Ero convinto, oltretutto, che quasi alla fine del mio tempo - magari una decina d’anni prima di
volare in Cielo - mi sarebbe capitato qualcosa che mi avrebbe consentito, finalmente, di scrivere i
miei libri, testimonianze fervide della mia Fede, con l’ausilio della saggezza dell’età e con
un’Anima più preparata e più plasmata dalle forti passioni vissute.
In pratica ero certo che il mio auspicio di poter attendere momenti più propizi sarebbe stato
premiato al momento giusto, e che la pazienza mi avrebbe consentito di maturare meglio come
Cristiano e Cattolico.
A sostegno di questa convinzione trovai testi nella Bibbia: “il paziente sopporta fino al momento
giusto, ma alla fine sgorgherà la sua gioia. Fino al momento opportuno terrà nascoste le sue
parole e le labbra di molti celebreranno la sua saggezza”.
Eccomi infatti pronto a dare inizio alla rivisitazione della mia vita, a condividere le mie passioni
con tutti coloro che lo desiderano, ora e per sempre perché i libri hanno questo dono speciale:
narrano di noi anche dopo di noi. Mi emoziona particolarmente la considerazione che, anche
quando non ci sarò più, qualcuno potrà conoscere la mia Anima, riuscirà a comprendermi, a
condividere le mie Sante emozioni, vissute nell’arco di un’intera esistenza.
Anche questo è un altro Miracolo generato da Dio per me, e Lo ringrazio infinitamente.
Oggi riesco a scrivere, dopo decenni di inutile fuga dalle mie persecuzioni, soltanto perché si sono
materializzate una serie di coincidenze impressionanti già accennate tra le quali il coronavirus che
sta obbligando l’umanità a fermarsi e rivedere gli assurdi stili di vita che hanno devastato sia il
pianeta che la vita della maggior parte dei suoi abitanti. E tra i soggetti devastati dalle follie
dell’umanità sicuramente rientro anche io, sento non solo di far parte, a pieno titolo, della schiera di
vittime innocenti della malvagità ed incapacità degli amministratori del “sistema” - come lo
definiscono, a ragione, certi politologi - ma di esserne uno dei rappresentanti più “autorevoli”, se
così si può definire uno che ha sofferto per decenni ingiustizie inverosimili.
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