La Santa Messa a volte, però, oltre che un’immensa gioia ed un grande rifugio, rappresentava anche
un vero tormento dovuto alla mia estrema sensibilità spirituale: rendermi conto che mi trovavo nella
Casa di Gesù e della Madonna, al Loro cospetto, mi faceva tremare letteralmente di commozione
ma anche di un sano “Timor di Dio”, ed il risultato finale era una sofferenza emotiva notevole,
nonché un grande imbarazzo nei confronti degli altri fedeli presenti, sino al punto, in alcuni casi, di
dover uscire dalla Chiesa.
Fortunatamente la maggior parte delle volte vincevo la battaglia interiore tra i forti sentimenti
spirituali, che mi destabilizzavano psicologicamente e fisicamente ma che ritenevo parte integrante
di me e della mia Fede, e l’esigenza, che ripudiavo, di scappare fuori dalla Chiesa per non soffrire.
L’emozione estrema nel vivere la Santa Messa è rimasta intatta anche negli anni seguenti ed è
presente ancora oggi che sono un uomo alle soglie della terza età, anche se riesco a governarla
meglio, con maggiore saggezza e semplicità.
Queste ultime, la saggezza e la semplicità, sono virtù molto gradite a Dio che non ama l’eccessiva
complessità nel vivere la Fede anche quando stimola analisi straordinariamente profonde che è
lecito poter esplorare; le stesse virtù le ho adoperate anch’io nella stesura di questo mio primo libro
e pertanto mi sono sentito autorizzato a scrivere su Dio e sul Suo Amore Eterno.
Le narrazioni esprimono le diverse ma complementari sfaccettature del mio destino, alle quali ho
corrisposto reazioni altrettanto variopinte.
Leggendo questo libro viaggerete nella mia particolarissima vita e proverete un po’ le mie stesse
contraddittorie e policromatiche emozioni, ritrovandomi a volte complice, entusiasta, grottesco,
simpatico, audace, scrupoloso, previdente, intraprendente, gioioso, sorprendente; altre volte invece
sono stato noioso, arruffone, ingenuo, permaloso, depresso, confuso, inconcludente.