Un’ecatombe che devastò gravemente ed irrimediabilmente la mia vita, lasciandomi ferite insanabili
che infatti mi sono portato dentro per tutto il resto della vita e sono presenti ancora oggi.
In azienda ogni mese che trascorreva dovevamo superare difficoltà impressionanti, da un lato per
mantenere un minimo di fatturato tale da far fronte agli investimenti effettuati per far nascere
l’azienda, cioè sostenere i costi di start up, e dall’altro per resistere all’ennesimo mancato
pagamento da parte della Usl di Salerno.
Si era creato un vortice vizioso per il quale non fu possibile fermare l’attività perché in tal caso non
avremmo potuto far fronte ai debiti, per cui eravamo costretti a lavorare ogni giorno per ottenere un
minimo di fatturato e garantirci la sopravvivenza quotidiana; così facendo però aumentava anche il
monte crediti verso la Usl inadempiente e quindi la tragedia economica di fatto aumentava
progressivamente non riuscendo ad ottenere le somme spettanti. A nulla servivano i decreti
ingiuntivi effettuati dai nostri avvocati perché non erano presenti fondi nelle casse della Usl.
Ogni mese che passava affrontavamo difficoltà enormi, e la nostra esistenza, mia e dei miei
collaboratori, divenne un vero inferno!
Ogni notte facevo incubi terrificanti, mi svegliavo di soprassalto, tremavo, piangevo, sudavo freddo,
ed ero obbligato anche a nascondere il mio stato pietoso ai miei genitori che essendo molto sensibili
ne avrebbero sofferto pesantemente se ne fossero venuti a conoscenza.
Passavano le stagioni e l’attesa della soluzione, cioè il pagamento delle spettanze da parte della Usl
di Salerno, non arrivava mai.
Ogni giorno che trascorreva sembrava un’infinità di tempo, ed in agguato c’era la notte minacciosa
che diveniva un vero supplizio in quanto tutte le angosce prendevano forma! L’attesa del mattino
non era consolatoria, anzi, perché un’altra battaglia quotidiana sarebbe iniziata inesorabilmente.