Grazie a Miriam, che aveva eseguito pienamente la missione disposta dal Destino, nella mia vita
potevo amare di nuovo, lei stessa di un amore fraternamente eterno e, come in una solenne staffetta
per la salvezza definitiva della mia vita, Annabella come compagna effettiva.
A me era capitato tante volte in passato di pregare chiedendo al Signore di affiancarmi l’anima
gemella e Lui mi aveva sempre accontentato, offrendomi la ragazza giusta per ogni epoca della mia
crescita, ma alla mia età essendo divenuto ormai un uomo maturo era lecito attendersi una donna
per sempre, se mai fosse ancora possibile.
Annabella sembrava proprio rappresentare questo ruolo, ed il Buon Dio me l’aveva offerta nel
momento migliore possibile cioè dopo una miracolosa rinascita, e senza che nessuno dei miei figli
potesse soffrirne particolarmente nel prendere atto della fine della relazione con la madre.
Unico neo fu la sofferenza di Miriam, però ci sentimmo spessissimo e quindi colmai il suo vuoto
affettivo e custodii la nostra nuova e santa relazione fraterna; personalmente mi consolai
considerando che sarebbe stata di gran lunga peggiore la sofferenza di Miriam se avessimo
effettuato prima il matrimonio e poi una desolante separazione.
Quando mi fermavo a riflettere sulla mia particolarissima esistenza ringraziavo solennemente il
Signore per il corollario incredibile di eventi, capitati negli ultimi mesi, che salvarono la mia vita:
una casa da sogno adatta anche alla contemplazione e la preghiera, il ritorno di Miriam dopo 22
anni, una rinascita psico-fisica clamorosa, ma anche un amore nuovo, Annabella, che realizzò
progressivamente ogni sforzo per divenire una compagna per la vita.
Annabella sin dai primi giorni, infatti, fu molto importante non soltanto per l’enorme affetto ed
amore che ci unì, assolutamente naturale e spontaneo, ma anche per la sua grande capacità di
combattere al mio fianco nelle dure battaglie contro ogni tipo di ingiustizia e sofferenza che la vita
periodicamente mi obbligava a subire!