Corriere della Sera - 05.03.2020

(Romina) #1


CorrieredellaSeraGiovedì5Marzo2020
SPETTACOLI

39


Boxoffice


INDISCESA G
INSALITA A
NOVITÀ N
STABILE =

1


=


Gliannipiù
belli
di Gabriele
Muccino, con
Pierfrancesco
Favino
€ 375.850

2


=


BadBoysfor
Life
di Bilall Fallah e
Adil El Arbi, con
Will Smith, Va-
nessa Hudgens
€ 275.030

3


=


Ilrichiamo
dellaforesta
di Chris
Sanders, con
Harrison Ford,
Omar Sy
€ 267.608

MarieCurie


Uninno


femminista


perlaNobel


diNoëlle


R


ispettoalfamoso film
salottierodella Mgm
del ’43conGreer Gar-
son, questa nuovamadame
Curie nasce polaccae france-
se,come l’eroina, ed è un inno
paleofemminista perché la
geniale studiosa di chimica e
fisica, che pose le basi della
cura delcancrocon la radioat-
tività, fu la prima donna a vin-
ceredue Nobel (1903, 1911) e
insegnarealla Sorbonne; le
sfugge per pocodidiventare
accademica ma dialoga da pa-
ri con Einstein.
Il film di Marie Noëlle è
concentrato sulla privacy del-
la studiosa:a20minuti dal-

D


opo gli scandalosi tur-
bolenti anni parigini
conBretoneMagritte,
quando gli aristocratici No-
iailles (lo racconta il magnifi-
colibrodiScaraffiaL’altra
metàdiParigi.LaRivedroite,
Bompiani) gli finanziarono
L’âged’or,ilgiovane Buñuel
torna in Spagna, molto deluso
da Dalí. Qui l’amico anarchico
Acìn gli promette aiuto se vin-
cela lotteriaepoiché accade
davvero(come in un film di
Clair) don Luis divorzia dal
surrealismo temporanea-
menteesposa lacausareali-
sta.EgiraLasHurdesdocu-
mentario straordinario sulle

P


rima opera di finzio-
ne della documenta-
rista belga Marta
Bergman,Solaalmio
matrimonioèlasto-
ria tristediunmercatodegli
affetti e di alcune partite sen-
timentali che finiscono nel
migliore deicasi alla pari. C’è
una giovane,volgareeirre-
quieta ragazza,Pamela,rom
single macon bambina picco-
la, che annega in sogni da di-
scotecaedesidera fuggireda
casa, dalla nonna e attraccare
il suo cuoreinBelgio magari
incontrando un uomo gentile
con l’aiuto di un algoritmo in
rete.
Abbandonandocon dolore
la sua piccola in una scena che
evita laretoricamacicom-
muove,lanostra irruentera-
gazza, senza sapere una paro-
la di francese macon vistoso
vestito a fiori, si sistema acasa
di un uomo misterioso e gen-
tile,Bruno che, stranamente,
nonvaall’assalto del sesso ma
la rispettaelaeducacome
fosse inMyfairlady.
Amareggiata da questori-
spetto, quindi pronta a trovar
migliorofferente anche se già
si organizza il pranzocon i
suoceri,Pamela è spesso «in-
vasa» (con qualche inciampo
narrativo che stona). Sono i ri-
cordi dicasa nella nevosaRo-
mania, la filastroccadella
nonnaealtrescorciatoie di
nostalgia, finché un amico
s’incarica,cercandolaeritro-
vandola a Liegi non senza af-
fannicon piccinaacarico, di
dareuna svolta a una vita sen-
za perché.
Ci sono molte storie che ri-

guardano sposecontroasse-
gno, belle onesteemigrate
Australia (per dirla all’italia-
na), scontriferoci di mentali-
tà, uomini turchi che segrega-
no incasa le spose arrivate per
procura in 40 mq di Germa-
nia.
Anche questa acida bilin-
guecommedia sentimentale
èuna somma di incompren-
sioni che non dipendono solo
da usi ecostumi, storia e geo-
grafia e destini sociali, ma an-
che dallatemperatura delver-
bo amare in cui laregista in-
segue le ragioni disinibitedi
Pamela, zingara in accappa-

toioerossettorosa. Da una
partec’è la ricercabasicadi
elementifolk etnici, dall’altra
c’è la passionecon cui l’autri-
ceinsegue, non dafemmini-
sta semplicemacomplice, il
destino della sua «eroina»
mancata, Alina Serban, attrice
bravissima nel nascondere gli
angoliremoti di una sua an-
nunciata infelicità nascosta
nel doppiofondo di una apa-
ticavoglia diconquistarein-
dipendenza e piacere omolo-
gato a spese di tutti.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Insieme
Alina Serban e
Tom Vermeir in
una scena di
«Sola al mio
matrimonio»: il
film, scritto e
diretto da Marta
Bergman, è
stato presentato
in anteprima
mondiale al
Festival di
Cannes 2018

●●●●●●●●●●6,5 ●●●●●●●●●●●●●●●●● 7 ●●●●●●●●●●7,5


diMaurizioPorro


Solaalmiomatrimonio


L’infelicità di una ragazza


nel mercato degli affetti


4


=


Parasite
di Bong Joon-
ho, con Park
So-dam; Choi
Woo-shik; Jung
Ji-so
€ 240.426

StudiosaKarolina Gruszka nel film


l’inizio le muore l’adorato ma-
rito e dopo 50 inizia, da adul-
tera, larelazionecol matema-
ticosposatoche la porta ad
esserescandalo nazionale, il
che nontoglie il secondo No-
bel. Concentrando la storia
dal 1905 in poi, laregistavede
la Curie francese. Lavede al
microscopio, in beicostumi e
si senteilfruscio degli abiti
ma non quello della mente
nonostanteKarolina Gruszka
sia bravissima fra palpiti e ac-
cademici. (m.po.)
©RIPRODUZIONERISERVATA

