NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

“Accidenti, altro che grassa, obesa, fragile e triste! Questa è una gran bella fi...gliola!”, pensai
esterrefatto!!
Quella che io credevo essere un brutto anatroccolo era invece una principessa dolcissima e persino
commovente, una donna che con la sua semplicità disarmante, e la bellezza naturale, sembrava
vincente su tutte le fragilità femminili!


Tutto ciò che per le altre donne erano tabù - come la dolcezza, l’eleganza d’animo, la sensibilità, il
romanticismo, la semplicità - per lei invece erano un mondo predominante ed irrinunciabile!


Sembrava che vivesse in un limbo di vita tutto suo, nel quale abitava da sola, fatto di sogni,
speranze, emozioni, sentimenti, che riconoscevo perfettamente perché anch’io li avevo vissuti
soprattutto in gioventù e nei periodi di solitudine.
Lei però, a differenza mia, aveva un sorriso trionfante, si vedeva che non aveva rinunciato,
nonostante il destino lo imponga ad una certa età e dopo varie peripezie e delusioni, ai sogni più
belli che si possano auspicare nella vita.
Lei era viva anche se ferita, e non avrebbe mai rinunciato all’amore che aveva dentro, vissuto
intimamente, che condivideva soltanto con gli animali offrendo loro un affetto smisurato che io
intuii perfettamente sia da come nella foto teneva in braccio il suo cane sia dall’impegno profuso
nel cercarmi un cucciolo!


Era lo stesso impegno che una madre riserva ai figli, e lei infatti trattava gli animali di tutte le specie
come fossero cuccioli suoi.


Tutto questo lo avevo capito ricordandomi le frasi scambiate al telefono, ed osservando a lungo le
sue foto sulle quali restai incantato per parecchio tempo, come in contemplazione, e che ritagliai nel
telefonino in modo che fosse presente solo lei e non le altre persone al suo fianco, in tante versioni:
foto verticali, orizzontali, quadrate, rotonde.

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