Corriere della Sera - 22.07.2019

(Nandana) #1


2 Lunedì22Luglio2019CorrieredellaSera


Primopiano L’autonomia


Igovernatorireplicano aConte


Elui:bene, itonisonocambiati


Laletterasull’autonomia:dialoghiamo,manoallafarsa.EBonaccinimediaconPalazzoChigi


ROMAIl «metodo Conte» sul-
l’autonomiaregionale diffe-
renziata ha prodotto—pro-
prio nella settimana in cui
nessuno si sente ancora di ar-
chiviare levoci su una crisi di
governo —unfittocalenda-
rio di incontri aPalazzo Chigi
dove,già per domani, sono
stati riconvocati i ministri Al-
berto Bonisoli (Beni culturali)
ed ErikaStefani (Affariregio-
nali) pertentare di sciogliere
il nodo delle sovrintendenze.
Ma il tavolo decisivo, sempre
martedì, sarà quellocon i tec-
nici del ministero dell’Econo-
mia (il ministro Giovanni Tria
non dovrebbe partecipare)
che forse definiranno, viste le
risorse disponibili, il perime-
troditutta l’operazione cui
puntano, seppurecon prete-
se modulate, Lombardia,Ve-
netoedEmilia.Poi, almeno

stando all’auspicio del presi-
dente del Consiglio, ci sareb-
be l’appuntamento di giovedì
25 conitesti definitivi delle
tre intese tra il governo e le tre
Regioni apripista: «Mi piace-
rebbe mettere invotazione la
bozza già al prossimo Consi-
glio dei ministri...».
Ma il «metodo Conte», tra i
vari effetti prodotti, ha anche
reso piùcomplesso l’iter del-
le intese. Dopo aver inviato al
Corrierela sua lettera aperta
ai «cittadini della Lombardia
edel Veneto», ieri Giuseppe
Contesièvistorecapitarela
risposta,atratti piccata, dei
due presidenti scavalcati, At-
tilio Fontana e Luca Zaia: «Ci
sentiamoferiti dalle esterna-
zioni del presidente del Con-
siglio... Se non la scrivelui
questa pagina di storia la
scriverà qualcun altro... Sì al

dialogo ma non firmiamo al-
cun testo farsa». E Conte, nel
prendere atto della lettera dei
governatori, fa sapere di aver
apprezzato che itoni usati so-
no cambiati (non si sente più
parlaredi«cialtronata») in
modo tale da mettere incar-
reggiata unacorretta interlo-
cuzione istituzionale.
Ecco, ora che le intese go-
verno-Regioni sono vicine al
primo girodiboa in Consi-
glio dei ministri (perché poi
ci sarà l’esame attentodel
Parlamento), ZaiaeFontana
manifestano la lororabbia

ventilando di non firmare
«un testofarsa».Enon èun
caso che Conte, sempre nella
sua lettera alCorriere, in cui
ha dettoailombardieaive-
neti che «non potranno avere
tutto», non si sia rivolto ai cit-
tadini emiliani perché,aPa-
lazzo Chigi, il modello meno
spinto proposto dal demSte-
fano Bonaccini (autonomia
su 15 materie non su 23) sem-
bra un apprezzabile punto di
caduta.Tantoche lo stesso
Bonaccini ha avuto direce nte
contatticon il presidente del
Consiglio: «Sulla scuola la
proposta di Conteèlano-
stra...Forse è la più equilibra-
ta perché non spaventa nes-
suno».
Il premier (che parla di
«Riforma per tutta l’Italia»)
ha poi rimesso in gioco altre
Regioni: «Chiedo chevenga-

no convocatetutte», diceil
governatore Nello Musumeci
(centrodestra) rivendicando
lo status speciale della Sicilia.
Il presidentedella Toscana
EnricoRossi la mettecosì:
«Conteconvochi tutteleRe-
gioni... E sia chiaro che seve-
nisseconcessa l’autonomia,
la Toscanavorrà la stessa del
Veneto».
In settimana, su pressing
del Movimento 5Stelle, il go-
verno dovrebbe affrontare
anche iltema del salario mi-
nimo garantito sul quale Lui-
gi Di Maio annuncia «novità
a giorni». La Lega però frena
perché prima, avverteils ot-
tosegretario Claudio Duri-
gon, bisogna scongiurarele
tante crisi delle piccole e me-
die imprese.
DinoMartirano
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ilsalariominimo
Tornalatensionesul
salariominimo.DiMaio
annuncianovità«a
giorni»,laLegafrena

Lalettera

●Ilpremier
Conteha
scrittouna
lettera,
pubblicataieri
dalCorriere,
appellandosiai
lombardieai
veneti:
«L'autonomiaè
unariformaper
tuttal'Italia,
nonuna
bandierada
sventolare.
Stopagliinsulti,
incontreròi
vostri
governatori»

Lematerieelerichiestedeiterritori


ECONOMICHE CULTURALI

I trasferimenti di competenze chiesti da Veneto e

* le richieste dell’Emilia-Romagna più Autonomia delle istituzioni scolastiche e Agricoltura

Con ireferendum
del 22 ottobre 2017 Lombardia e
Veneto, in nome dell’autonomia,
hanno chiesto la gestione delle
risorse rispettivamente per 20
e 23 materie, come sanità,
lavoro e commercio estero

