La laurea
La laurea come previsto arrivò il 28 marzo, e tutti i parenti ci raggiunsero a Napoli alla facoltà di
Medicina Federico II, l’aula accanto alla Presidenza, dove erano presenti anche altri laureandi.
Con mia somma sorpresa, ed a differenza di quanto avevo immaginato, non ero il più “anziano”, vi
erano addirittura due laureandi più grandi di me, e ciò mi consolò molto.
Era un giorno di primavera, c’era un sole luminosissimo ed il cielo era turchese come spesso
accade, anche tutt’ora, nelle giornate importanti della mia vita. Una leggera brezza ci accarezzava
tutti, donandoci sollievo sul primo caldo stagionale avvertito ancor di più sotto gli abiti da
cerimonia, infatti eravamo tutti rigorosamente in giacca e cravatta e le donne indossavano i migliori
abiti possibili, coloratissimi ed appariscenti.
Durante l’attesa mi venne in mente un mio amico fraterno, Pasquale, che era stato in classe con me
sia alle scuole medie che al liceo classico, e che incontrai proprio per le strade della cittadella
universitaria, a pochi passi da dove mi trovavo in quel momento, alcuni mesi prima, nel periodo in
Indice