Corriere della Sera - 05.03.2020

(Romina) #1


CorrieredellaSeraGiovedì5Marzo2020 21


Cronache


Roma,PrestipinocapodellaProcura


IlCsmsuperalostallo(ma èdiviso)


Il«reggente»nominatocon14votisu26.Sceltalalineadellacontinuitàconl’eraPignatone


Chiè


●Giuseppe
Pignatone
(foto)ha
lasciato
lamagistratura
elaguida
dellaProcura
diRoma
l’8maggio
scorso,quando
hacompiuto
70anni


●Laprocedura
perlanomina
delsuccessore
s’erainterrotta
conil«caso
Palamara»,
chehafatto
emergere
lemanovre
dentroefuori
ilCsm,edè
ripresasoloin
autunno.Dopo
leaudizionidei
candidatieun
lungostallo,ieri
èstatoscelto
ilnuovo
procuratore


ROMADopo lo scandalo che ha
scoperchiatolemanovreoc-
culte di un anno fa, alla guida
della Procura diRoma arriva il
candidato che, all’inizio della
corsa, nessuno avevaprono-
sticatocome vincitore. Anzi,
non era proprio entrato in ga-
ra. Il nuovoprocuratore è Mi-
chele Prestipino, 62 anni,
«reggente» dell’ufficio giudi-
ziario più importanted’Italia
dopo il pensionamentodi
Giuseppe Pignatone, di cui è
statoviceeprincipalecolla-
boratore sia nellacapitale che
—prima—aPalermoea
Reggio Calabria, dovehacon-
dotto indagini importantico-
me quelle che hanno portato
allacattura del boss mafioso
Bernardo Provenzanoealla
scoperta della struttura unita-
ria everticistica della ‘ndran-
gheta.
Il Consiglio superiore della
magistratura l’ha nominato
ieri mattinacon 14voti su 26.
Ottoconsiglieri hannovotato
per FrancescoLoVoi, procu-
ratorediPalermo,3sisono
astenutieilvicepresidente
David Ermini non ha parteci-
pato allo scrutinio. Ma questo
èilrisultatodel ballottaggio
dopo che, al primotentativo,
l’organo di autogoverno si è
diviso in tre, non permetten-
doanessuno di raggiungere
la maggioranza assoluta: 10
voti erano andati a Prestipino,
7 a LoVo i e 6 al procuratore di
FirenzeGiuseppe Creazzo. A
quel punto l’opziones’è ridot-

ta ai primi due classificati, e
ha prevalso Prestipino. È una
scelta incontinuitàcon la ge-
stione di Pignatone, durata 7
anni,eallo stessotempo di
rottura rispettoallo scenario
del maggio scorso, quando la
commissione Incarichi Diret-
tivi del Csm avevaindicato
unaterna in cui, oltre a LoVo i
e Creazzo,comparivacon più
voti degli altri il procuratore
generale di FirenzeMarcello
Viola.Unnome sul quale pun-
tavalastrana alleanza tra al-
cuniconsiglieri dellecorrenti
centriste e di destraUnicost e
Magistratura indipendente
(poi dimissionariesostituiti
da nuovi eletti), l’ex consiglie-
reLucaPalamara (indagato
percorruzione)eideputati

all’epocaentrambirenziani
CosimoFerri e Luca Lotti (ri-
masto nelPddopo la scissio-
ne,asuavolta imputatopro-
prioaRoma per altrevicen-
de). Viola è risultato estraneo
alle manovre attivate per farlo
vincere, ma le trame emerse
dalle intercettazionicaptate
dal trojan inoculatoneltele-
fono diPalamara l’hanno
escluso dallacompetizione.
Acambiareildestino di
una nominacosì importante e
così attesa è stato Pier Camillo
Davigo, cheamaggio aveva
votatoper Violaeinveceieri
ha propostoalplenum del
Csm lacandidatura di Presti-
pino. Sottolineando che a suo
giudizio dovevaprevaleresu-
gli altri due aspiranti (più tito-

