NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

Tentammo di confortarci a vicenda ma servì a poco, anzi rifiutavamo ogni sorta di compassione, di
penoso rimpianto, di commiato dall’idea di avere un figlio tutto nostro.


Indubbiamente era il momento del silenzio, solo silenzio, nient’altro.


Infatti ci sembrò giusto rinviare ogni dialogo al giorno dopo: era meglio prenderci un pò di tempo
per metabolizzare l’accaduto.


Quella notizia la vivemmo entrambi come un lutto, come la fine di un sogno paradisiaco che il
Buon Dio ci aveva fatto vivere in precedenza.


Non si trattava però di un triste risveglio, di un ritorno ad una realtà angosciante dovuta ad un muro
sconosciuto che di nuovo sembrava interporsi tra di noi dopo decenni, perché il nostro amore era
ancora vivo. E sapevamo che lo sarebbe stato per sempre.


Il colpo però fu terribile e venne interpretato inconsciamente da entrambi, ne sono sicuro, come un
cattivo presagio sulla sorte della nostra relazione, sulla liceità o meno di realizzare davvero la
rivoluzione epocale che stavamo organizzando.


Iniziammo a pensare che forse il nostro amore nella vita quotidiana avrebbe potuto arrecarci
problemi pratici, e che quindi doveva rimanere confinato nel limbo dei sogni eterni.
Vissuto nella sua dimensione più naturale: un amore da sogno. Lontano dalla realtà quotidiana.


Dopo averne parlato col cuore in mano, quando chiudemmo la video chat per un attimo ebbi la
stessa terribile sensazione dell’addio di 22 anni prima, immersi nella stessa malinconia ma,
ripensando comunque all’amore estremamente pulsante tra noi, superai quell’idea angosciosa e
richiami subito Miriam soltanto per inviarle un ennesimo e caloroso bacio, per giurarle amore
eterno sotto qualsiasi forma, in qualsiasi condizioni, anche se il Destino ci avesse separato ancora
una volta. come fece lei con me nel 1992, dopodiché la salutai con dolcezza infinita.


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