Quando capirete che sono Sue le Parole giuste e sorprendenti che udirete in pochi attimi eterni in
Chiesa o che leggerete nei libri, tremerete di gioia, potrete piangere dalla commozione.
Riconoscerete che l’Amore Eterno è lo scopo della nostra esistenza, anche se passa attraverso
tribolazioni e sofferenze.
Le Sue passioni preferite, però, sono sempre la gioia, l’entusiasmo, l’allegria, la felicità, e da queste
ama farsi rappresentare nei cuori delle persone di buona volontà.
Dobbiamo vivere bene il nostro tempo, riconoscere la presenza di Dio negli eventi e negli incontri,
per ringrazialo di averci donato la vita e la certezza della Sua esistenza.
Lui è il proprietario del Tempo, e dobbiamo diventare anche noi proprietari del nostro, per poter
viaggiare nella Sua Eternità.
Anche se possediamo soltanto un piccolo bagaglio, l’Amore che abbiamo riconosciuto e vissuto ci
entrerà tutto, perché Dio è tutto.
Anche e soprattutto nelle gioie, quindi, dobbiamo riconoscere la Sua presenza.
La figura di Gesù che più di tutte dovremmo tenere sempre presente è quella del Risorto, del Figlio
di Dio che ha sconfitto la morte, in nome dell’Amore Supremo, l’Amore Divino.
La Croce la portiamo sempre nel cuore come Dono Immenso di Cristo, ma accanto dobbiamo
sempre aggiungere l’immagine della Resurrezione, della grande vittoria sul male.
Si tratta di un’esigenza primordiale della Chiesa moderna, anche per superare i dogmi e le dottrine
severe del passato, ed assegnare a Gesù il Suo ruolo definito, quello di Salvatore dell’umanità
dall’Alto dei Cieli.
Dal gradino più Alto dell’Amore Divino.