lati perché già procuratori) in
quanto più idoneo allacarica
specifica: «Roma ha il non in-
vidiabile privilegio di ospitare
sul suoterritorio tuttelepiù
diverseforme di criminalità
organizzata esistenti in Italia,
che Prestipinoconosceper
averle fronteggiatepiùeme-
glio degli altri,cosìcome la
pluralità direaticontrola
pubblicaamministrazione,
dallacorruzione in giù». Con
Davigo si sono schierati due
consiglieri della suacorrente
(Autonomia e indipendenza),
icinque di Area (il gruppo
della «sinistra giudiziaria») e
due laici indicati dai Cinque
Stelle, AlbertoBenedetti e
Fulvio Gigliotti.PerLoVoi
hannovotato i tre di Mi (la sua

corrente) assieme al primo
presidentedella Cassazione
Giovanni Mammone (anche
lui di Mi), i laici diForza Italia
Michele CerabonaeAlessio
Lanzi,equello indicatodalla
LegaStefano Cavanna. Su Cre-
azzo sono rimasti i tre diUni-
cost (gruppo al quale appar-
tiene) più Sebastiano Ardita e
Nino Di Matteo, eletticon AeI,
eillaico«grillino» Filippo
Donati. Al ballottaggio sono
passatiaPrestipinoitrevoti
diUnicost, ai quali sièag-
giunto quello del procuratore
generale della Cassazione
Giovanni Salvi che al primo
votosi era astenuto,come l’al-
tro «leghista» Emanuele Basi-
le; Di MatteoeArdita sono
passati all’astensione, mentre

Donatis’è spostato su LoVo i.
Questi schieramenti hanno
così messo fineaunacorsa
durata quasi un anno, duran-
te il quale il Csm non è riusci-
toa trovare una soluzione più
condivisa. «Se non si rispetta
laregola di scegliereilcon-
correntepiù titolato, finisce
che lecorrenti scelgono il più
adatto secondo unavalutazio-
ne politico-consiliare,enon
vabene», ha sostenuto Cavan-
na durante il dibattito, prote-
stando per l’esclusione di Vio-
la «in quantosfioratodallo
scandaloedunque impuro».
A nome di Area, che non ave-
vaun propriocandidatoma
cercavauna maggioranza più
ampia possibile, gli ha rispo-
stoGiuseppe Cascini: «Le
normevanno interpretate per
arrivare alcandidato più ido-
neo,tenendocontodiattitu-
dini e meriti inrelazione allo
specificoincaricodaricopri-
re,quindi non stiamo facen-
do nullacontro leregole». Di
qui la scelta del procuratore di
Roma, che aprirà un nuovo
corsocontinuando a fare il la-
voroche già svolge da 10 mesi.
©RIPRODUZIONERISERVATA

IlCapo
Michele
Prestipino,
62anni
(quisotto),
èilnuovo
procuratore
della
Repubblica
diRoma.
Inpassato
èstato
pubblico
ministero
antimafia
aPalermoe
procuratore
aggiunto
aReggio
Calabria
dal2008
al2013,
quandosiè
trasferito
nella
capitalecon
lostesso
incarico

Nuoviequilibri
Acambiareloscenario
èstatalamossadi
Davigo,cheamaggio
avevavotatoperViola


Laparola


CSM


Il Consiglio superiore della magistratura è
un organo di rilievocostituzionale: ha il
compito di garantire l’autonomia e
l’indipendenza della magistratura
ordinaria. Decide dellacarriera e dello
status professionale dei magistrati. Ne
fanno parte ilcapo delloStato, che lo
presiede, il Primo presidente della
Cassazione, il pg della Cassazione, 16
magistrati e 8 membri detti «laici»

