Corriere della Sera - 05.03.2020

(Romina) #1


CorrieredellaSeraGiovedì5Marzo2020
SPORT


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AutoscontroinFormula1


Ferrari eFiasottoassedio


Settesquadrecontrol’accordosegretosuimotori,èguerraaperta


Attaccoprogrammato, ieri
mattina alle 11 laFormula1è
piombata in uno statodi
guerra dichiarata.Adieci
giorni dal Gp inaugurale di
Melbourne. Lacampagna di
Toto Wolff ha raccolto il 100%
deiconsensi:comunicatifo-
tocopia, durissimicontrola
FederazioneelaFerrari, per
l’accordo che ha chiuso le in-
dagini sul motore del Cavalli-
no del 2019, sospettatodagli
avversari di aver eluso lerego-
le. Sei righe diffuse il 28feb-
braio, nell’ultimo giorno di
test a Barcellona un’ora prima
della chiusura, quando l’at-
tenzione eraconcentrata su
bilanciepronostici. In quel
documento, di enormeva-
ghezza, la Fia diceva che i det-
tagli rimarranno fra le due
parti aggiungendo che la Scu-
deria avrebbecontribuitoad
aiutareitecnici nelcontrollo
delle future power unit e nella
ricerca suicarburanti alterna-
tivi. In questi passaggi la mag-
gior parte della F1 ha letto un
compromesso per uscireda
una situazione imbarazzante.
Così la Mercedes hacoordi-
nato la plateale e insolita pro-
testa trascinandosi dietroi
suoiteam clienti Williams e
RacingPoint, ma ancheRed
Bull, AlphaTauri, McLaren e
Renault. Settesudieci, man-
cano quelli della galassiaros-
sa (Alfa e Haas).
Sono «scioccati»,vogliono
che l’accordoconfidenziale
venga divulgato «per garanti-
re che il nostro sport tratti tut-
ti in modo equo». Non solo.

Minacciano azioni legali. In
ballo ci sono potere politico e
soldi: quelli di ieri sarà molto
difficilerecuperarli (tocca agli
accusatori dimostrareche il
campionato 2019 è stato falsa-
to), mentrequelli di domani
sono nel nuovoPattodella
Concordia che deve essere an-
cora firmato.
LaFerrari haconcordato
privilegi economici impor-
tanti legati alla sua storia, e ha
anche appoggiato una clauso-
la che bloccail passaggio im-
mediato di unteam principal
a un ruolo divertice all’inter-
no della F1.Wolff, chevoleva
quel posto, non ha dimentica-
to lo «sgarro» e ha aumentato
la pressione sul gruppo di Bi-
notto. Dentro questa storiac’è
di tutto, anche l’ombra di una
talpa che avrebbe svelato agli
avversari segretitecnici. An-
che le prestazioni dellaRossa
hanno fattodiscutere: l’avvio
difficilissimo, le sei pole di fi-
la dopo l’estate(3vittorie) e
ancora uncalo dopo l’intro-
duzione di nuove direttive sui
consumi. L’operazione asse-
dioècontinuata, il bersaglio
nonèsolo Maranello ma an-
che il presidente della FiaJean
Todt, accusato di essere stato
troppo morbido neiconfronti
della suaexsquadra. Dal-
l’Emilia «nocomment», la ri-
sposta ai sette è attesa a breve
daParigi. Il patto«segreto»,
secondo alcune interpretazio-
ni,èuna procedura inusuale
ma prevista dal Codice. Ma il
fuocodifilacontinuerà, la
prossima mossa dei sette sarà
inviare una serie di domande
dettagliate,forse già oggi alla
vigilia del Consiglio Mondiale
del Motorsport.Per alzare an-
cora di più il polverone. Con il
rischio, da non sottovalutare,
di essere chiamati a lorovolta
arisponderediinfrazione
delleregole. «Per danni alla
reputazione dello sportedei
suoi organi decisionali». Al-
tro che le scintille in pista.
DanieleSparisci
©RIPRODUZIONERISERVATA

❞L’appello


deiteam
Sorpresi


escioccati
dalleparole


dellaFia
sulla


conclusione
delle
indagini


sullapower
unitFerrari.


