A quel punto tutto era chiaro, lei si sentiva libera e di conseguenza ebbi l’impulso, inarrestabile, di
baciarla subito, e lo feci in macchina sotto il suo studio, vicinissimo al palazzo ove avevo abitato
per tutta la vita con i miei genitori!
Fu un bacio meraviglioso, silenzioso, discreto, spontaneo, semplice, senza manifestazioni
sentimentali esagerate che a volte smascherano forzature emotive. Fu un bacio vero, sincero,
sentito. Con la stessa sontuosa semplicità con la quale sentivo di essermi innamorato di lei.
Come un atto fortemente voluto dal Destino, con una naturalezza sconvolgente, come se la realtà
potesse essere soltanto quella, tra me e lei, senza alternative.
Sembrava nato un amore assolutamente ovvio, spontaneo, quasi obbligato, come lo sono tutte le
leggi della natura.
I nostri occhi chiusi promettevano abbandono totale uno all’altro, fiducia reciproca, serenità
dominante su qualsiasi altra preoccupazione che pure mi avrebbe potuto assalire visti i tanti impegni
della mia vita.
Il calore dei suoi baci fu meraviglioso e mi inebriai anche del profumo naturale che emanava il suo
dolce respiro. Ne rimasi rapito e non riuscii a staccarmi dalle sue labbra che sembravano un rifugio
naturale per le forti emozioni che vivevo. Tra le sue braccia ebbi la sensazione perfino di aver
ritrovato percezioni vissute nella mia gioventù, quando gli amori erano puri ed innocenti.
“Quante emozioni incredibili può trasmettere un solo bacio”, pensai scioccato!
Guardandomi intorno appena aprii gli occhi, però, ebbi la strana sensazione che fosse anche un
bacio rubato perché nel nostro quartiere tutti ci conoscevano, tutti sapevano che io avevo quattro
figli con un’altra donna con cui ero stato sposato, e tutti conoscevano Annabella come una ragazza
fidanzata da 13 anni!