Mentre gli stringevo le mani ringraziavo Dio e la Madonnina per averci donato, a noi figli e nipoti
tutti, un padre ed un nonno così esemplare, come avevo fatto in occasione della morte di mia madre.
Avevamo avuto dei genitori splendidi, le persone migliori incontrate nella vita, non perché fossero
nostri genitori ma perché erano state davvero persone speciali, sempre al servizio del prossimo, dei
più bisognosi, ed attorniati da amici come loro, Cristiani assidui, persone umili, che appartenevano
quasi tutti al gruppo dei Neocatecumeni di Salerno.
Stetti tutto il tempo vicino a lui, fino a tarda sera, ripensando a tutto quanto aveva fatto per me nella
mia vita, e ci vollero ore ed ore per ricordare solo una piccola parte dei suoi gesti d’Amore.
Pregammo tutti accanto a lui, e credo che ci vedesse già dal Cielo perché i nostri cuori col passare
del tempo divenivano sempre più rinfrancati dalla preghiera stessa e dal suo Amore che già
sentivamo discendere su di noi.
Giunta la sera, al momento di separarci per la notte scese un po’ di tristezza nel nostro animo nel
doverlo lasciare da solo in quel letto grande, con un’unica lucina accesa per illuminare fiocamente
la stanza nella quale aveva vissuto dopo la morte di mamma.
La mattina dopo arrivarono le pompe funebri e fu molto sofferto il momento della chiusura della
bara, infatti le lacrime scesero copiose.
Il funerale in Chiesa si svolse serenamente, anche perché noi figli e nipoti fummo sostenuti
dall’Amore e dalla stima di tanti che vollero venire a rendere l’ultimo saluto a papà.
Fui rincuorato anche per la presenza di un mio socio, che aveva partecipato all’assemblea del
giorno prima a Roma, che faceva parte dei nemici ma che volle manifestarmi stima e comprensione
venendo apposta da Roma, pertanto ritornammo ad essere amici e cancellammo le controversie.
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