LOMBARDIA E VENETO

Non si è tenuto alcun referendum
ma la Regione ha trattato
con il governo per stabilire
i contenuti di un disegno
di legge, richiedendo la gestione
autonoma per15 materie, tra
cui politiche per il lavoro, ricerca
e innovazione, istruzione e sanità

I TEMPI
Il 14 febbraio il governo ha annunciato
gli accordi sull’autonomia con le tre Regioni.
A oggi un testo definitivo non c’è: M5S vorrebbe
modificare le intese in Parlamento mentre
la Lega è contraria

EMILIA-ROMAGNA

Rapporti
internazionali
e con la Ue

Commercio
con l’estero*

Tutela
e sicurezza
del lavoro*

Professioni

Governo
del territorio*

Porti
e aeroporti
civili

Lombardia

Grandi reti
di trasporto
e navigazione

Energia

Previdenza
integrativa

Coordinamento
finanza
pubblico-tributi*
Aziende di credito
a carattere
regionale

Enti regionali
di credito agrario

Istruzione*

Ricerca
scientifica
e tecnologica*

Tutela
della salute*

Alimentazione

Ordinamento
sportivo*

Protezione
civile*

Ordinamento
della
comunicazione

Tutela
dell’ambiente*

Valorizzazione
dei beni culturali*

Promozione
attività culturali

Organizzazione
giustizia di pace*

CorrieredellaSera

*

Toti:altreRegioni


vannocoinvolte


Noapattialribasso


coni5Stelle


«AnchelamiaLiguriaèpronta»


L’intervista


diPaolaDiCaro

ROMAL’invito al premier Con-
te è chiaro: «Basta melina, è
ora di passare ai fatti». Ora si
convochino tuttequelleRe-
gioni che «ciascuna in modo
diverso sarannocoinvolte nel
processo di Autonomia diffe-
renziata», sulla quale il go-
verno stacercando di trovare
una difficilissima quadra. E
fra queste, sicuramentela
sua Liguria, della quale Gio-
vanni Toti — coordinatore di
Forza Italia — è presidente.
C’èilrischiodiun’Italiaa
duevelocità?
«Il rischio di un’Italiaa2,
3, 4velocità nonèdatodal-

l’autonomia differenziata,
che nonc’è, ma dalcentrali-
smo esasperatodello Stato.
Non nuovo, ma oggi rinnova-
to dall’atteggiamentodi
chiusura del M5S, che non ri-
sponde alle istanzeche ven-
gono daiterritori,come è
evidente dal NoTav, dalle de-
cisioni sull’Ilva, dall’immobi-
lismo sulla Gronda. L’auto-
nomia nonèlamalattia ma

la cura».
Conteassicurachesista
lavorandopertrovareuna
mediazione:nonsifida?
«Lavorano, bene, ma sono
anni che si lavora e i nodi so-
no semprelì: io non chiedo
per la miaRegione l’autono-
mia sulla scuola ma ditemi
sul tavoloce ne sono moltis-
simi.Per noi ad esempio cru-
ciale sarà quello della gestio-

ne delle infrastrutture, dei
porti, che sarà un grande
snodo. E allorava bene ascol-
tarechi ha datoilcalcio di
inizio, ma anche le altreRe-
gioni devono esserecoinvol-
te.Ilg overno ciconvochi e
chiariscailquadrogenerale
nel quale ci si muove».
Qualidevonoesserei
punticardine?
«Si discute dicosti storici,
si chiede di poterspendere
in modo autonomo e secon-
do i bisogni dellacollettività
irisparmi che ogniRegione
fa rispettoaquantoleviene
concesso dal governo centra-
le. E averevoce in capitolo su
infrastrutture, su piani ener-
geticieambientalièanche
un modo perresponsabiliz-
zarelesingoleRegioni, per
far giudicare ai cittadini se si
opera beneomale. Io non
voglio farmi imporredaun
governo grillino sceltetotal-
menteincoerentiaquelle
per i quali gli elettori hanno

votato».
Salviniètroppomorbi-
do?
«Si muove conprudenza:
dice che i no sono “inaccetta-
bili” poi peròdevemediare,
tenendocontodelle istanze
che glivengono dalla base e
da una parteimportantedel
suo elettorato e di quelle del
M5S. Il rischioèsempreun
compromesso al ribasso».
ZaiaeFontanadicono
cheoConteliaccontentao
lofarà«unaltropremier»:
vedelacrisi?
«Il problemac’è, Salvini sa
che ilconsenso del Nordè
fondamentale non solo per
la Lega — anche se oggi è na-
zionale — ma per la crescita
dell’Italia.Poi più che la crisi,
sulla qualeèdifficile fare
previsioni visto che vivono in
continue liti e mediazioni, il
pericolo è la perenne media-
zione.El’immobilismo che
soffoca ilPaese».
©RIPRODUZIONERISERVATA


L’atteggia-
mentodel
M5Sèdi
chiusura.
Non
rispondealle
istanzeche
vengonodai
territori,
comeè
evidentedal
NoTav

Chiè

●Giovanni
Toti,50anni,
governatore
dellaLiguriadal
2015

●Exdeputato
europeodi
ForzaItalia,dal
19giugno
scorsoè
coordinatore
nazionaledel
partitoinsieme
aMara
Carfagna
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