Siamo
contrari


all’accordo
riservato,


vogliamo
chevenga


divulgato
perrispetto
dellosport


edeitifosi.
Inoltre,ci


riserviamo
ildiritto


dichiedere
risarcimenti


dinanzi
aitribunali


competenti


Eccochiguida
laprotesta

(^1) Toto Wolff, direttore
esecutivo della Mercedes
Amg F1 di cui è anche
azionista
(^2) Christian Horner, team
principal della Red Bull
(^3) Zak Brown,
amministratore delegato
della McLaren Racing
4 Cyril Abiteboul dirige
la scuderia Renault
5 Franz Tost, capo della
Alpha Tauri (ex Toro Rosso)
6 Lawrence Stroll: patron
della Racing Point
motorizzata Mercedes
7 Claire Williams, team
principal e figlia di Frank^1
5 7
2
4 6
3
MotoGp
Passaredauna vita pro-
grammata giorno per giorno,
all’incertezza di un mondiale
scardinatodalla suaroutine
non deveesserefacile. «Non
lo è infatti» risponde dal suo
ufficio di Bologna Gigi Dal-
l’Igna, numero uno delrepar-
tocorse Ducati. L’ingegnere
veneto è rimasto acasa, insie-
me ai piloti alla vigilia del
gran premio d’apertura della
MotoGp,cassatoper l’emer-
genza virus. Come un tifoso
qualunque dovrà rassegnarsi
aguardareintvMoto2e
Moto3, uniche classi ammes-
se perché già sul posto, prima
del divieto scattato per gli ita-
liani in arrivoinQatar. «Lo
stravolgimento crea una sorta
di turbolenza, ma la situazio-
neva presacon lo spirito giu-
sto. Vistoilmomento», ag-
giunge.
Intantoc’è darecuperareil
materiale rimasto a Doha dopo
i test. «Con l’aiuto degli uomini
di Avintia (team spagnolo mo-
torizzatodaBorgoPanigale,
ndr), risolveremo anche questo
problema. Ma poi dobbiamo
capirecosa succederà. Di sicu-
ronon è finita». La Thailandia
è stata rinviata, pare ai primi di
ottobre al posto del Gp di Ara-
gona, che dovrebbe essere an-
ticipato. «Ma difficilmentecor-
reremo ad Austin. Almeno non
nelle dateprogrammate» dice
conunfilo di rassegnazione.
«RagionevolmentelaMotogp
partirà dall’Argentina», la sua
previsione,corroborata dalle
voci semprepiù insistenti che
si inseguono in questa fase do-
ve «lecose si evolvono diconti-
nuo».
RinunciarealQatar pesa
«perché Dovizioso ha vinto le
ultime due edizioni della ga-
ra, perché avevamo buone
carteinmano.Eperché una
buona partenza è semprecor-
roborante». Giovaal morale,
in una stagione dagli equilibri
più che mai incerti. Ducati pe-
nalizzata, quindi? «Alla lunga
sonoconvinto che la rinuncia
al Qatar avrà un impattotra-
scurabile» assicura Dall’Igna.
«Sulla distanza vince chi è più
forte dappertutto».
Nemmeno Marquez sarà
contento di rinunciare ad Au-
stin,pista magicaper lo spa-
gnolo, anche se avrà modo di
curare meglio la spallaconva-
lescente. «Questicalcoli la-
sciano iltempo che trovano.
L’impattosarà trascurabile»
garantisce iltecnico di Schio.
Che almeno un latopositivo
riesce a scovarlo nel marasma
dell’emergenza. «Come tutti
sfrutteremo iltempo in più
per sistemareiproblemi
emersi neitest. Nessuno ha
ancora presentato specifiche,
disegni ocampioni di motore.
Perregolamentopossiamo
farlo anche all’ultimo minu-
to». Giorni guadagnati per i
ritocchi.EDucati sembra
averne bisogno. Neitest in
Qatar ha scopertounproble-
ma inatteso. «La nuovagom-
ma Michelin sembravauna
novità trascurabile, alla luce
dei fatti si è invece rivelata ab-
bastanza importante».
DoviziosoePetrucci hanno
battutosul punto. Trovare
l’equilibrio sarà la chiave divol-
ta. «Ma sarà difficilevalutare i
rapporti diforza alla prima ga-
ra. Nella fase iniziale delcam-
pionatocisarà un’evoluzione
per adeguare moto e piloti».
Purché questo mondialeco-
minci. «Andrea e Danilo scalpi-
tano, sono animali da gara, li
capisco».Eitecnici? «Sono
tranquilli, il morale è buono e il
lavoronon mancamai. C’èda
sviluppare lacarena che debut-
terà a metà stagione. Il motore
per l’anno prossimo a cui pen-
sare...». Infondo si può lavora-
re anche dacasa. «Coltelelavo-
ro certo. Di questitempivadi
moda, ma in Ducati non ècerto
una novità».
PaoloLorenzi
©RIPRODUZIONERISERVATA
Test
L’italiano
Andrea
Dovizioso,
33 anni,
in sella
alla sua
Ducati
durante
i test
della MotoGp
sul circuito
di Losail
a Doha,
in Qatar
(GettyImages)
«RinunciarealQatar
creadeiproblemiatutti
maDucatieDovizioso
sifarannotrovarepronti»
Dall’Igna:«AndreaePetrucciscalpitano...»

Sipartirà
dall’Argenti
natemo:
lavoreremo
per
risolvere
iproblemi
Basket
MilanoeBologna
duesfidedecisive
eaportechiuse
pertenersil’Europa
Seconda partita in 48 orecontro una squadra
spagnola e seconda partita a porte chiuse (causa
coronavirus) per l’Olimpia Milano, impegnata
stasera (ore 21,Eurosport Player) sulcampo del
Valencia. Dimenticata la sconfitta di misura di
martedìcontro ilReal Madrid, la squadra diEttore
Messina ha una delle ultime occasioni per
rimanere aggrappata al treno delle prime otto:
Milano è 12con 11 vittorie e 16 sconfitte ma il
Valencia, che è ottavo, ha appena una vittoria in
più dei biancorossi. «Purtroppo stiamo lottando
per la nostra sopravvivenza sportiva erestare
agganciati allacorsa per i playoff» ha dichiarato il
coach milanese. Ma oggi giocherà a porte chiuse, e
in campo neutro, anche la Virtus Bologna, in quello
che è uno spareggio per passare il turno di
Eurocup: alle 18.15 (Eurosport Player), nellaStark
Arena di Belgrado — il palazzo cheospiterà il
preolimpico dell’Italia — la squadra di Sasha
Djordjevic affronterà i turchi delDarussafaka. La
partita era stata rinviata perché ilgoverno turco ha
vietato l’ingresso nelPaese di persone che nelle
ultime due settimane sono state in Italia.
Schermaglie e rischio di 0-20 a tavolino, poi la
decisione:campo neutro (in questocaso un
palazzo da 18 mila spettatori) e porte chiuse: si
sentiranno però acasa loro Djordjevic e i due play
bolognesi,Teodosic(foto)e Markovic. Chi vince va
ai playoff, chi perde finisce lacorsa.
©RIPRODUZIONERISERVATA

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