la Repubblica - 22.07.2019

(Romina) #1
popolare. Ma il messaggio di un Nord
contro il Sud va scongiurato. Il
percorso deve favorire l’intero
Paese».
Così però si ferma tutto.
«Per me è il contrario. Dobbiamo
scrivere un testo che incentivi anche
altre regioni a chiedere l’autonomia,
dev’essere una possibilità di crescita
per tutti e non una differenziazione
tra le regioni. Ai governatori dico:
abbandoniamo gli insulti e gli
schieramenti ideologici».
La Lega romperà
sull’autonomia?
«Stando ad alcune loro dichiarazioni

sembra possibile. Ma per me il
governo va avanti. Se fa le cose, certo,
come dicono i leghisti. Altrimenti
saremo i primi a staccare la spina.
Non siamo attaccati alla poltrona,
anzi ne vogliamo far sparire
parecchie. Dopo decenni di
promesse è pronto il taglio dei
parlamentari. Fermarsi adesso
significa lasciare tutto come è».
Accusa i leghisti di essere dei
poltronisti?
«Io dico che le coalizioni tradizionali
hanno sempre tergiversato. Noi
siamo diversi e ci manca solo l’ultimo
passo. A settembre possiamo

realizzarlo, sarà l’esempio di come si
può fare l’interesse del Paese. Se
invece il governo cade resta tutto
fermo. Io non credo che la Lega
voglia prendersi questa
responsabilità, ovvero non tradurre
in atti concreti una promessa che è
nel contratto di governo».
Le sembra il clima giusto per
andare avanti?
«Mi sembra che gli italiani non
sopportino i litigi continui. Non se li
meritano».
Salvini mercoledì prenderà la
parola in aula sui finanziamenti
russi. Ma parlerà dai banchi della

Lega. Un atteggiamento
rispettoso?
«La nostra democrazia deve avere al
centro il Parlamento e quindi Salvini
è giustamente chiamato a riferire alle
Camere. Poi spetta a lui ma, al netto
di questo, il governo ha l’obbligo di
rispettare l’istituzione parlamentare
perché è il fulcro del nostro sistema».
Lo dice proprio lei che vuole
svuotare la democrazia
rappresentativa.
«La democrazia diretta significa non
relegare i cittadini a mettere una
croce sul simbolo ogni cinque anni. Il
referendum propositivo che stiamo

discutendo segna un rafforzamento
della rappresentanza, non il
contrario».
Intanto i 5 stelle festeggiano la
chiusura della finestra elettorale
per votare a settembre.
«Non esistono finestre temporali,
non siamo forze politiche
tradizionali. Non lo è sicuramente il
M5s. Il governo va avanti solo se fa le
cose»
Come dice Salvini.
«Al di là di una narrazione infondata
e semplicistica, su 10 provvedimenti
importanti 8 sono nostri».
L’autonomia non è irrilevante.
«Trovo perfino legittimo che
Lombardia e Veneto puntino a
ottenere le loro richieste. Ma poi il
governo è chiamato a trovare un
punto di caduta».
In caso di crisi ci sono le elezioni?
«Per quanto riguarda il Movimento,
sì».
Esclude un altro governo magari
con il Partito democratico?
«Lo escludo, men che meno col Pd».

di Tommaso Ciriaco

Roma — Quando gli inviano per
sms le parole del governatore sici-
liano Nello Musumeci, con quella
richiesta di convocare «tutte le Re-
gioni» per discutere la riforma
dell’autonomia, la domenica di
Giuseppe Conte è compromessa.
Il premier inizia a preoccuparsi
per davvero. Sa che il Presidente
della Sicilia è in buoni rapporti
con Matteo Salvini, con cui ragio-
na da mesi di un patto federativo.
Ed è in ottime relazioni con il filo
leghista ligure Giovanni Toti, che
guarda caso esce pubblicamente
allo scoperto poco dopo con la stes-
sa richiesta. Una manovra per ac-
cerchiare il capo dell’esecutivo, ec-
co come interpretano la mossa dei
governatori a Palazzo Chigi, una te-
naglia per stritolarlo. «Se apro un
tavolo con venti Regioni – è il sen-
so del ragionamento di Conte –
non raggiungeremo mai un testo
condiviso prima dell’estate. E se
qualcuno cercasse una scusa per
rompere, gliela forniremmo...».
Una cosa è certa: Conte decide
in quel momento di reagire. Deve
tentare di riprendere in mano l’ini-
ziativa per uscire dallo stato di as-
sedio in cui l’hanno cacciato i go-
vernatori della Lega. Per questo,
sceglie di interpretare la nuova, pe-
sante lettera dell’asse lombar-
do-veneto di Luca Zaia e Attilio
Fontana come un segnale di disge-
lo, non come l’ennesimo affondo
dei rivoltosi leghisti manovrati in
queste ore da Matteo Salvini per
destabilizzare l’esecutivo. Li invite-
rà a un incontro – soltanto loro,
non gli altri - e li riceverà entro
mercoledì prossimo. Contestual-
mente, lancerà un «piano per il
Sud» che nelle intenzioni servirà a
placare l’ira delle Regioni meridio-
nali.
Non sembra possibile, eppure è

