Ero talmente convinto che fosse così tanto grassa che un giorno, andando al mare, non la invitai per
non metterla in imbarazzo, immaginando che avrebbe declinato l’invito con qualche scusa.
La sua voce - visto che iniziammo a sentirci anche al telefono sempre più assiduamente perché la
ricerca del cucciolo ideale fu impegnativa - era tipica di persone molto dolci, molto sensibili, direi
fin troppo, e quindi confermava la mia convinzione di avere a che fare con una ragazza tenerissima
ma un po’ fragile, probabilmente infelice per colpa dei problemi estetici.
Una mattina mi trovavo nella mia camera da letto intento a guardare il panorama dalla finestra con
profonda tristezza perché sapevo che in poche settimane avrei dovuto lasciare quella casa, e questa
consapevolezza posò un pietoso velo di malinconia su tutto quanto si trovasse intorno a me.
Proprio in quel momento mi contattò questa “Annabbbbella” per l’ennesima volta inviandomi altre
foto di cuccioli, ed io, pur essendo molto preoccupato per la situazione difficile nella quale mi
trovavo, apprezzai profondamente la sua ammirevole perseveranza che in quel momento magico
illuminò la mia mente e mi indusse a parlare, anche con lei, del mio progetto lavorativo per
verificare se le interessasse diventare socia ed anche avvocato dell’azienda.
Clamorosamente mi disse che le potevano interessare entrambe le proposte perché oggettivamente
si trattava di un bel progetto, ed oltretutto aveva amicizie importanti che avrebbero potuto essere
interessate come lei.
La sua disponibilità mi fece sobbalzare dall’entusiasmo, ebbi la fortissima sensazione che stava
accadendo qualcosa di rivoluzionario nella mia vita, il tutto però con una naturalezza disarmante,
infatti continuai ad osservare il panorama dalla finestra, come se quella nuova opportunità fosse
attesa da tempo e fosse una sorta di atto dovuto da parte del Destino!
Un atto meritato per le mie ottime intenzioni di condividere successo e felicità.