Il Signore non premia chi cerca di comprendere il Bene ed il male, come capitava a me in quel
periodo, ma chi accetta le sofferenze, ne intuisce gli enormi benefici - primo fra tutti un notevole
accostamento a Gesù ed al Suo Calice del Getsemani - e glieli offre inchinandosi alla Sua Croce,
osannando il Suo Sacrificio, gioendo per la Sua Resurrezione, meritando di lasciarsi illuminare
l’esistenza dalla Sua Luce Eterna.
E’ uno scambio d’Amore, una Santa Unione d’Amore, e nella natura umana non esiste niente di
meglio, niente di più Sacro e di più Solenne.
Il concetto di Unione nella Fede Cristiana corrisponde proprio alla Comunione che celebriamo in
Chiesa: una vera e propria Unione della nostra Anima con l’Amore di Dio!
Nell’esperienza della vita terrena non esiste niente di più Alto, di più Solenne, di più Sontuoso.
Ma la sofferenza non è l’unica strada per comprendere Dio, e non è per tutti.
Esistono persone che non hanno bisogno delle tribolazioni per accostarsi a Dio e comprenderne
l’Amore, perché hanno un cuore talmente puro, talmente semplice, talmente umile, che la Verità
regna già nella loro Anima.
L’Unione tra l’Amore terreno che dobbiamo ricercare, ed il seme d’Amore Eterno già presente nella
nostra Anima, come il DNA nelle nostre cellule, è già avvenuta nei loro cuori, e pertanto vivono
una sorta di Beatitudini sulla terra.
Infatti lo stesso Gesù disse: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”.
“Allora quali altre Beatitudini avrebbero fatto al mio caso?”, mi chiedevo spesso.
In effetti ero cosciente che per poter ambire ad un posto nel Regno dei Cieli dovevo almeno capire a
quale categoria di persone appartenessi, visto che non ero più in grado nemmeno di sapere chi io
fossi davvero.