diGiovanniBianconi


Ilcambiodinome


Bologna,lastazione


sichiamerà2agosto


inonoredellevittime


La stazionecentrale di Bologna —
quella doveil 2agosto1980 scoppiò
una bomba che uccise 85 persone e ne
ferì 200 —cambia nome. Si chiamerà
«Stazione2agosto» perché diventi
ancor più stazione della memoria. E
questoavverrà in occasione del qua-
rantesimo anniversario della strage di
stampoterroristico. Lo ha proposto il
sindaco Virginio Merola alleFerrovie,
che, fa sapere il primo cittadino, han-
no accettato e hanno avviato le prati-
che necessarie.
L’idea del Comune ha fatto piacere
all’associazione dei familiari delle vit-
time che ora sperano che la prossima
estateil cambio della storicadicitura


venga «formalizzato» alla presenza
del presidentedellaRepubblica, Ser-
gio Mattarella, invitatocome ospite
d’onoreallecelebrazioni del quaran-
tesimo anniversario. Presto, dunque,
chiunque acquisterà un bigliettoper
un trenoperodaBologna vi troverà
scritto 2 agosto, «un modo per divul-
gare sempre più laconoscenza di quel
tragicogiorno», osservaPaolo Bolo-
gnesi, presidente dell’associazione dei
familiari. Che aggiunge: «Ci sono tutte
le premesse perché il prossimo 2 ago-
sto sia diverso dagli altri, più intenso e
pieno di speranze per il futuro».
L’intitolazione nonèl’unicoele-
mento di novità per i familiari. Ci sono
anche lerecenti vicende giudiziarie: la
condanna dell’exNar Gilberto Cavalli-
nicome (ulteriore) esecutoredella
strage e l’inchiesta della Procura gene-
rale sui mandanti, chevede indagati
exuomini dei serviziel’excriminale
neroPaolo Bellini.
AmeliaEsposito
©RIPRODUZIONERISERVATA

InSicilia


Fondiall’agricoltura,


funzionariregionali


inarrestopertruffa


Unfiume di soldi, quelli che l’Euro-
pa stanzia a sostegno dell’agricoltura.
Per ottenerli aPalermo ci si industria-
vatra promesse,corruzioni, fatture
falseecosti gonfiati. Questoritengo-
no di avere scopertoi pm nell’inchie-
sta che ieri ha portato all’applicazione
di 24 misurecautelari: in quattro sono
finiti incarcere, in dodici ai domicilia-
ri,ottosottoposti a obblighi di dimo-
ra.
Nel mirino dei finanzieri del Nucleo
di poliziaeconomicofinanziaria, im-
prenditori e funzionari dellaRegione
Siciliana. Alcentrodell’indagine
l’Ispettoratoprovinciale dell’agricol-
tura diPalermo e ifondi del Piano di

sviluppo rurale dell’assessoratoregio-
nale all’Agricoltura.
Le attenzioni di pmefinanzieri si
sono appuntate su un fiume di finan-
ziamenti per 12 milioni e mezzo di eu-
rogià erogati, più altri tre e mezzo ora
bloccati. Sigilli a quattordici imprese,
tredelle qualiconsedi all’estero. Gli
investigatori parlano dell’esistenza
«di una spregiudicataconsorteria cri-
minale». Emergerebberopratiche
clientelariteseafavorireillegittima-
mentecertedomande di finanzia-
mento, attraverso lacorruzione dei
funzionari.
E c’era anche chivantava parentele
eccellenti —con il presidente dell’As-
semblearegionale GianfrancoMicci-
ché — promettendo a un funzionario
un interessamento per fargliottenere
un incarico di punta nel gabinetto del-
l’assessoreregionale all’Agricoltura.
Incarico che inrealtà non è mai arriva-
to.
SalvoToscano
©RIPRODUZIONERISERVATA

85


Vittime
Sono
quelledella
strage
allastazione
diBologna
nel1980,acui
siaggiungono
200feriti

16


Milionidieuro
Ifinanziamenti
europei
stanziati
dall’Ue
chesonofiniti
nelmirino
dell’indagine
deipmsiciliani
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