Corriere della Sera - 22.07.2019

(Nandana) #1


4 Lunedì22Luglio2019Corriere della Sera


Primopiano Lamaggioranza


diMarcoGalluzzo

Conte si prepara


aparlare di Russia


Edifenderà


il suo governo


(più che il leghista)


●Lastrategia


S


ta scrivendo l’informativa che dovrà
leggere in Senato dopodomani e per
farlo gli uffici diPalazzo Chigi hanno
chiesto informazioni anche al
Viminale. Nonc’è stato uncontatto
diretto fra Giuseppe Conte e Matteo Salvini,
ma i rispettivi gabinetti hannocollaborato
per la definizione dell’intervento del
presidente del Consiglio, mercoledì, in
Senato, sulcaso dei presuntifondi russi alla
Lega.Lo spiritocon cui Conte si accinge a
trattare una materia molto scivolosa è
innanzitutto quello di difendere l’esecutivo,
non Salvini. Non ci sarà nemmeno uno
scontrocon il ministro dell’Interno, non è
questo lo scopo dell’iniziativa, ma di sicuro
non si tratterà di una difesa a spada tratta
del suo ministro. I documenti finora usciti e
pubblicati, in particolare gli ultimi da parte
dell’Espresso, dimostrano che una trattativa
seria si è materialmente svolta,condotta da

un uomo di fiducia del ministro
dell’Interno, quindi sarà difficile per il
premier nontenerneconto.
Poi ovviamente l’informativa sarà il più
istituzionale possibile,fornendo al
Parlamento, tutte le informazioni che ilcapo
del governo riterrà utili. Ci saràcautela, ma
non sottovalutazione. Di sicuro la decisione
di riferire è stata presa per una questione di
rispettoverso le Camere, noncon il fine di
sfidare Salvini, semmaicon l’obiettivo
istituzionale di garantire un dovere di
informazione di fronte alla richiesta

parlamentare. Dicerto Conte ritiene di stare
assolvendo un suo dovere, visto che Salvini
non si èreso disponibile a fare altrettanto, e
visto che richieste di chiarimento sono
arrivate persino dalla Merkel, allargando lo
spettro internazionale della vicenda. Il giorno
dopo Conte,toccherà a MarioParente,
direttore degli apparati di sicurezza interna,
presentarsi davanti al Copasir, sempre sullo
stessotema. Ma la settimana che si apre oggi
sarà per Conte densa anche per due altri
motivi. In primo luogo domani si potrebbero
tenere altre due riunioni sultema contrastato
dell’autonomia.Poi si terranno i primi
incontricon le parti sociali, che Conte sta
immaginandocome unworkshop diviso in
almeno tre giornate,con tavoli diconfronto e
ascolto, econ incontritematici, almeno uno
sul Mezzogiorno, uno sulle politiche del
Lavoro e infine uno sulla riforma fiscale.
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Lachiarezza
L’idea di un’informativa istituzionale,
per rispetto verso le Camere e per
dare un segnale di chiarezza, anche
dopo l’intervento di Merkel

Ilretroscena


diAlessandroTrocino

«Abbiamoaspettatoanchetroppo»


Salvinitentato,alvotodasolo


Isuoi convinti che alle urne si possa arrivare al 40%.EGiorgetti spinge per la rottura


AForte
deiMarmi
MatteoSalvini,
46anni,ieri
sullaspiaggia
congliagenti
dellapolizia
locale«inlotta
contro
illegalità,
violenzae
abusivismo:
Grazie!»,scrive
postandola
fotoonline

