NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Lo schioccare di quegli schiaffoni che gli diedi “con tutti i sentimenti”, come diciamo noi
meridionali quando siamo arrabbiati, tutt’ora echeggia anche nella mia mente ma come uno squillo
di fanfare che sottolinearono la mia marcia trionfale su quel che restò di quell’ignobile professore
razzista! In effetti di lui non restò nulla, si disperse nella sua stessa vergogna, e probabilmente in
quell’occasione si realizzò l’incubo peggiore della sua vita e infatti scappò nelle stanze del piano
superiore.


E’ anche così, purtroppo, che si impone l’evoluzione della civiltà, quando a governare istituzioni ed
apparati dello Stato esistono ancora soggetti depravati, ingiusti, scorretti, deplorevoli!
Da destituire al più presto e con le modalità più efficaci possibili, perché non ritornino mai più!


A quel punto pretesi dai suoi assistenti che telefonassero ai Carabinieri perché avevo da raccontare
loro tutte le gesta illegali di quell’ignobile razzista, residuo di disumanità, sopravvissuto alla
liberazione dal fascismo!


Dissi loro chiaramente che se non li avessero chiamati sarei andato di persona al Comando
dell’Arma più vicino!


Un assistente saggio, forse l’unico con un pò di cervello nella zucca, mi propose, invece di
chiamare i Carabinieri, di concedermi la prosecuzione dell’esame senza il professore, garantendomi
un trattamento equo, ed io, visto che mi ero già sfogato punendo moralmente e fisicamente
quell’essere abominevole ormai scappato e dato per disperso, accettai soltanto per poter ritornare a
casa a Salerno al più presto, come programmato.


L’esame divenne una banale formalità, infatti terminò in 2 minuti e mi firmò subito il libretto.


Fu la soluzione migliore per chiuderla li, altrimenti avrei fatto scoppiare uno scandalo nazionale.

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