Sprofondai in un dispiacere immenso perché se avessi perso quel locale avrei dovuto rinunciare a
tutto il progetto non potendolo realizzare altrove!
Ed i miei figli, se fossi finito in carcere dopo qualche mese, non avrebbero avuto di che sfamarsi!
Una tragedia immane anche solo ad immaginarla!
Dall’atteggiamento che il proprietario aveva con quei cinesi sembrava proprio che avesse concluso
la trattativa, infatti discutevano con grande confidenza ed ogni tanto si stringevano la mano per
confermare qualche ulteriore accordo!
Rimasi in macchina atterrito, incredulo, tremante, e la pioggia intensa che batteva sui vetri
sembrava un infausto presagio!
Ero talmente scosso e terrorizzato che mi misi a piangere come un bambino disperato, a singhiozzi,
chiedendo al Signore per quale motivo non mi permetteva mai di aprire un’attività ed al contrario
obbligava spesso alla fame me e la mia povera famiglia!!
Piangendo, singhiozzando e strillando chiedevo al Signore: “ma cosa Ti ho fatto? Perché non mi
permetti mai nulla? Come manterrò i miei figli se non mi permetti di realizzare alcun progetto, da
sempre, e mi fai anche soffrire ingiustizie incredibili e gravi persecuzioni? Cosa farò nella mia vita
se perdo anche questo progetto, adesso che ho tutto ciò che serve per realizzarlo?!! Mi vuoi vedere
morto? È questo il mio destino???”.
Piansi talmente tanto che le lacrime si confondevano con la pioggia incessante che sbatteva sui vetri
della macchina e che produceva un rumore talmente assordante da coprire, a volte, i miei penosi
gemiti di disperazione!
Piansi più lacrime in quella occasione che nei 25 anni di tribolazioni precedenti, infatti era ormai un
quarto di secolo che subivo persecuzioni di tutti i tipi!