Corriere della Sera - 05.03.2020

(Romina) #1


38 Giovedì5Marzo2020CorrieredellaSera


Spettacoli


Nientepubblico


instudio:rischiano


lostop«Ballando»


e«Lacorrida»


●IprovvedimentidellaRai ROMAIl coronavirus
rivoluziona i palinsesti Rai. In
osservanza del decreto del
governo che impone distanze
di sicurezza, potrebbero
essere sospesi programmi
come «Ballandocon le stelle»
(al via dal 28 marzo) o «La
corrida» (in onda), il primo
presumibilmente per
l’impossibilità di assicurare la
debita distanza tra lecoppie
inconcorso, il secondo per
l’assenza del pubblico
giudicante. Il divieto di
pubblico peraltro, già
operante negli studi del

Nord, sarà esteso a tutta
Italia. Distanze di sicurezza
verranno osservateovunque:
già ieri sera, a «Porta a porta»
nonc’è stata la rituale stretta
di mano tra l’ospite, il leader
delPd, Nicola Zingaretti, e il
conduttore, BrunoVe spa. Tra
le misure precauzionali, ci
sarebbe anche la sostituzione
delleconferenze stampa nelle
sedi Raicon videoconferenze.
Ma l’adFabrizio Salini, che
ieri ha riunito icollaboratori
per esaminare le nuove
misure,vorrebbe trasformare
la necessità dicambiare i

palinsesti in un’opportunità,
offrendo ospitalità sullereti a
alcune opereteatrali e
cinematografiche sospese
per ilcoronavirus. Intanto il
consiglio di amministrazione
che era previsto oggi a
Milano in segno di
solidarietà, siterrà aRoma.
All’ordine del giorno non ci
saranno le nomine neiTgma
aggiornamenti sul piano
industriale, ilcanale
istituzionale e quello in
lingua inglese.
AntonellaBaccaro
©RIPRODUZIONERISERVATA

Lastagione


finale


Leambiguità


deirapporti


internazionali


Glienigmidi Homeland

ClaireDanes:«MipreparoconledonnedellaCia


Laseriespecchiodellarealtàdall’IraqallaRussia»


InAfghanistan
Una scena di
«Homeland», che
quest’anno è
ambientata in
Afghanistan

Complici
Mandy Patinkin
(67 anni) e
Claire Danes
(40) in una
scena
dell’ottava
stagione di
«Homeland», al
via da lunedì 9
su Fox. Lui
interpreta Saul
Berenson,
mentore della
protagonista e
ora consulente
per la Sicurezza
Nazionale degli
Stati Uniti; lei è
l’agente
speciale della
Cia Carrie
Mathison

U


ncerchio che si
chiude, la storia
che si riavvolge al-
l’inizio. Dal 9 marzo
alle 21.50 suFoxva
in onda la stagione finale (l’ot-
tava) diHomeland,una delle
seriecapolavorodegli ultimi
30 anni anche per la suacapa-
cità di raccontare — spesso di
anticipare — larealtà facendo
intrattenimento.Homeland
avevacentratol’obiettivocon
la sua idea di partenza che era
già uncolpo di scena: il mari-
ne americano Nicholas Brody
che dopo8anni di prigionia
in Iraqtorna in patria,cele-
bratocome eroe di guerra ma
inrealtàconvertito all’Islam e
infiltrato di al-Qaida. Otto sta-
gioni dopotoccaalla protago-
nista Carrie Mathison (Claire
Danes) portarsi addosso quel-
le stimmate: dopo i setteterri-
bili mesi direclusione in un
gulag russo, l’agente della Cia
è sospettata di essere al servi-
zio dei russi, di nuovoa ricor-
darci che spesso il nemico è in
casa, nella homeland (patria
in inglese) del titolo.
La serie — basata su unfor-
mat israeliano sviluppatoin
Usa da HowardGordon e Alex
Gansa—haavutotutto: il
meccanismo di una storia
piena dicolpi di scena, intrisa
di spionaggioecontrospio-
naggio; lo scavoprofondo
nella psicologia spesso fragile
dei personaggi; il raccontoro-
manzato(neicodici cinema-
tografici dell’intrattenimento
di massa) ma credibile della
realtà che ci circonda in un
periodo storico in cui il Medio
Orienteècentrodel mondo,
sia per millenarie questioni
spirituali (Gerusalemme da
cui tuttohaorigine) sia per
questionigeopolitiche.Una
serietotalmenteimmersa
nellarealtà (era tra le preferite
di Obama) che in questa sta-
gione si aprecon l’accordo tra
americani e talebani in Afgha-
nistan, esattamentequello
cheèsuccesso davverodieci
giorni fa.
«Nelcorso deltempo la se-
rieèdiventata sempredipiù
un’immagine istantanea, qua-
si una polaroid, di ciò che sta-
vaaccadendo — ha racconta-

