Ricordo che la mattina della liberazione da Rosy e dalla sua banda chiamai anche la Polizia per cui
giunsero diverse volanti sotto l’ufficio, e gli agenti mi diedero subito ragione, cosa che poi
confermò anche il tribunale anni dopo assolvendomi con formula piena. Avevo pieno diritto di
sbattere fuori dal mio ufficio persone che avevano tentato palesemente di rovinare la mia attività per
usurparmela.
Sbattendo fuori Rosy ed i suoi associati riuscii ad evitare drammi diretti, almeno in quella fase.
Dopo un breve periodo di chiusura dell’ufficio lo riaprii riprendendo le attività da dove le avevamo
lasciate, ed ebbi cura di posizionare all’ingresso un vigilantes. Ovviamente dovemmo iniziare
daccapo sia la selezione degli stagisti sia quella della rete vendita che nel frattempo era stata
decimata da quella delinquente di Rosy!
Anche in questo caso, purtroppo, seguirono recensioni molto negative in internet, esattamente come
accadde quando interruppi i rapporti col vile Paolo e con i suoi associati, e quindi non fu facile
riprendere un percorso di rifondazione efficace. Anche in questo caso battagliai per settimane per
far cancellare tutti i giudizi negativi di soggetti manovrati per l’ennesima volta dalla massoneria
deviata, e quindi decisi di ricercare soci direttamente, senza pubblicare inserzioni molto rischiose.
Tutto questo avveniva mentre vivevo drammi esistenziali molto seri: si presentarono gravi problemi
di salute dei miei genitori, prima, durante e dopo la parentesi con la squallida Rosy, ed infatti
dovetti dedicare loro molto tempo, in situazioni difficili e drammatiche.
In quelle circostanze terminò tristemente il terzo tentativo di far partire l’attività, rovinato da quella
squallida Rosy che non fece altro che ripetere le stesse porcherie del vile Paolo, ma in quella
occasione ebbi il coraggio e la tempestività di sbatterla fuori dalla sede, lei ed i suoi maledetti
associati, prima che i danni potessero divenire irreparabili.