Per questo l’amore tra noi mi sembrò assolutamente naturale sin dai primi approcci telefonici e su
Facebook, come una legge di natura, un atto dovuto, un destino immutabile.
Col tempo, inoltre, tutte le virtù che avevo immaginato avesse Annabella si evidenziarono anche più
di quanto avessi auspicato, permettendoci di consolidare la nostra unione giorno per giorno,
diventando via via sempre più importanti uno per l’altra.
Fin dalle prime settimane, grazie al nostro grande, consapevole e maturo amore, avevamo
desiderato di avere dei figli che sarebbero stati i primi per lei, ma purtroppo mese dopo mese, per
anni, non riuscivamo mai nell’intento, molto probabilmente a causa di una leggera forma di
celiachia di cui soffriva Annabella per la quale non aveva seguito costantemente la dovuta dieta,
facendola divenire un serio impedimento. Quando le consigliai la dieta idonea ormai era troppo
tardi ed i danni organici si erano già concretizzati.
La mancanza di figli fu, nei primi tempi, l’unico motivo di tristezza, peraltro spodestato
frequentemente dalla speranza di poter riuscire a concepirli il mese successivo, anche perché per un
certo periodo Annabella si sottopose ad accertamenti diagnostici ed a terapie specifiche.
Negli anni successivi non arrivando i figli tanto desiderati condividemmo la nostra felicità - grazie
all’importantissimo amore per gli animali che ci accomunava, infatti eravamo entrambi, da sempre,
animalisti ed ambientalisti molto attivi - con cuccioli meravigliosi di cane e gatto che decidevamo
spesso di adottare dopo averli soccorsi in difficili situazioni.
Ma non furono gli unici animali a vivere in casa con noi perché per un lungo periodo ci furono
anche pappagalli, porcellini d’india, iguane, uccelli soccorsi per strada, tra i quali merli e colombe.
In pratica casa nostra è stata uno zoo dove tutti vivevano felici come in una favola.
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