toClaire Danes —. Prima che
gli sceneggiatori iniziassero a
scrivereilcopione, ad ogni
nuovastagione, abbiamo
semprepassatouna settima-
naaWashington,aparlare

la messa in onda del primo
episodio, due dalla settima
stagionecomplicata dalla gra-
vidanza (reale) dell’attricee
da problemi di logistica nelle
riprese.PerClaireDanes è
tempo di bilanci: «Non mi era
maicapitatodirecitareuna
donna tantocomplessa, un
personaggiocosì pieno di
sorprese. Mi sono impegnata
molto: ho studiato, letto, fatto
ricerca,hoincontratotante
vereagenti della Cia». Il suo è

stato uno studio su due fronti:
da una parte le questioni geo-
politiche legate alterrorismo,
dall’altra quelle psicologiche,
perché Carrieèbipolare: «La
cosa più importanteèstata
guardare suYouTube letesti-
monianzedirettedipersone
afflittedaquesta sindrome.
Gente che si sveglia nel cuore
della notte, piena di energia,
che vuole qualcunoconcui
parlare. Me li sono guardati
per ore».
Alla fine trovaanche dei
punti dicontatto tra la donna
che interpreta nella vita e
quellaacui dà ilvoltosullo
schermo: «Ci sono paralleli
tra noi due, un’affinità, non
c’èdubbio. Siamo entrambe
timide e introverse eppureve-
reprofessioniste... Provo sen-
timenticontrastanti all’idea
della fine, ho iniziatoche mi
eroappena sposataeora ho
due figli. Sono cresciuta, non
solo professionalmente,con
Carrieesono sicura che mi
mancherà». A lei, ma non so-
lo.
RenatoFranco
©RIPRODUZIONERISERVATA

IntvLudovica Caramis e Carlo Conti conducono «La corrida»


❞Protagonistabipolare
SuYouTubehocercato
letestimonianzedirette
dellepersoneafflitteda
questasindrome

con politici, giornalisti e insi-
der. Erano immersioni nelle
stanze del potere, percercare
dicapire quali sarebbero stati
itemi rilevanti da trattare».
Oggi ècentrale lo scollamento
tra servizi segreti e la più alta
carica delloStato: «Homeland
affronta lecontraddizioni e le
ambiguità delle politiche in-
ternazionali attuali, e maico-
me stavolta azzarda un j’accu-
secontrolanostra ammini-
strazione. Da quando è arriva-
toTrump alla Casa Biancail
cambiamento è stato radicale,
la sfiducia del presidentenei
confronti dellacomunità di
intelligenceèunfattosenza
precedenti.Lasintoniareci-
proca tra servizi segreti e il ra-
mo esecutivo è essenziale per
la sicurezza di tutti noieper
un senso piùvastodigiusti-
zia».
Sono passati noveanni dal-

Ilformat


●«Homeland



  • Caccia alla
    spia» è la serie
    televisiva
    statunitense
    sviluppata da
    Howard
    Gordon e Alex
    Gansa. In onda
    dal 2011, è
    basata sulla
    serie televisiva
    israeliana
    «Hatufim»
    creata da
    Gideon Raff. Ha
    vinto 5 Golden
    Globe, di cui 2
    come miglior
    serie
    drammatica
    nel 2012 e
    2013


Ottoshow


Genesis,annunciata
lareuniondopo13anni
Inautunnoilnuovotour

Dopo tredici anni i Genesistornanoassieme. A dare l’annuncio gli
stessi PhilCollins,TonyBanks e Mike Rutherford i quali hanno anche
detto che la band sarà intour per una decina di tappe (il via il 23
novembre da Liverpool). Non ci sarà tuttaviaPeter Gabriel, il
frontman che lasciò il gruppo nel 1975. Oltre agli storici tre
componenti della band, si aggiungeranno anche il figlio 18enne di
Collins, Nicholas, alle percussioni, eDarylStuermer alla chitarra e
basso. I Genesis si erano sciolti nel 1996 e nel 2010 erano entrati
nellaRock andRoll Hall OfFame.L’ ultima volta che il gruppo si è
esibitoassieme è stato nel 2007 in occasione del 40° anniversario.
Free download pdf