Buñuel


Il reportage


a cartoni


sulla Spagna


più povera


MacbethFausto Russo Alesi e
Arianna Scommegna nella
tragedia cui laregista Serena
Sinigaglia dàforza e modernità:
la Scozia medievale si illumina
dell’interiorità dei dueaspiranti
sovrani, fragili mostri incapaci di
sostenere la loro ambizione
(fino al 15/3, Carignano,TO)

Inplatea diLauraZangarini


CINEMA


ImitationofLifeL’opera del
registaKornél Mundruczó
esploracon sguardo lucido le
contraddizioni di una società —
ungherese e non solo — in cui
prevale ogniforma di discrimi-
nazione. Uno spettacolo poetico
e politico altempo stesso
(11-14/3,Teatro Argentina, RM)

Sulpalco
SHAKESPEARE POESIAEPOLITICA

TEATRO


«Lascimmia»diGiulianaMussoispiratoa«Unarelazioneperun’Accademia»


Quel mostro comico nato dalle ferite di Kafka


V


isono alcuni buoni
motivi pervedere que-
stospettacolo,La
scimmia. Il più imme-
diatoèlasua autrice,
Giuliana Musso. Il secondoèil
luogo di provenienza, La Corte
ospitale, un eccellentemapoco
frequentato luogo di produzione;
aRubiera (siamoaReggio Emi-
lia) nonvengono proposti spetta-
coli di usocorrente.
Il terzoèlamemoria di uno
spettacolo di quindici anni fa, era
intitolatoUnarelazioneper
un’Accademia(giàcavallo di bat-
taglia di Vittorio Gassman)come
il raccontodiFranzKafka, dal
quale era tratto, al pari deLa
scimmia: accanto ad AlfonsoPo-

stiglione, ne era interprete insu-
perabile Virginio Liberti, un «uo-
movenuto dal Brasile» e che di-
morò a Scandicci, ospite di Gian-
carlo Cauteruccio. Il quartoè
l’autore del racconto. Non perché
Kafka èKafka, ma perché è ormai
inevitabile chiedersi: che ne è di
Kafka? Non è incredibile lavelo-
citàconlaquale questonome
impareggiabile sia stato letto per
mezzo secolo, diciamo tra il 1940
eil1990,enel giroditrent’anni
sia non dimenticato, marelegato
nell’Olimpo dei classici,reso
quindi, almeno un poco, ineffet-
tuale?Kafkacome Ariosto.Kafka
comeRonsard.
Ècon gioia dunque che ci ac-
costiamo a Giuliana Musso; ècon
una specie di avidità che andia-
mo incontro alla sua «scimmia»,
ovveroalla «scimmia» diKafka.

Che animale esso è? Come può
una scimmiatenere unarelazio-
ne ai membri di un’Accademia?
In scena non ci sono che una
porta segnata da punti luminosi
euna sedia. La scimmia, ossia
Giuliana Musso, untempo era
una scimmia, oraèunessere
umano,oalmeno un essereche

sta lottando per essere a noi simi-
le,anoi spettatori. Sopravvisse
percaso allo sterminio di quelle
che allora eranocome lei, duran-
te una battuta dicaccia in Africa.
Ricevette uncolpo all’anca, che
l’haresazoppa.Paradossalmen-
te, lazoppia aiuta Giuliana Musso
amuoversicome avesseconser-
vatole traccedi ciò che fu, dico-
me si muoveva, dicome barcolla-
va,dicome alzavalebraccia al
cielo—non per piangereoin
qualche impetodigioia ma per
darsi un equilibrio diverso ben-
ché simile a quello antico.
Il suo problema fu se rimanere
scimmiaotrasformarsiovvero
esibirsicome uomo. Il grande
germanista Giuliano Baioni ritie-
ne che sia una scelta tra la libertà
dell’inconscio e la prigionia della
regola sociale.Per Giuliana Mus-

so è ancora di più: è se adattarsi o
meno ai modi della vita patriar-
cale, aicostumi dettati dalla ra-
zionalità.
Si muovea voltecomefosse un
pupazzogentile,come uncomi-
codel cinema muto (il racconto è
del 1917). Si alza e si siede. Entra
ed esce.Va cilla e sta diritta, e or-
gogliosa. Ha scritto: «Iltema che
ho sviluppato è l’adattamento ad
un sistema culturale violento,
dominante, pericoloso». In
quanto aKafka,Kafka chissà: da
taoista qual era avrebbeforse
sceltodidiventaresemprepiù
scimmia, scimmia fino infondo:
in quanto scrittore, portò o no sé
stesso agli estremi limiti, quelli
oggi da ogni narratore rifiutati?
©RIPRODUZIONERISERVATA

Protagonista
Giuliana Musso
in «La scimmia»:
lo spettacolo
sarà domani al
Cristallo di
Bolzano e il 10 al
Miotto di
Spilimbergo (Pn)

diFrancoCordelli


●●●●●●●●●● 7,5


IlsetUna scena del cartoon di Simó


poveree montagnose, umilia-
teregioni di analfabetismo
dovele tartarughe facevano
datetto allecase.
Lo stravagantereportage
cartoon (Buñuel-Nellabirin-
todelletartarughe) è nato da
una graphic novelemescola
la storia di un’amicizia, ai
brandelli, ai sogni della vita di
Dalí, ai difficili rapporticol
padrecon pezzi dei suoi film e
del docu, trovata senza dub-
bio surrealeeacuta di Salva-
dor Simó, ilregista. (m.po.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
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