Nei dettagli il sogno ricorrente era che quel figlio da adulto mi chiedesse se fosse stata possibile una
sua conversione al Cristianesimo, per diventare come me, ed io convinto gli rispondevo che non era
possibile perché Dio lo aveva voluto così, lo aveva concepito Musulmano, ed io ne ero
assolutamente felice. Questa clamorosa risposta dimostrava che avevo raggiunto una profonda
maturità spirituale, che ero davvero consapevole e pronto a far convivere la mia Fede con l’altra
metà dell’universo, quell’Islam che lo stesso Dio aveva creato, sei secoli dopo Gesù, grazie a
Maometto, per dar voce e vita ad un modo diverso di pregare, più consono a quelle terre lontane
dall’occidente. In proposito mi veniva spesso in mente la risposta che diede il premio nobel per la
pace, il Dalai Lama, quando gli fu chiesto perché esistessero tante religioni sulla Terra e lui rispose
che il mondo è come un giardino ove ci sono tante piante diverse ognuna con i propri colori, e
questa varietà è analoga a quella delle Religioni, volute da Dio stesso per aiutare tutti i popoli a
trovare ciascuno la propria strada verso la bellezza dell’armonia universale!
Ero soddisfatto di me, anche se questa nuova convinzione era totalmente opposta a quella a cui
giunsi 22 anni prima quando la storia d’amore con Miriam finì proprio perché nessuno di noi due
era intenzionato a tradire la propria Fede.
Ciò nonostante, mi chiedevo spesso se avessi sbagliato 22 anni prima a rinunciare a Miriam ed alla
famiglia che avremmo potuto generare, o se l’errore lo stavo compiendo in quel momento
nell’accettare di sposarla con rito islamico e di avere un figlio Musulmano.
Una cosa era certa: decenni prima avevo avvertito fortemente il tradimento che avrei inflitto al mio
adorato Signore se avessi realizzato il matrimonio con rito musulmano che prevedeva
necessariamente una mia conversione all’Islam, anche se apparente e non reale, i cui figli però
sarebbero dovuti essere necessariamente Musulmani! Senza alcuna possibilità di conversione
successiva al Cristianesimo perché sarebbe stati condannati a morte.