proprio così: in queste ore il presi-
dente del Consiglio naviga senza
radar, al buio. È una via stretta,
quella dell’avvocato. E la missiva
di Zaia e Fontana è lì a dimostrarlo.
«Non firmeremo – sostengono i
due - se si continua con una farsa.
Ci sentiamo profondamente feriti
quando leggiamo le sue esterna-
zioni, Presidente. Non vogliamo se-
cessioni, ma un’autonomia vera e
non un pannicello caldo». Eppure,
Conte si concentra sul bicchiere
mezzo pieno. «Prendo atto del
cambio dei toni, che prelude a una
corretta interlocuzione istituzio-
nale», così fa sapere. In un giorno,
in realtà, i due leghisti passano da
«cialtroni» a «farsa». E però il pre-
mier sostiene che i due abbiano la-

sciato perdere con «l’arroganza di
chi pretende di ottenere tutto sen-
za rendersi conto che si tratta di ac-
cordi bilaterali governo-Regioni».
L’unica speranza di Conte è che
l’ennesima minaccia di Salvini re-
sti confinata al solito copione: un
fuoco d’artificio buono per il radu-
no di Pontida. Anche se le parole
di ieri sera segnalavano burrasca:
«Se non riusciamo a fare le cose im-
portanti, andremo da soli. Abbia-
mo aspettato anche troppo». Deci-
de Salvini, insomma, perché è il
leader a muovere i fili di questa of-
fensiva in vista del consiglio dei mi-
nistri di giovedì 25 luglio. «Alla fi-
ne - ammette in privato Zaia, nei
contatti con Fontana - sarà Matteo
a decidere se dobbiamo accettare
un accordo al ribasso, oppure rom-
pere...».
Le tenterà tutte, pur di evitare il
peggio. E allora, il premier incon-
trerà le parti sociali. Fa sapere di la-
vorare alla riforma della giustizia e
a quella fiscale, si dice impegnato
anche di domenica a scrivere l’in-
tervento con cui difenderà Salvini
mercoledì in Senato sul caso Mo-
scopoli. E si prepara a convocare
diverse riunioni. Il vertice ministe-
riale previsto per oggi è già slittato
a domani. E potrebbe consumarsi
in due momenti, anche se l’agenda
è ancora da confermare: prima un
incontro tra il premier e i ministri
leghisti Stefani e Bussetti, poi quel-
lo più importante sull’articolo 5
delle autonomie. È il capitolo della
ripartizione economica delle risor-
se, il vero terreno di scontro. Parte-
ciperanno i viceministri Garava-
glia (Lega) e Castelli (5S), assieme a
Conte e Stefani. Stranamente, Gio-
vanni Tria invierà invece il suo ca-
po di gabinetto. Un segnale che a
Palazzo Chigi hanno letto con una
qualche apprensione. Alla fine, co-
munque, dovranno essere Di Maio
e Salvini a vidimare un eventuale
accordo. O a sancire la crisi.

L’intervista


Fraccaro “Se vogliono la crisi per non tagliare


i parlamentari ne risponderanno agli italiani”


Il leader leghista


avverte: “Se non


riusciamo a fare le


cose andremo da soli


Abbiamo aspettato


anche troppo”


kRelax al mare A Forte dei Marmi Matteo Salvini, in compagnia dei figli e
della compagna Francesca Verdini. Il leader leghista ha postato una foto in
spiaggia con agenti della Polizia locale

Gli scontri
Scontri nella notte tra sabato
e domenica tra manifestanti
No Tav e le forze dell’ordine
all’esterno del cantiere di
Chiomonte, dove gli attivisti
hanno ammassato legna e
creato un grande falò con
fiamme alte quattro metri
Gli agenti della Digos
sul posto sono riusciti
a identificare 20 manifestanti

Primo piano Assedio a palazzo Chigi


di Goffredo De Marchis

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La tenaglia delle Regioni

Conte ora è nel mirino

Lettera di Zaia e Fontana al presidente del Consiglio che prova a ricucire: “Prendo atto che i toni sono cambiati”


L’obiettivo è evitare un asse dalla Sicilia alla Liguria: incontrerà solo quelli del Nord, poi lancerà un piano per il Sud


. Lunedì, 22 luglio 2019^ Link Alternativo https://pastebin.com/raw/9496nAQGpagina^3


Trovate tutti gli altri Quotidiani su http://www.leggendaweb.com

Free download pdf