Io fui spettatore incolpevole di quanto accadde e soffrii tanto per Miriam che non meritava affatto
quell’epilogo, tra l’altro vissuto con grande dignità! L’ammirai molto in quella occasione, e sentii di
volerle ancora bene quando le cadde il mondo addosso peggio di 22 anni prima!
Il mio maledetto cellulare, come tutti quelli della sua epoca, non evoluti come gli attuali, avevano
un problema assurdo riguardo alle foto: nell’aprire la galleria delle immagini mostravano le ultime
visionate, anche se fosse trascorso molto tempo, invece di far apparire quelle appena scattate!
E quell’assurdità tecnica purtroppo determinò una grande delusione per Miriam, causando di fatto la
fine del nostro rapporto in quanto appena si avvicinò a me, ed aprimmo insieme la galleria delle
foto, furono mostrate in grande evidenza quelle che avevo scattato giorni prima con Annabella, cioè
le ultime da me visionate, oltretutto intenti ad abbracciarci e baciarci!!
Il gelo più glaciale scese fra noi, quello tetro, funereo, irreparabile perché dovuto alla perdita di
fiducia, di lealtà, di correttezza.
In un attimo si interpose tra me e Miriam un muro invalicabile, che più passavano i secondi e più ci
distanziava.
Mi guardò negli occhi con uno sguardo improvvisamente spento, devastato, incredulo, in cerca di
una spiegazione.
Miriam era talmente terrificata e bisognosa di scappare da quel dramma che mi resi conto che
avrebbe accettato finanche una mia scusa, surreale ed inverosimile, per salvare disperatamente
quello che pochi istanti prima era un momento magico, ma nessuna parola uscì dalle mie labbra
perché ero sgomento ed incredulo anch’io! Il mio imbarazzo mi aveva ammutolito e pietrificato!
Il mio silenzio fu come una lama che aprì ancor di più la ferita, la lacerò senza pietà!