono in tutta la palazzina ed infatti scesero in soccorso dai piani alti diversi impiegati
che erano ancora presenti nonostante fossero passate le otto si sera!


Tutti cercarono di calmarmi ma non ci fu verso, e ad un certo punto quel bastardo di professore
razzista, sentitosi protetto da quella schiera di assistenti ed impiegati suoi complici, mi offese
dicendo: “ecco un esempio di cafone meridionale, sbattetelo fuori e non lo fate venire mai più qui a
sostenere l’esame! Che torni nella sua terra!”.


Lo avesse mai detto!! Scatenai l’inferno!!


Lo presi a schiaffi pesantemente, lui e due assistenti che cercarono di proteggerlo! I rumori dei
ceffoni che gli suonai rimbombarono nei corridoi della palazzina come echi di una rivolta popolare
finalmente realizzata ed invocata dalla storia, dall’evoluzione della civiltà! Lo schioccare violento
di quegli schiaffoni eroici probabilmente risuona ancora oggi, dopo decenni, non solo nelle stanze
di quella palazzina, ma sul volto e nella mente depravata di quel lurido razzista che auspico si trovi
già negli inferi dove merita di bruciare vivo!


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