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VENERDÌ 14 APRILE 2023
«non tanto un’alternativa alla neve
- prosegue il managing director
- ma uno strumento per promuo-
vere la montagna e lo sci anche in
città, dove si può imparare a sciare
in maniera confortevole e più eco-
nomica rispetto a quanto non com-
porti una trasferta in montagna».
Non solo. Con il global warming e
le difficoltà sempre più alte nel tro-
vare luoghi dove sciare sulle Alpi, le
piste sintetiche stanno diventando
uno strumento utile per chi, come
gli sciatori professionisti, ha l’esi-
genza di fare allenamenti durante
tutto l’anno, compresi i mesi estivi.
«La scorsa estate per la prima vol-
ta sono stati chiusi tutti i ghiacciai
su cui normalmente le squadre
nazionali si allenano, cosa che ha
fatto aumentare la richiesta di uti-
lizzo delle nostre piste», conferma
a malincuore Bertocchi. «A noi la
cosa dispiace, perché oltre a lavo-
rare per promuovere la passione
per la montagna e lo sci, siamo noi
stessi grandissimi appassionati, ma
capiamo anche quanto sia impor-
tante per il settore turistico poter
comunque garantire la possibilità
di sciare con poca o nessuna neve,
come riusciamo a fare con i nostri
prodotti».
Nessuna sorpresa, quindi, che il
2022 di Neveplast, realtà con una
dozzina di dipendenti e altrettan-
te persone occupate nell’indotto,
si sia chiuso con un nuovo record
di fatturato, arrivato sopra quota 5
milioni di euro, in crescita del 25%
rispetto al 2021 e del 20% rispetto
al 2019 e ai dati pre-Covid. «Più
dell’80 % della nostra produzione è
destinata all’estero. Nel 2022 abbia-
mo ottenuto un’importante certifi-
cazione internazionale che garan-
tisce la tracciabilità dei nostri pro-
dotti lungo una complessa filiera. Il
nostro obiettivo in un’ottica di svi-
luppo sempre più green, è trovare
il giusto equilibrio tra fonti rinno-
vabili e materie prime secondarie,
con prodotti sempre più sostenibili.
Due anni fa abbiamo lanciato una
nuova versione del nostro prodot-
to di punta per le piste da sci, NP
Freeski, più facile soprattutto per
bambini e sciatori intermedi» sot-
tolinea il managing director.
Ma i progressi in termini di so-
stenibilità ambientale non si
fermano qui. «Quest’anno realiz-
zeremo in Norvegia un impianto
di tubing e drifting con materiali
riciclati al 90%» annuncia Ber-
tocchi. «Si tratta di una nuova
mescola sviluppata da noi e pro-
dotto al 100% in Italia. Tutti i no-
stri tappeti, infatti, sono made in
Italy e vengono prodotti da ter-
zisti che si trovano nel raggio di
50 chilometri dalla nostra sede,
per una filiera molto breve che ci
consente di monitorare la quali-
tà, di customizzare i prodotti in
tempi molto rapidi e di adattare
le produzioni sulla base delle esi-
genze dei clienti». Decisamente
niente male per un’avventura
cominciata per gioco. n
Il risultato fu una mescola coperta
da brevetto grazie alla quale Ne-
veplast è riuscita a imporsi rapida-
mente in un mercato di nicchia, ma
in costante espansione.
«Il primo impianto lo abbiamo fat-
to a Selvino (sulle montagne della
Bergamasca, ndr), dove abbiamo
realizzato un percorso per snow
tubing, la discesa con gommoni
e slittini gonfiabili, e una pista da
sci», ricorda Bertocchi. «Poi ci sia-
mo lanciati con un marketing più
incisivo e abbiamo cominciato ad
aprirci anche ai mercati esteri».
L’idea è quella di fare di Neveplast