ROMANello scontro violentis-
simo traigovernatori leghi-
sti e il premier Conte, Matteo
Salvini non ci vuole mettere
bocca.Per evitarediessere
coinvolto in unatenzone pe-
ricolosa per il governo o per
far fareillavor osporco ai
presidenti diRegione? Co-
munque sia, iltempo delred-
derationemsi avvicinaela
Lega è pronta a tutto. C’è una
pressionefortissima da parte
dei dirigenti locali pertorna-
re al voto, ma c’è stato anche
un confrontovivacissimo,
per usare un eufemismo, tra
Giancarlo Giorgetti e Matteo
Salvini, sullo stessotema.
Il sottosegretario diStato
alla presidenza del Consi-
glio, si sa, è favorevole a stac-
care la spina. Ma è passato da
un atteggiamento passivo, di
indolenza istituzionale, a
uno più bellicoso. Giorgetti
ha affrontato di petto Salvini
e gli ha chiesto esplicitamen-
te di darci un taglio. Il vice-
premiertergiversa. Non che
sia del tuttocontrario. Prefe-
rirebberesistereeandareal
voto nell’aprile del 2020. Se
non riuscisse a portare acasa
la flat tax, quello sarebbe il
pretesto migliore perrompe-
re tutto.Però la pazienza sta
finendo,come ha spiegato
ieri sera dal palcodiAdro,
durissimo: «Abbiamo aspet-
tato anche troppo. Chi in Eu-
ropa staconMacroneMe-
rkel in Italia non può stare
conlaLega. Noi stiamocon
gli italiani». E ancora: «Qua-
lunque scelta prenderònei
prossimi giorni la prenderò
per i miei figli e per il futuro
degli italiani. Senza pensare
apoltroneoministeri. Non
accetter òpiù di starealgo-
verno con chi dice no a tutto,
dall’autonomia alle strade.
Non abbiamo bisogno della
decrescitafelice.Penso alla
scelta fatta sul nucleare: oggi

tornerei indietro».
Quantoall’autonomia, di-
ce:«Agli alleati dicoosiva
avantionon si prosegue».
Minacce anche sulla mano-
vra economica: «Vogliamo
coraggio.Olafacciamo in-
sieme o la Lega la farà da so-
la». Eancora: «O arrivano
tanti sì o non abbiamotem-

po da perdere. Non siamo at-
taccati alle poltrone».
Il ritorno all’ovile delcen-
trodestra non lo entusiasma,
anzi viene del tutto escluso al
momento.El’idea di ritro-
varsi in una qualunque altra
coalizione, figuriamocicon i
5 Stelle, è vistacome un fasti-
dio, perchécome spiegano

in diversi leghisti, gli alleati
sono semprestati una palla
al piede che impediscealla
Lega di raggiungeregli
obiettivi identitari, acomin-
ciare dall’autonomia.
Afar muovere le lancette
nella direzione di una crisi ci
sonoisondaggi. L’ultimo,
pubblicato dalCorrieredella
Sera,dàlaLega al 36 per
cento. La vicenda dei rubli
non ha avutoalcun effetto.
Anzi, ha fatto crescere Salvi-
ni. Ma non è tutto.Perché da
sondaggi internieanalisi
fatte fareadhoc, risulta che
il partito di Salvini, se si an-
dasse alvoto ora, potrebbe
spiccare il saltoearrivarea
sfiorare il 40 percento. «An-
diamoagovernarefinal-
mentedasoli», gongola un
dirigente vicino a Salvini.
Scenario tuttodaverifica-
re.Malatentazioneèforte.
Quel che ècerto è che Salvi-

ni, se la crisi precipitasse e si
andasse avotare, farebbe una
campagna elettorale in
splendida solitudine. Spa-
randocontroilPd«di Bib-
biano», ma anchecontro i 5
Stelle. Non solo. La Lega fa-
rebbe saltare la riduzione dei
parlamentari, accontentan-
do così deputatiesenatori
uscenti, tutti rieletti o quasi.
Sullo sfondo di tutto,resta
il Russiagate.Èveroche per
ora non ha avuto effetticon-
creti. Ma la questioneètut-
t’altroche chiusaelo
showdowndi mercoledì, al
Senato, non sarà indolore.
Resta dacapire se il passo
successivosarà larottura o
no. Il più tranquillo sultema,
tra i 5Stelle, è il sottosegreta-
rio Stefano Buffagni, che da
giorniva ripetendo aicolle-
ghi: «I leghisti abbaiano ma
non mordono».
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Chi in
Europa sta
con Macron
eMerkel
in Italia non
può stare
con la Lega
Noi stiamo
con gli
italiani
Farò
le mie scelte
senza
pensare
apoltrone
oministeri
Matteo
Salvini

Topolino,losceneggiatorereplicaalleader


Poiiltweetdelministrovienecancellato


G


iovedì Salvini è in tv e sul suo Twitter lo staff
posta le frasi dette in trasmissione, tra cui:
«PreferiscoTopolinoall'Espresso», per
l'inchiesta del settimanale sui presuntifondi
russi alla Lega. Al tweetreplicaRoberto Gagnor,
sceneggiatore diTopolino: «Allora ci legga. Nelle
nostre storie troverà fantasia, cultura,tolleranza,
aperturaverso gli altri,coerenza, universalità».
Poi, il tweet di Salvini sparisce.
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