Oltretutto io personalmente con quel luogo avevo un rapporto particolare perché avvertivo
fortemente il passato dei miei avi, del mio sangue, dei miei cromosomi, perché avevano abitato in
quelle terre, per secoli e secoli, le mie generazioni precedenti, i miei nonni e bisnonni paterni, e
tanti parenti, sino a quando mio nonno paterno si trasferì in Calabria per sposarsi.
Quando arrivammo sulla terrazza la madre di Miriam per prima ebbe un sussulto di gioia, le mancò
il fiato per la sontuosa bellezza del panorama, e subito dopo esclamò: “Oh mio Dio! Oh mio Dio!”.
Era una sensazione che conoscevo bene perché capita a tutti, non solo a chi arriva per la prima volta
ma anche a chi ci ritorna, ogni volta.