Il proprietario precisò che, a causa di quel nuovo vile CTU, soggiogato dal malefico, la faccenda si
sarebbe potuta prolungare ancora per mesi e forse per anni, e quindi i danni che stavamo subendo
entrambi - lui per il mancato introito dei canoni, e noi per un progetto meraviglioso bloccato
ingiustamente da un criminale - ci avrebbero rovinato per sempre, arrecandoci danni irrecuperabili!
Per questo mi pregò di accettare l’estorsione e di pagare i professionisti del malefico, sottoscrivendo
con la controparte, cioè il condominio, un accordo per la chiusura definitiva di ogni diatriba penale
e civile.
Capii anche che, con quell’accordo - tutto a vantaggio del malefico, dei suoi professionisti e del
condominio - quei maledetti nemici, oltre ad incassare la vergognosa estorsione, avrebbero anche
evitato di dover rispondere sia penalmente sia civilmente delle malefatte arrecateci, infatti l’accordo
scritto chiudeva ogni diatriba tra tutte le parti in causa!
In pratica si sarebbe trattato di una resa totale nonostante avessimo vinto la battaglia legale grazie al
dissequestro del locale! Una resa giunta dopo aver subito oltre un anno di danni inverosimili e
devastanti, non solo economici ma anche di immagine visto che i cittadini ormai detestavano il mio
progetto a causa dei tanti reati, tutti falsi, descritti in quel giornale complice del malefico!
Non avevo alcuna intenzione di darla vinta ai maledetti nemici, ma considerando che l’Italia è un
paese ormai governato da delinquenti di tutte le specie, ed avendo necessità di aprire al più presto
l’attività, iniziai a rifletterci seriamente, non trovando altre vie d’uscita.
Oltretutto non mi era possibile neanche denunciare tutti alla Procura della Repubblica perché
l’amministratrice della società, la moglie del mio amico, continuava ad impedirmelo non volendosi
schierare in prima persona contro quell’essere aberrante ed abominevole del malefico!
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