L’interno della Parrocchia Santa Croce e San Felice a SalernoLe sensazioni che ne traevo erano incredibili: avvertivo tutta la dolcezza di quell’amore da favola!
Mi vennero in mente anche i particolari, che loro stesso mi raccontarono, di quando si conobbero e
poi in soli 8 mesi si sposarono: mia madre lavorava allo sportello delle Poste centrali a Salerno e
mio padre, cliente in fila, la vide e se ne innamorò subito pazzamente, infatti quando arrivò il suo
turno era emozionato e non sapeva come fare per conoscerla per cui, in attesa di una idea geniale,
iniziò involontariamente a picchiettare le monete sul marmo, tanto che mia madre infastidita lo
rimproverò: “quando avete finito di fare tic-tic continuamente sul marmo forse posso continuare in
pace e finiamo l’operazione!”.
Mia madre quindi mostrò subito il suo caratterino battagliero e determinato, ma mio padre non si
perse d’animo e nei giorni seguenti cercò un’opportunità per conoscerla e la trovò: aveva saputo che
quella splendida fanciulla recitava in teatro per passione e quindi andò ad assistere ad una
rappresentazione.
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