Il processo è stato una vera e propria farsa contro di me, cittadino di fatto indifeso perché a volte
avere degli avvocati di ufficio, come nel mio caso, corrisponde a non averne affatto o addirittura ad
avere come difensore un vile che facilmente si vende alla controparte!
È questo, infatti, il dubbio che mi venne in diverse occasioni nelle quali notai che i miei avvocati
d’ufficio quando capirono anch’essi di avere come controparte niente di meno che la massoneria,
iniziarono ad avere atteggiamenti di compiacenza verso i loro legali, e realizzarono procedure
sospette, se non palesemente autodistruttive, che non mi consentirono un’adeguata difesa ma al
contrario facilitarono la condanna.
La giustizia in Italia era un vero disastro anche nella mia città, dove negli anni precedenti avevo già
dovuto subire clamorosi soprusi che si materializzarono in due patteggiamenti, uno di 6 mesi ed uno
di 20 giorni in continuazione, in relazione alla faccenda della Usl, ed una condanna sempre di 6
mesi per bancarotta semplice in relazione al fallimento del ristorante, per la mancanza del libro
fiscale previsto per i dipendenti che erroneamente non comprò il mio ragioniere.
Le persecuzioni giudiziarie oltretutto continuarono negli anni successivi, sempre in modalità
assurde ed inverosimili.
Grazie a Dio avevo la Fede che mi salvava sia la vita che l’Anima, infatti ogni tanto leggevo sui
giornali che altri cittadini nelle mie stesse condizioni non resistevano e la facevano finita.
Gli anni fine 2006, 2007 e parte del 2008, vissuti a Salerno, dopo aver subito a Roma il fallimento
della società grazie ai soprusi dei soci traditori diretti da quel Paolo vile, mi servirono per esaltare
ulteriormente la Fede, vissuta attivamente e con grande sensibilità anche grazie al riferimento
continuo di San Giovanni Paolo II a cui ormai ero devoto.
Questo periodo di rinnovamento della Fede mi consentì di vivere con una certa serenità infatti
riuscii a dimenticare progressivamente tutte le ingiustizie subite.
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