Capii quindi che il Buon Dio non voleva assistere alla mia disperazione, anzi pretendeva una prova
di maturità della mia Fede, d’altronde la partecipazione Divina alla dipartita di mia madre fu
evidente, clamorosa, eclatante, e pertanto dovevo assolutamente obbedire alla Sua volontà: nessun
pianto esasperato, nessuna sceneggiata, nessuna tragedia, magari al contrario serenità, emozione e
gioia per la “nascita” in Paradiso di mia madre.
Ricordai infatti che alcuni popoli, quando muore una persona , usano una culla per il cerimoniale,
proprio per rappresentare la nascita in Cielo del loro caro.
La morte intesa come Resurrezione, e come tale genera una nuova vita che nasce in Paradiso.
Capii quanto mi veniva chiesto dal mio Buon Dio e concepii durante il viaggio una Santa serenità.
Infatti arrivai tranquillo all’obitorio, trovai mio fratello, mia sorella e mio padre nelle mie stesse
condizioni spirituali: una serenità sorprendente governava i nostri comportamenti.
Vidi mia madre deposta su un marmo in una saletta, e c’erano altri defunti nelle stanzette a fianco,
con altre persone presenti nei corridoi, pertanto avvertii una forte sensazione di condivisione del
dolore più grande che esiste.
Mi avvicinai sereno ed emozionato a mia madre esanime, per capire, dall’espressione finale del suo
volto, se avesse sofferto in punto di morte, ma fortunatamente non vi era raffigurata alcuna smorfia
riferibile al dolore o a qualsiasi altra forma di sofferenza. Sembrava dormire serena.
Piuttosto era presente un accenno di commozione: aveva il labbro inferiore leggermente poggiato
sul superiore, come la smorfia naturale e soave di una bambina in procinto di piangere per una forte
emozione. Si trattava di un leggerissimo accenno che soltanto chi la conosceva poteva intuire.
Immaginai che, nel viaggio verso l’Eternità, nel riconoscere sia Maria, sia il Padre Celeste che suo
padre terreno, desiderati per una vita intera, il suo corpo fragile avesse avuto un’ultima sublime
energia per lasciare sul suo volto un estremo ed ennesimo Messaggio d’Amore per i figli.
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