La mattina dopo preparai tutti i miei bagagli e riuscii finalmente a partire, il giorno dopo, per
Salerno, per rientrare definitivamente a casa.
Era la fine di luglio, e tornai nella mia terra meravigliosa giusto in tempo per godermi un pò di
vacanze estive in costiera amalfitana.
Infatti mi recai subito ad Amalfi, il giorno stesso del rientro, e mi sollazzai in uno dei bagni al mare
più indimenticabili della mia vita: l’acqua era verde smeraldo, la gente allegra ed accogliente, il sole
caldo e rincuorante, e persino la rinite allergica stava già scomparendo!
Mi sentivo rinascere, ero tornato nella mia amata terra, come rientrato da un fronte di guerra!
Non rinnego nulla nella mia vita, neanche questo grossolano errore di obbligarmi ad un esilio
forzato, durante il quale ho sperimentato l’emarginazione, la solitudine, lo sconforto, il razzismo,
ma anche la capacità di ammirare ogni giorno, dal castello di Quinto Alto, il panorama di un
aeroporto lontano che prometteva, chissà, viaggi importanti nella mia vita in futuro!
In effetti il ricordo più bello di quei due anni in esilio fu proprio il panorama che ammiravo dalla
mia stanza, la torretta del castello, ed in particolare le luci del piccolo aeroporto che mi suscitavano
emozioni straordinarie, interpretandole come veri e propri segni premonitori di viaggi meravigliosi
che realmente compii negli anni successivi.
Negli anni seguenti, infatti, mi capitò di effettuare numerosi viaggi incantevoli in aereo, e spesso in
quelle occasioni ripensai alle emozioni premonitrici vissute osservano le luci dell’aeroporto dalla
finestra del castello.
In ogni caso ho un ricordo meraviglioso di Firenze e della Toscana, ed oggi l’emozione che si
avverte passeggiando per le strade principali è addirittura aumentata perché la città è migliorata
sotto tanti aspetti, ed è davvero unica al mondo.
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